Saggio 2018 con l’Accademia

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Saggio 2018 con l’Accademia

Il termine “saggio” si presta a varie interpretazioni indicando come tale il delicato e commovente spettacolo di fine anno che ci offrono i bambini delle scuole materne ed elementari fino a giungere ad esibizioni strutturate, professionali ed altamente artistiche che sono presentate da scuole di danza ed Accademie.

Anche per questo anno, come è ormai consolidata ed attesa tradizione, l’Accademia delle Arti propone un vero e proprio evento a tutto tondo che vedrà coinvolti tutti gli allievi – dagli junior ai senior – magistralmente preparati e guidati dai docenti.

La Direttrice Artistica dell’Accademia delle ArtiCatia Di Gaetano, è la “regista”, il cuore pulsante dello spettacolo e Docente di riferimento dell’Accademia.

Abbiamo avuto notizia che la Sig.ra Catia Di Gaetano è stata insignita del prestigioso riconoscimento quale Membro Ufficiale conferitole dal C.I.D. (Conseil International de la Danse) con sede a Parigi sotto l’egida dell’UNESCO; una ulteriore perla che si aggiunge ai riconoscimenti artistici e professionali di cui già gode; congratulazioni vivissime.

Saggio 2018 con l’Accademia

L’evento, o per meglio dire gli eventi, si svolgeranno in due serate distinte al Teatro Eliseo di Roma alle ore 20,30

Il 23 giugno potremo assistere all’evento Danza declinata nelle varie specialità ClassicaModerna e Contemporanea

Saggio 2018 con l’Accademia

dove gli allievi dell’Accademia delle Arti si esibiranno nei passi e nelle coreografie che cattureranno i nostri scroscianti applausi.

Solitamente non si svela il filo conduttore e le unicità di uno spettacolo ma, per questa volta, trasgrediamo le regole ed anticipiamo che il corpo di ballo porterà in scena il repertorio “Elite Syncopation” di Kennet Mac Millan e sottolineato dall’inconfondibile stile del ragtime di Scott Joplin.

Il balletto è ambientato nel City Park di una New Orleans del 1910 e fa da sfondo a personaggi di altri tempi che trascorrono una spensierata giornata al parco; vedremo quindi sfilare giovani coppie, scolaresche, venditori ambulanti e tanti altri personaggi che si esibiscono in giocosi frammenti di vita quotidiana.

Elite Syncopation”  è uno tra i balletti cardine del Royal Ballet, è ironico e vivace. Le coreografie che vedremo in scena sono state rivisitate e stilizzate dai nostri coreografi dell’Accademia.

Il merito dell’alta qualità dei balletti è da ascrivere anche al corpo docente e segnaliamo per la Danza Classica il Maestro Gabriele Cupelli e la Direttrice Catia Di Gaetano; nella seconda parte dello spettacolo si esibirà il Modern con i Maestri Rosario Marotta e Ilenia Ronci per terminare con il Contemporaneo ed il suo Maestro Yari Molinari; a tutti rivolgiamo i nostri complimenti per aver condotto con professionalità e dedizione i danzatori e danzatrici a questa pregevole esibizione.

Saggio 2018 con l’Accademia

Il 24 giugno sarà presentato l’evento Musical

Saggio 2018 con l’Accademia

Dal titolo “At All Spray” tratto dal Musical “Airspray” che racconta in maniera leggera, allegra, la vita e le esperienze della protagonista Tracy e del suo sogno di diventare una ballerina malgrado non sia dotata di un fisico adatto.

Airspray è uno spettacolo travolgente ed istruttivo ambientato a Baltimora negli anni ’60 durante le lotte per l’integrazione delle persone di colore nella società americana.

La sua musica e la danza diventano il mezzo di comunicazione per trasmettere i valori fondanti della democrazia: il rispetto sociale.

E’ uno spettacolo che ha trionfato a Broadway e a New York con oltre 2.500 repliche e, come anticipato dalla Locandina, è stato riscritto, ideato e diretto da Ugo Bentivegna anch’esso storico e rappresentativo docente dell’Accademia delle Arti.

Saggio 2018 con l’Accademia

Ma non finisce qui…

Potremo infatti apprezzare la performance degli allievi del Laboratorio di Giò Di Tonno che, non dimentichiamo, ha dedicato la sua vita artistica alla musica fondando il primo Laboratorio per cantautori per poi allargare i suoi orizzonti professionali con lo studio della recitazione che lo hanno avvicinato al teatro-musicale dove le due arti, canto e recitazione, si fondono alla perfezione.

Il grande Riccardo Cocciante lo ha scelto per interpretare “Quasimodo”, l’immaginario personaggio creato da Victor Hugo nell’opera musicale Notre Dame de Paris.

Giò Di Tonno ha conseguito anche altri successi nei musical “Jekill & Hide”, “I Promessi Sposi”, “Oscuro e la Strega” approdando poi alla TV

Avremo serate ricche, coinvolgenti dove ancora una volta appare evidente l’alto livello del corpo di ballo, la valenza professionale dei docenti, la qualità artistica della Direttrice Artistica Catia Di Gaetano e – nel suo complesso – il valore aggiuntivo espresso dall’Accademia delle Arti.

Saggio 2018 con l’Accademia delle Arti che ha confermato l’ottima scelta di affidare il servizio foto a Massimo Danza, vero Maestro della fotografia coreutica.

Saggio 2018 con l’Accademia

LES ETOILES A CAGLIARI

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Il 5 gennaio al Teatro Lirico di Cagliari arriva il gran galà di Daniele Cipriani con i maggiori ballerini dal mondo.

 Les Étoiles, scintillante galà di danza internazionale a cura di Daniele Cipriani, è dal 2015 il classico appuntamento annuale nella capitale; quest’anno arriva anche in Sardegna in occasione del 25° anno dell’inaugurazione del Teatro Lirico di Cagliari.

Venerdì 5 gennaio 2018 alle ore 20.30  il Teatro Lirico di Cagliari apre infatti la sua stagione celebrativa con una nuova edizione di questo prestigioso evento che vedrà una pioggia di stelle della grande danza mondiale.

Ammireremo stelle di varie nazionalità, con una comprensibile maggioranza di russi, provenienti tutte dalle più importanti compagnie del mondo.

L’Orchestra della Fondazione Lirica Sinfonica del Teatro sarà diretta dal M° Paolo Paroni.

LES ETOILES A CAGLIARI

“Il galà Les Étoiles è un inno alla gioia come volevano Schiller e Beethoven (inno danzato anziché cantato), all’amicizia tra i popoli della scena e della terra”, sottolinea il direttore artistico Daniele Cipriani, che scherzosamente si autodefinisce ‘Il Patron delle Étoiles’ al servizio del talento unico, irripetibile, incomparabile di ognuno delle stelle.

Ivan Vasiliev Nina Kaptsova (Teatro Bolshoi di Mosca); Vladimir Shklyarov e Maria Shirinkina (Teatro Mariinsky di San Pietroburgo); Ludmila Konovalova (Opera di Vienna) e Vadim Muntagirov (The Royal Ballet di Londra); Silvia Azzoni (Hamburg Ballett) e Marijn Rademaker (Het National Ballet, L’Aia); Ashley Bouder Andrew Veyette (New York City Ballet).

Il Sovrintendente del Teatro Lirico di Cagliari, Claudio Orazi, così dichiara: “Sono molto felice che sia uno spettacolo di Danza ad inaugurare l’anno 2018 e la nuova stagione lirico, sinfonica e di balletto nell’attuale periodo – particolare – dove questa disciplina soffre per alcune scelte che vanno verso una sorta di ridimensionamento sui palcoscenici italiani”.

LES ETOILES A CAGLIARI

Daniele Cipriani si abbandona ad una riflessione considerando che, visti i nomi di questi fuoriclasse del balletto, possiamo aspettarci arditi virtuosismi “in volo” e sulle punte, celeberrimi passi a due a firma di Marius Petipa e Lev Ivanov tratti dal repertorio tradizionale (Il Lago dei Cigni, La Bella Addormentata, Il Corsaro)e da quello eroico della tradizione sovietica quale Spartacus di Yuri Grigorovich.

LES ETOILES A CAGLIARI

 

 

 

 

 

Non mancheranno brani firmati dai grandi coreografi del ‘900 come John Cranko e Uwe Scholz e, soprattutto, il grande George Balanchine di cui – in armonia con il periodo natalizio – si vedrà un passo a due tratto dal suo immortale Schiaccianoci.

Ci sarà, inoltre, una creazione su musica di Carl Orff con le voci dal vivo del coro del Teatro Lirico.

LES ETOILES A CAGLIARI

Sono fiero, afferma Daniele Cipriani, di essere riuscito a convogliare a Cagliari alcuni tra i danzatori più apprezzati del momento pur essendo questa impresa certamente non facile  in quanto, queste superstar, sono richiestissime dai teatri in tutto il mondo.

Daniele Cipriani spiega che il successo di Les Étoiles, formula ormai ben rodata, è anche da ricercare nel suo messaggio di universalità che così si estrinseca: “Nonostante le molteplici nazionalità delle stelle presenti e delle compagnie rappresentate, chi frequenta i ballerini sa che essi si considerano tutti figli di un’unica nazione che si chiama Danza. In questo difficile momento di nazionalismi pericolosi, fanatismi, xenofobie, contrapposizioni politiche e religiose, il messaggio di Les Étoiles, è chiaro: anche se non danziamo, facciamo come loro e cerchiamo ciò che unisce.”

A Roma, invece, Les Étoiles sarà realizzato con un cast ed un programma in parte diverso, ma altrettanto entusiasmante; sarà in scena all’Auditorium Parco della Musica il 27 e 28 gennaio 2018.

Ufficio Stampa Daniele Cipriani Entertainment 

Simonetta Allder

ufficiostampa@danielecipriani.it

339 7523505

Questo è il programma della serata:

Sonata

Interpreti Silvia Azzoni (Hamburg Ballett) e Marijn Rademaker (Het National Ballet)

Coreografia Uwe Scholz

Musica Sergei Rachmaninov

La Bella Addormentata (passo a due, III atto)

Interpreti Vladimir Shklyarov e Maria Shirinkina (Teatro Mariinsky di San Pietroburgo)

coreografia Marius Petipa

musica Piotr I. Ciaikovsky

Lo Schiaccianoci (passo a due, II atto  )

Interpreti Ashley Bouder e Andrew Veyette (New York City Ballet)

Coreografia George Balanchine

Musica Piotr I. Ciaikovsky

Spartacus (passo a due)

Interpreti Ivan Vasiliev e Nina Kaptsova (Teatro Bolshoi di Mosca)

Coreografia Yuri Grigorovich

Musica Aran Khachaturian

Il Lago dei Cigni (passo a due del Cigno Nero, III atto)

Interpreti Ludmila Konovalova (Opera di Vienna) e Vadim Muntagirov (Royal Ballet di Londra)

Coreografia Marius Petipa

Musica Piotr I. Ciaikovsky

INTERVALLO

O Fortuna (creazione in prima assoluta)

Interprete Ashley Bouder, con le voci del Coro del Teatro Lirico

Coreografia Ashley Bouder

Musica Carl Orff (tratta dai Carmina Burana)

Onegin (passo a due della camera da letto)

Interpreti Silvia Azzoni (Hamburg Ballett) e Marijn Rademaker (Het National Ballet)

Coreografia John Cranko

Musica Piotr I. Ciaikovsky

Il Lago dei Cigni (passo a due del Cigno Bianco, II atto)

Interpreti Ludmila Konovalova (Opera di Vienna) e Vadim Muntagirov (Royal Ballet di Londra)

coreografia Lev Ivanov

Musica Piotr I. Ciaikovsky

Le Corsaire (passo a due, II atto)

Interpreti Vladimir Shklyarov e Maria Shirinkina (Teatro Marinskij di San Pietroburgo)

coreografia Marius Petipa

musica Riccardo Drigo

Don Chisciotte (passo a due, IV atto)

Interpreti Ivan Vasiliev e Nina Kaptsova (Teatro Bolshoi di Mosca)

coreografia Marius Petipa

musica Ludwig Minkus

DEFILE FINALE

Tutti gli interpreti del gala Les Étoiles

musica Riccardo Drigo

Photo credits:

La fotografia di Massimo Danza

photo Charles Thompson

Carlo Quezada

Wiener Staatse Ballet

Stuttgart Ballet

ASHP Photography

LES ETOILES A CAGLIARI , il magico evento realizzato da

LES ETOILES A CAGLIARI

 

in onore della Danza e della diffusione della Cultura

Lo Schiaccianoci di Amodio – Luzzati

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Lo Schiaccianoci di Amodio – Luzzati

presentato da Daniele Cipriani Entertainment

alla riscoperta del repertorio italiano

È Lo Schiaccianoci italiano più bello, uno dei più interessanti della storia della danza, senz’altro uno dei più incantevoli.

Dopo il successo della passata edizione, che ha registrato oltre 25.000 spettatori in tutta Italia, la rappresentazione danzante si è aggiudicata l’ambito premio “The Best Italian Dance Box Office 2016/2017” (ovvero lo spettacolo di danza di maggior successo dell’ultima stagione) conferito a Daniele Cipriani Entertainment nel corso del magnifico evento “Oscar della Danza Cinecittà World” che si è tenuto il 29 ottobre 2017 con la direzione artistica del Maestro Luciano Cannito. 

Lo schiaccianoci di Amodio - Luzzati

Daniele Cipriani Entertainment torna a meravigliarci di nuovo con il balletto in 2 atti Lo Schiaccianoci  con la coreografia e regia di Amedeo Amodio, con le scene ed i costumi diEmanuele Luzzati e con l’immortale stupenda musica di Piotr Ilych Ciaikovsky 

Una tournée lunga due mesi, dal 11 novembre 2017 presso il Teatro Coccia di Novara al 14 gennaio 2018 al Teatro Municipale di Piacenza

I ruoli principali sono danzati da Anbeta Toromani ed Alessandro Macario dei quali presentiamo alcune foto:

Lo Sciaccianoci di Amodio - LuzzatiLo Sciaccianoci di Amodio - LuzzatiLo Sciaccianoci di Amodio - Luzzati

Lo schiaccianoci di Amodio - LuzzatiLo schiaccianoci di Amodio - Luzzati

accompagnati dal corpo di ballo e solisti della Compagnia Daniele Cipriani Entertainment (vedi galleria foto):

Lo Schiaccianoci di Amodio - Luzzati  

Si tratta di una produzione di tutto rispetto,  paragonabile per dimensioni e qualità solo a quelle dei più importanti teatri lirici; in scena vedremo 40 artisti (37 ballerini, 2 artisti del teatro d’ombre e un trampoliere); dietro le quinte daranno il loro essenziale contributo 15 altri professionisti tra maîtres, staff tecnico, sarte ecc.

Una presenza di talenti che, anche quest’anno, rende Lo Schiaccianoci di Amodio/Luzzatiuno degli eventi più esaltanti della stagione.

Lo spettacolo coincide con il 10° anniversario della scomparsa di Emanuele Luzzati e, proprio al grande maestro genovese, è dedicato quindi lo spettacolo.

Egli ha fatto risplendere le scene italiane e del mondo con i colori della sua tavolozza e l’arcobaleno della sua fantasia; Lo Schiaccianoci di Amodio/Luzzati ne rende una ricca testimonianza.

Le prime versioni de Lo Schiaccianoci, a partire dalla prima versione del coreografo Marius Petipa seguono l’adattamento e l’addolcimento del racconto effettuato dello scrittore Alexandre Dumas; il balletto di Amodio – invece – si riallaccia alla novella originale “Schiaccianoci e il Re dei topi” riscoprendo in tal modo le forti tinte dello scrittore tedesco sottolineando il mai ben distinto confine tra l’immaginazione e la realtà.

Lo Schiaccianoci fu creato per Elisabetta Terabust e Vladimir Derevianko da Amedeo Amodio nel 1989 durante gli anni d’oro dell’Aterballetto di cui egli era direttore; Lo Schiaccianoci di Amodio – Luzzati  è il prodotto della fantasia di una bambina la quale gioca e parla con i suoi giocattoli facendoli vivere nel mondo magico della “sua” realtà: l’immaginazione.

Un semplice schiaccianoci può benissimo essere un principe, un’ombra sulla parete, può diventare un drago in quel mondo immaginario dove desiderio e paura, sogno e incubo si alternano in continuazione. Una rivisitazione in chiave psicologica del balletto normalmente popolato da fate e che lascia tuttavia intatto l’elemento fiabesco poiché nulla è più magico della fantasia infantile.

Lo Schiaccianoci di Amodio/Luzzati si rivolge a grandi e piccini e si inserisce tra gli obiettivi di eccellenza culturale e del meritorio impegno personale di Daniele Cipriani teso a recuperare il repertorio italiano del balletto della seconda metà del ‘900.

Questa produzione è una delle sue colonne portanti, esempio delle vette artistiche toccate quando alla concretezza del pensiero tedesco unita all’anima russa che avvolge la partitura, si inseriscono l’estro e la fantasia, qualità e sensazioni che solo gli artisti italiani sono in grado di trasmettere.

La coreografia e regia di Amedeo Amodio, le scene ed i costumi di Emanuele Luzzati, le “ombre” ideate dal Teatro Gioco Vita (realizzate della Compagnia teatrale L’Asina sull’Isola), gli inserimenti musicali di Giuseppe Calì, la voce di Gabriella Bartolomei, i primi ballerini Anbeta Toromani ed Alessandro Macario, il corpo di ballo ed i solisti della Daniele Cipriani Entertainment, le fotografie di Massimo Danza rendono Lo Schiaccianoci di Amodio – Luzzati un balletto di eccellente ed inusuale qualità artistica. 

Riportiamo le parole di Daniele Cipriani:

“Sono felice quando i sogni diventano realtà. Non sopportavo l’idea che un allestimento importante come Lo Schiaccianoci di Amodio – Luzzati fosse da anni nei depositi di Aterballetto, destinato a perdersi: ho avuto il coraggio di acquistarlo e farlo ristrutturare e rivivere, cosa che ho fatto anche con altri allestimenti.”

Ed è con una punta di orgoglio, ed anche di rammarico, che Daniele Cipriani sottolinea che:

In un’Italia dove i corpi di ballo chiudono i battenti uno dopo l’altro, la Compagnia Daniele Cipriani Entertainment rappresenta per i talenti italiani un importante sbocco di lavoro e di crescita artistica.”

Ed inoltre anticipa: “Nell’ambito del mio impegno volto a recuperare e dare nuova vita ai lavori del repertorio italiano della seconda metà del ‘900, a partire da gennaio 2018 la Daniele Cipriani Entertainment proporrà una nuova produzione di “Mediterranea”, balletto a serata intera di Mauro Bigonzetti in cui danzeranno 20 solisti della Daniele Cipriani Entertainment.”

 E’ opportuno e giusto dar merito alla Daniele Cipriani Entertainment ricordando che è la seconda produzione a livello nazionale riconosciuta dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.

Ufficio Stampa Daniele Cipriani Entertainment

Simonetta Allder

ufficiostampa@danielecipriani.it

339 7523505

foto credit Massimo Danza

produzione Daniele Cipriani Entertainment  

solisti e corpo di ballo Daniele Cipriani Entertainment

TOURNÉE Lo Schiaccianoci di Amodio – Luzzati STAGIONE 2017/2018


11, 12 NOVEMBRE 2017

TEATRO COCCIA NOVARA

18 NOVEMBRE 2017

TEATRO SOCIALE COMO

22 NOVEMBRE 2017

TEATRO COMUNALE DI BOLZANO

5,6,7,9,10 DICEMBRE 2017

TEATRO REGIO TORINO

PRIMI BALLERINI: ASHLEY BOUDER E TAYLOR STANLEY  Principals of New York City Ballet

Orchestra del Teatro Regio

Coro delle voci bianche del Teatro Regio e del Conservatorio “G. Verdi”

16,17,19,20 DICEMBRE 2017

TEATRO CARLO FELICE DI GENOVA

ORCHESTRA DEL TEATRO CARLO FELICE

CORO DELLE VOCI BIANCHE DEL TEATRO CARLO FELICE

5 GENNAIO 2018 

TEATRO COMUNALE DI FERRARA

14 GENNAIO 2018 

TEATRO MUNICIPALE DI PIACENZA

Grazie a Daniele Cipriani per l’importante pensiero rivolto ai giovani artisti italiani ed al rammarico – che è anche il nostro – per la progressiva chiusura dei Corpi di Ballo Italiani.

Lo Schiaccianoci di Amodio – Luzzati

Luciano Cannito e lo staff degli Oscar della Danza

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Luciano Cannito e lo staff degli Oscar della Danza

Ciò che noi ammireremo nella giornata di svolgimento dell’evento di domenica 29 ottobre 2017 è la meritata conclusione di una lunga, intensa e certosina attività di preparazione che si snoda e si avvale di risorse altamente professionali con una lunga esperienza nello specifico campo dell’attività coreutica e dello spettacolo.

Lo Staff è saldamente unito da comuni legami : la passione per la danza, la volontà di proporre una nuova visione del “danzare” che si è posto l’Oscar della Danza che non è la tradizionale passerella di personaggi-immagine come invece siamo ormai abituati ad assistere. E’ una visione ed una proposta innovativa, che punta ai giovani, a tutte le espressioni coreografiche nelle più varie declinazioni perché la danza è una ed una sola, un talento che sa danzare, che sa danzare veramente, e che muove il suo corpo in un modo straordinario, noi lo troviamo in qualsiasi stile, anche in quello più strano e diverso”

Con i precedenti nostri articoli di presentazione:

https://www.lamacinamagazine.it/oscar-della-danza/

https://www.lamacinamagazine.it/oscar-della-danza-2/

ed il recente articolo dedicato ai 2 presentatori

https://www.lamacinamagazine.it/oscar-della-danza-brescia-strabioli-conduttori/

abbiamo anticipato ciò che potremo ammirare; ora conosciamo meglio il lavoro “invisibile” e, forse, non opportunamente considerato dal grande pubblico e cioè l’intero Staff dell’Oscar della Danza e delle realtà operative che lo rendono possibile

Come non citare e rendere il giusto merito alla lungimiranza di Cinecittà Worldche ha fortemente voluto la realizzazione di questo spettacolare ed importante evento rivolgendosi al grande Maestro Luciano Cannito?

Luciano Cannito

Luciano Cannito (Direttore Artistico)

La direzione degli Oscar della Danza è affidata ad un nome di rilievo nel mondo della danza internazionale: Luciano Cannito. Ha diretto il Corpo di Ballo del Teatro San Carlo di Napoli e quello del Teatro Massimo di Palermo; i suoi lavori sono stati rappresentati in prestigiosi teatri e festival di tutto il mondo: New York, Montreal, Ankara, Tel Aviv, Bordeaux e ancora Nizza, Hong Kong, Mosca. Proprio con la prestigiosa Accademia del Bolshoi della capitale russa collabora dal 2015.

Con queste parole, espresse in un video pubblicato sulla pagina Facebook ufficialedell’evento, è stato Cannito stesso ad invitare i promettenti ballerini e ballerine a non lasciarsi sfuggire questa grande occasione offerta dall’Oscar della Danza:

“Questa è un’opportunità per tutti quelli che vogliono farsi vedere, avere un momento importante di visibilità e di confronto. Ci sono personaggi del cinema, della televisione, manager, produttori, direttori di compagnie di danza. Non è facile essere visti da tante persone così importanti nello stesso momento. Non succede tutti i giorni.”

Al fianco del Maestro troviamo gli altri “Capitani Coraggiosi” perché tali bisogna essere per proporre questo evento audace e che segna un punto di svolta a cui, da ora in poi, si farà riferimento.

Vediamoli insieme:

Magic Island Entertainment

Il tratto caratteristico di Magic Island Entertainment è la passione, la cultura dell’arte coreutica, la forte volontà di avvicinare e coinvolgere il pubblico in uno spettacolare evento di danza che sa declinare tutti gli stili e tutte le coreografie conferendo ad esse pari dignità artistica.

La maestosa location del Teatro 1 a Cinecittà World non sarà soltanto un palcoscenico su cui danzare ma sarà IL palcoscenico che ciascun artista manterrà per sempre nella sua memoria come una prestigiosa esperienza formativa.

SANZASi

E’ tra le più importanti ed affermate realtà nel panorama italiano ed estero che dal 1990 diffonde la cultura della danza ed organizza concorsi, eventi, corsi ed è il punto di riferimento qualificato per tutti i professionisti, gli allievi e gli appassionati.

Vi invitiamo a visitare il suo sito tramite il link: http://www.danzasi.it/

Luana Luciani (Produzione)

Luana Luciani

è il cuore pulsante e si occupa dell’organizzazione dei concorsi, delle manifestazioni, degli eventi per molti dei quali partecipa in qualità di giurato. Luana ha realizzato, tra gli altri, l’EDC Extreme Dance Championship, l’International Choreographic Competition, Spettacoli di Danza Metropolitana ed altri Festival e rappresentazioni in Italia.

DanzaSì è una realtà presente e fortemente radicata che ha segnato e continua a segnare il mondo della danza in Italia: ogni mese con il suo magazine, ogni anno con il suo concorso, ogni volta che nel mondo della danza accade qualcosa di cui dare notizia.”

Monica Ratti (Produzione)

Monica Ratti

la sua presenza così come quella di Luana Luciani, è sicuro indice di alta professionalità ed esperienza acquisita in anni di attività nel mondo della danza.

Monica ha collaborato con Vittoria Ottolenghi, Vittoria Cappelli, Renato Greco, Simona Marchini. Ha realizzato, nella veste di autrice, molte puntate della trasmissione “Un mondo a colori” ed il programma “Hip Hop Generation” in onda su RAI 3.

Critico di danza e giurato in vari eventi, editore di Dance & Culture

Con la sua esperienza e vivacità ha realizzato Convention, Festival, Sfilate e Corsi.

Esperta di Politiche Giovanili si occupa del movimento Hip Hop.

Monica Ratti collabora con DANZASi ed insieme a Luana Luciani ha ideato l’ambito Concorso DANZASi giunto quest’anno alla XXII Edizione

Fabrizio Pontani (Produzione)

Fabrizio Pontani

Manager e organizzatore di serate, eventi, manifestazioni sportive e di danza. Direttore commerciale per società di pubblicità e gestore della scuola di danza a Roma “Maison de la Danse”.

Guido Sancilio (Produzione)

Guido Sancilio

Fotografo di moda e pubblicità, laureatosi in Scienza della Comunicazione, nel 2001 ha iniziato da subito la sua avventura con la fotografia.

Dalla moda alla pubblicità ha realizzato campagne per alcune delle più importanti aziende italiane, come Telecom, Poste Italiane, Alitalia, Air One, IperCoop, Onyx e per il Ministero degli Affari Esteri.

Cittadino del mondo ha realizzato reportage di esposizioni e foto in Europa, Africa, Asia, America Latina e Haiti.

I lavori fotografici di Guido Sancilio trasmettono il forte impatto emotivo delle sue stampe e, la sua esperienza umana e professionale, consente di esaltare quel breve attimo del passo di danza.

Fondatore del marchio

likeGi

ne è anche il Direttore Creativo; alcune delle sue migliori foto di danza sono diventate prodotti di abbigliamento per la danza e gadget originali, eleganti e sofisticati.

Camilla Cacciamani (Organizzazione)

Camilla Cacciamani

31 anni, di Roma, ha studiato giurisprudenza ed ha seguito la sue passioni artistiche frequentando dapprima la scuola di danza per poi approdare al teatro. Appassionata di scrittura muove i primi passi nel mondo della comunicazione scrivendo per alcune testate di quotidiani nazionali per poi inserirsi negli uffici stampa di importanti Aziende ricoprendo il ruolo di organizzatrice di eventi, ideatrice di campagne pubblicitarie e di sensibilizzazione. E’ entrata nel mondo dell’arte collaborando con l’ambasciata di Spagna a Roma per la promozione di rassegne musicali. Ha conciliato le sue passioni, le sue competenze e la sua capacità di interagire con l’interlocutore e con il pubblico cimentandosi nel ruolo di “padrona di casa” in incontri culturali e di arte varia firmati “Il salotto di Camilla” in un locale del centro storico romano occupandosi delle scelte artistiche, dell’organizzazione e della promozione.

Luciano Cannito e lo staff degli Oscar della Danza vi invitano e vi danno appuntamento per domenica 29 ottobre. Il Teatro 1 di Cinecittà World ospiterà un evento unico e di grande livello, organizzato con passione e competenza in nome della danza: dedicato a chi la fa, a chi la supporta, a chi la ama, a chi ne ha fatto una ragione di vita o la base del proprio lavoro.

Oscar della Danza: Brescia e Strabioli conduttori

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Oscar della Danza: Brescia e Strabioli conduttori

L’Oscar della Danza, evento che vede la preziosa direzione artistica di Luciano Cannito, si svolgerà domenica 29 ottobre al Teatro 1 di Cinecittà World, una location da 2200 posti con un palcoscenico di 20×14 metri.

Sono tante le aspettative: l’Oscar della Danza è un’occasione per valorizzare questa disciplina, per incentivare chi dedica la sua vita e fa sacrifici in nome di quest’arte, chi vuole continuare a studiare, chi vuole vedere riconosciuti i propri meriti.

Infatti durante la serata verrà consegnato il Premio allo spettacolo di danza italiano di maggior successo dell’ultima stagione; inoltre ci sarà un concorso nazionale che premierà i talenti della danza.

Sotto il profilo della conduzione sono stati scelti due nomi che aggiungeranno valore e prestigio alla serata grazie alla loro preparazione professionale e qualità artistica.

Oscar della Danza: Brescia e Strabioli conduttori

Oscar della Danza: i due conduttori

La conduzione degli Oscar della Danza è stata affidata a Pino Strabioli e Rossella Brescia. Questi due nomi coniugano affidabilità, esperienza, professionalità, spirito critico, gusto artistico, simpatia: ingredienti essenziali per la riuscita della serata.

Pino Strabioli è regista, attore e conduttore. Il teatro è stato il suo primo amore, poi negli anni ’90 è approdato in tv, dove ha condotto diversi programmi in Rai. A lui sono stati affidati anche importanti eventi culturali, come la diretta del Premio Strega lo scorso anno.

La conferma ufficiale della sua presenza agli Oscar della Danza in qualità di conduttore è arrivata da Strabioli stesso, in un video pubblicato venerdì sul profilo Facebook dell’evento.

A proposito di Strabioli e di danza: tra le tante interviste fatte nella sua carriera, va ricordata quella ad un’icona assoluta della danza mondiale. L’anno scorso, infatti, è stato al timone dello speciale Colpo di Scena realizzato per omaggiare la grande Carla Fracci in occasione dei suoi 80 anni.

 

Rossella Brescia vanta una notevole carriera artistica nel mondo della danza, a cui negli anni ha affiancato la recitazione e la conduzione radiotelevisiva.

Proprio con le cuffie e il microfono ha annunciato ufficialmente la sua presenza agli Oscar della Danza, dando appuntamento per il 29 ottobre.

Bellissima e frizzante, la sua costanza e semplicità l’hanno portata ad essere amatissima dal pubblico, apprezzata sia come ballerina che come conduttrice. Anche a lei sono stati affidati eventi importanti, tra cui il 60esimo Festival di Castrocaro e i Wind Music Awards.

La sua carriera, in un’ascesa mai arrestata, è la conferma che l’educazione, il rigore, la tenacia e certamente il talento, vengono apprezzati e riconosciuti. A maggior ragione se parallelamente si coltiva il rapporto umano, creando empatia col proprio pubblico.

Oscar della danza: manca poco!

Quando i riflettori si accenderanno sugli Oscar della Danza, Rossella Brescia e Pino Strabioli avranno il compito di accompagnare il pubblico durante la serata, di guidarlo alla scoperta della grande danza, tra premiazioni ed esibizioni di grandi talenti.

Chi si aggiudicherà l’ambito Oscar della Danza? Chi vincerà le borse di studio e i premi in palio?

Rossella Brescia e Pino Strabioli ve lo sveleranno il 29 ottobre al Teatro 1 di Cinecittà World.

Oscar della Danza: Brescia e Strabioli conduttori

Luciano Cannito e la Cultura

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Luciano Cannito e la Cultura

Riportiamo un estratto dell’intervento di Luciano Cannito di ieri, 23 settembre, nell’ambito del tradizionale appuntamento “Atreju 17” Tempo di Patrioti che – quest’anno – ne è il titolo e tema centrale.

“Ora, prima di essere sommerso da valanghe di preconcetti, vi scrivo qui di seguito una brevissima sintesi di alcuni pensieri che condividerò nel mio intervento per Atreju alle Officine Farneto a Roma, sabato 23 alle 15.30. 
Se li giudicate fascisti, vi prego di dirmelo perchè non vorrei essere arrestato, ma soprattutto spiegatemi il perchè.

Non esiste convegno, dibattito, incontro al vertice, intervista pubblica, senza che prima o poi non venga fuori il fatto che l’Italia è la nazione con il più grande patrimonio culturale del pianeta Terra.
Bello, bellissimo. Ormai lo abbiamo imparato tutti.
Ne siamo orgogliosi, ne siamo felici.
E poi?
E poi niente.

Nessuno che abbia mai pensato a trasformare questo famoso, immenso patrimonio culturale in risorsa economica trascinante, rivoluzionaria.
Esiste un Ministero dello “sviluppo” Economico, che però, a mia memoria, non ha mai investito un centesimo in “sviluppo” del patrimonio culturale…
Il budget dedicato alla cultura in Italia? Il più basso d’Europa ed uno dei più bassi del mondo occidentale.

Voi mi direte “che c’entra questo con il patriottismo?”.
E invece c’entra eccome.
In realtà forse tutto parte proprio da lì.

Mi spiego meglio.
L’italia, per secoli è stata un pezzo di Spagna, un pezzo di Francia, un pezzo d’Austria.
Le tasse? Erano soldi che andavano alla Spagna, Francia, Austria. 
Ricordate le famose 3 F? 
Feste, Farina e Forca.
Solo questo era dovuto agli italiani: feste, farina e forca. E’ così che governavano i vicerè e consimili pupazzi di potere messi lì da regni stranieri.
Secoli di dominazioni straniere che hanno offuscato il nostro senso di Patria. Secoli e secoli di vessazioni dove solo lo spirito di adattamento e scaltrezza potevano aiutate gli Italiani a cavarsela. Ovvio che qualcosa del genere si sarebbe sedimentato nei secoli.
E poi ci vengono a raccontare che ci manca il senso della res publica? La cosa pubblica, il senso che tutto quello che è intorno a noi è nostro e di nostra responsabilità?
Gli inglesi e i francesi ce l’hanno da più di mille anni. 
Noi italiani da 150.

La lingua, il teatro, la letteratura, l’architettura, la musica, la danza, il cinema, la pittura, la scultura, in una parola la CULTURA, sono stati l’unico appiglio a cui aggrapparci per conservare il nostro senso di identità di nazione. Il nostro senso di Patria.

Oggi tutte le nazioni del mondo occidentale (ma in realtà anche quelle delle economie emergenti dei paesi asiatici), stanno investendo risorse straordinarie per la tutela delle loro identità culturali. Identità che danno il senso di Patria. Identità che danno il senso delle proprie tradizioni, della propria storia.

La CULTURA ha salvato la nostra Patria? 
Cosa fa oggi l’Italia per salvare la nostra CULTURA?”

Luciano Cannito”

Perchè il nome Atreju?

Perchè è il protagonista del romanzo “La Storia infinita” di Michael Ende che combatte contro un nemico subdolo che attacca le giovani generazioni e le spoglia di valori ed ideali: le forze del Nulla. 

Luciano Cannito ha ripreso, di fronte ad una sala gremita ed attenta, un tema a lui caro e che ha sempre contraddistinto la sua attività professionale; l’oscurantismo culturale che toglie ai nostri giovani ogni spinta e possibilità di vivere le proprie passioni, i propri sogni artistici, siano essi dedicati alla pittura, al teatro, al cinema, alla Danza.

Solo una cieca o strumentale politica può guidare scelte di questo tipo che, nel tempo, producono assenza di valori, appiattimento culturale e di scarso rilievo, incapacità di esaltare il nostro ricco patrimonio culturale portandolo al disfacimento.

La voce di Luciano Cannito ha messo tutti noi in guardia dall’accettare supinamente tale atteggiamento e, aggiungo, le nostre nuove generazioni non possono essere solamente “piegate” ad un utilizzo esaltato dei soli Social ma meritano di godere intensamente e diffusamente della fruizione delle loro spinte artistiche.

Significativi messaggi sono stati lanciati dall’oratore su temi riguardanti la colpevole chiusura di teatri, di istituzioni culturali che sono i luoghi deputati – per eccellenza – alla sana crescitadei nostri giovani.

Le Istituzioni non investono in cultura e formazione culturale dimenticando che l’identità di un popolo è dato non soltanto da una lingua comune ma anche e soprattutto dalla trasmissione ai giovani di un senso del bello, dalla cultura, dell’arte; tutti noi dobbiamo renderci paladini per la difesa della nostra millenaria cultura attraverso le sue varie espressioni. Perseguendo invece la politica dei mancati investimenti in cultura si tolgono le primarie motivazioni ai giovani.

Mi è ora naturale citare, per similitudine, L’Oscar della Danza fortemente voluto da Luciano Cannito che ha voluto finalmente “aprire” al mondo dei giovani danzatori sconosciuti una ribalta importante ed inaspettata.

Altrettanto significativa è l’esemplificazione che l’oratore cita al termine del suo intervento per far rilevare l’assenza di investimenti e la scarsa capacità istituzionale di esaltare le nostre ricchezze artistiche quali, ad esempio, l’Area Sacra di Largo di Torre Argentina a Roma dove fu ucciso Giulio Cesare:

https://it.wikipedia.org/wiki/Largo_di_Torre_Argentina

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/giulio-cesare-trovato-punto-esatto-cui-fu-pugnalato-bruto-845833.html

Il visitatore, invece di trovare una apposita ed efficiente organizzazione volta a massimizzare la visita dell’Area Sacra, trova invece diversi cartelli che così recitano: “Vietato dar da mangiare ai gatti

E’ doloroso, come mette in evidenza Luciano Cannito, dover invece constatare che l’eccellente ed invidiabile macchina organizzativa pubblica/privata che a Londra gestisce il Museo delle Cere (altrimenti detti il museo dei pupazzi) di Madame Tussauds incassa ogni anno l’incredibile cifra di 630 milioni di euro (al plurale euri perchè sono veramente tanti !!).

E noi?

Impastoiati in infinite difficoltà burocratiche e politiche, incapaci (volutamente ?) di mettere in campo le migliori energie professionali, le più ardite e valide menti culturali che vogliono oltrepassare i consueti e desueti schemi della vigente “fruizione culturale”.

Mi chiedo, unendomi a Luciano Cannito, è questo il modello culturale offerto ai nostri giovani?

 

L’Accademia delle Arti

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L’Accademia delle Arti, la scuola di Danza e Spettacolo… ma non solo.

Danza Classica, Moderna e Contemporanea

Registered Teacher R.A.D. , Metodo Vaganova, Studio professionalizzante della Danza Classica Accademica, Movimento scenico nella Danza, Recitazione Teatrale e Cinematografica, Dizione, Tecniche vocali e di interpretazione del CantoMusica e  strumenti musicali, Programmi mirati alla recitazione di Musical, percorsi personalizzati ed in linea con le aspirazioni degli allievi.

Questo e molto altro è il valore aggiunto che troverai presso L’Accademia delle Arti che ha indetto le nuove Audizioni per l’Anno Accademico 2017/2018 nei giorni 15 e 16 settembre 2017 nella nuova e rappresentativa Sede di Roma – Via Isacco Newton 7/9

L'Accademia delle Arti

Con la Direzione Artistica di Catia Di Gaetano saranno al tuo fianco Docenti qualificati, con un significativo bagaglio di esperienze professionali sui più importanti palcoscenici italiani ed esteri pronti a trasmetterti, con dedizione, le loro preziose capacità artistiche, “l’odore del palcoscenico”, la tenacia, la determinazione, la disciplina e la costanza che sono doti valorizzanti per un artista – ma anche per tutti noi – come ha sempre affermato l’icona Carla Fracci.

L’Accademia delle Arti, i suoi allievi ed i Docenti hanno meritatamente vinto prestigiosi riconoscimenti nelle manifestazioni a cui ha partecipato conquistando primi posti, Attestati ed offerte di Stage per gli allievi; un pedigree di tutto riguardo di cui essere fieri e che indica l’alto profilo artistico che è alla base dell’attività de L’Accademia delle Arti.

Le Audizioni non prevedono alcun vincolo di età né è richiesta una particolare esperienza pregressa ma solo la voglia di condividere, insieme ad altri, un sano percorso di crescita umana, artistica e di arricchente integrazione generazionale.

L'Accademia delle Arti

Allora vi aspettiamo nei giorni 15 e 16 settembre per le Audizioni presso L’Accademia delle Arti in Roma Via Isacco Newton 7/9 , sarà un piacere conoscervi.

Per ogni informazione:

segreteriaaccademia@tiscali.it

Tel. 06 6571702

All’atto dell’iscrizione vi sarà donato un simpatico ed utile gadget offerto dal nostro giornale https://www.lamacinamagazine.it/

Luciano Cannito e Rossella Brescia

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Luciano Cannito e Rossella Brescia

…quando il successo non è effimero ma è il giusto e meritato riconoscimento di anni di studio, dedizione, sacrifici, prove su prove fin quando il corpo dice “basta” ma si continua sotto la spinta dell’amore per la danza.

Di certo non sono mancate le delusioni che costellano per via naturale o, nella peggiore delle ipotesi, in maniera procurata, lo sviluppo e l’affermazione professionale ed artistico di tutti noi ed anche – quindi – della nostra danzatrice Rossella Brescia.

Ed è proprio Rossella Brescia che vedremo condurre, affiancata da due importanti showman amati dal pubblico del calibro di Marco Liorni e Sergio Friscia la 60° edizione del Festival di Castrocaro Voci nuove Volti nuovi in onda sabato 26 agosto sulla rete ammiraglia RAI 1 alle ore 21,00

castrocaro locandina

E’ un compleanno importante per il Festival di Castrocaro in quanto non sarà solo una “sfilata” di cantanti ma lo scopo principale è quello di scoprire i nuovi talenti artistici della canzone italiana ed offrire loro una pregiata visibilità.

Mi piace evidenziare che esiste una importante e profonda unità di intenti tra Luciano Cannito e Rossella Brescia poichè – ambedue – nell’ambito delle rispettive attività – si sono posti l’obiettivo di portare alle luce la nostra “migliore gioventù” vanto di cui l’Italia non si è ancora prodigata nella giusta misura.

Così come Rossella Brescia accende i riflettori sui nuovi volti della canzone italiana anche Luciano Cannito, attraverso l’evento Oscar della Danza previsto a Cinecittà World il 29 ottobre 2017, accenderà i riflettori sui nuovi volti dell’Arte coreutica italiana.

Oscar della Danza

La similitudine non mi sembra azzardata.

Dal canto suo Luciano Cannito, regista e coreografo della Notte della Taranta ci farà vivere intense emozioni regalandoci arditi e moderni passi di danza che rievocano l’ancestrale cultura delle nostre popolazioni nel Concertone che si terrà – anch’esso – sabato 26 agosto a Melpignano (LE) dalle ore 22,30 su RAI 5

 

Maestro concertatore sarà Raphael Gualazzi ed il corpo di ballo indosserà costumi by@Silente di Francesca Iaconisi; sul palco si alterneranno anche danzatrici che sono nei nostri cuori ed è confermata la presenza di Nicoletta Manni, prima ballerina del Teatro alla Scala di Milano ed ètoile di origine salentina.

Nicoletta Manni

Nicoletta Manni sarà la protagonista del brano “Preghiera delle madri” e danzerà su altri due brani di musica tradizionale accompagnata dal Corpo di Ballo de La Notte della Taranta.

Luciano Cannito e la Fondazione La Notte della Taranta si aprono, per questo ventennale della manifestazione, ad un nuovo corso che vede la presenza e l’armonica fusione tra la danza classica e quella contemporanea con incursioni in altri linguaggi musicali dal rock al jazz, dalla musica sinfonica alla world music; torna così un tema assai caro a Luciano Cannito e Rossella Brescia circa l’universalità dell’Arte e, riportando le parole di Luciano Cannito, “la mia è una danza di passione, di persone che si amano, si cercano, si travolgono, si raccontano“, viene confermato questo innovativo concetto.

Luciano Cannito

Complimenti alla RAI che ha concluso la sua mossa vincente nel trasmettere due spettacoli di alto valore artistico e culturale.

A noi non rimane altro che attendere per ammirare Luciano Cannito e Rossella Brescia nel Festival di Castrocaro e nella Notte della Taranta.

ELEONORA ABBAGNATO

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Eleonora Abbagnato interpreta Carmen

 Sabato 22 luglio, alle ore 21, al Teatro Romano di Ostia Antica, torna in scena CARMEN, balletto in due atti di Amedeo Amodio, magistralmente interpretato da Eleonora Abbagnato.

La seducente protagonista, anziché occhi di carbone e capelli corvini, avrà lo sguardo ceruleo e le sembianze della bionda étoile italiana dell’Opéra di Parigi e Direttrice del Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma.

Eleonora Abbagnato

 CARMEN, una ulteriore pregevole produzione di Daniele Cipriani Entertainment, viene presentata nell’ambito della 2a edizione de “Il Mito e il Sogno” – Ostia Antica Festival 2017 sulla scia dei recenti successi ottenuti nei maggiori festival e teatri italiani.

Don José è il primo ballerino cubano Amilcar Moret Gonzalez, apprezzato su numerosi palcoscenici europei; solisti e ballerini italiani completano il cast di questo balletto che si danza sulle celeberrime note tratte dall’opera di Georges Bizet (che musicò l’altrettanto celebre novella di Prosper Merimée), adattata con interventi musicali originali di Giuseppe Calì e con le scene e costumi di Luisa Spinatelli.

Amilcar Moret

Il soggetto non abbisogna di presentazioni tanto è conosciuto, applaudito e racchiuso nel cuore degli appassionati della Danza, degli opinionisti, dei danzatori ed è stato rappresentato sotto le più diverse interpretazioni.

Il balletto proposto da Amedeo Amodio ne è una rilettura altamente originale in cui l’azione si svolge dietro le quinte e i coprotagonisti sono i musicisti e il personale di supporto tecnico della compagnia che, in questo particolare caso, danno vita ad un difficile compito cioè realizzano “il teatro dentro il teatro”; essi vengono catturati dai fantasmi del dramma rappresentato e sono spinti ad immedesimarsi nei vari personaggi: Carmen, Don José, Micaela ed Escamillo per rivivere insieme gli intrecci del cuore.

Eleonora Abbagnato

Eleonora Abbagnato, con la sua bellezza pari alle genti del nord, si cala in maniera straordinaria nel ruolo della maliarda sivigliana.

Come lei stessa ha dichiarato, sarà forse l’origine siciliana a renderla particolarmente adatta a ruoli passionali ed istintivi come ha avuto modo di ammaliarci con la sua stupenda interpretazione in danza di TOSCA nel suo omaggio a Maria Callasal recente Festival di Spoleto (http://www.lamacinamagazine.it/omaggio-maria-callas/). Anche questo balletto trae ispirazione proprio dal grande soprano greco.

Racconta il coreografo Amedeo Amodio che la sua visione di un backstage, in cui aleggiano i fantasmi dello spettacolo appena rappresentato, risale al suo ricordo di una storica rappresentazione dell’Anna Bolena di Donizetti al Teatro alla Scala nell’anno 1957.

Sul podio c’era Gianandrea Gavazzeni e, nei panni della sfortunata regina inglese, nientemeno che la grande Maria Callas. Amodio, allora giovanissimo ballerino scaligero, si trovava dietro le quinte (avendo interpretato uno dei paggetti) racconta che appena calato il sipario scese anche un silenzio ultraterreno sul palcoscenico e tutto intorno, un silenzio palpabile, un’atmosfera rarefatta in cui, per alcuni minuti, tutti  – cantanti, musicisti, personale tecnico – si trovarono sospesi nel tempo.

Eleonora Abbagnato

È la medesima atmosfera che Amodio ricrea nel suo balletto CARMEN.

Quello di Carmen è un ruolo “simbolo” per Eleonora Abbagnato che proprio interpretando la sigaraia sul palcoscenico dell’Opéra de Paris – nell’omonimo balletto di Roland Petit – raggiunse il rango più alto e ambito della gerarchia di una ballerina: quello di étoile

Ora, sul suggestivo sfondo di un teatro antico, un’altra – ma eternamente tragica Carmen – conduce un gioco trasgressivo ed eversivo in un impossibile tentativo di sfuggire alla sua sorte.

Un ruolo fosco a cui, con l’alchimia misteriosa di cui sono maestri i veri artisti, Eleonora Abbagnato esalta la sublime danza che la conferma essere, ancora una volta, la più celebre ballerina italiana sulla scena.

 

PARCO ARCHEOLOGICO – VIALE DEI ROMAGNOLI 717 – 00119 – OSTIA ANTICA – ROMA

INFOLINE : 06/93800262

EMAIL programmazione@danielecipriani.it

dal lunedì al venerdì ore 10/17 (orario continuato)

www.ostianticateatro.com

Biglietti in vendita su www.ticketone.it

PREZZO BIGLIETTI

Gradinata Non Numerata: € 38,00

ELEONORA ABBAGNATO

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Eleonora Abbagnato interpreta Carmen

 Sabato 22 luglio, alle ore 21, al Teatro Romano di Ostia Antica, torna in scena CARMEN, balletto in due atti di Amedeo Amodio, magistralmente interpretato da Eleonora Abbagnato.

La seducente protagonista, anziché occhi di carbone e capelli corvini, avrà lo sguardo ceruleo e le sembianze della bionda étoile italiana dell’Opéra di Parigi e Direttrice del Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma.

Eleonora Abbagnato

 CARMEN, una ulteriore pregevole produzione di Daniele Cipriani Entertainment, viene presentata nell’ambito della 2a edizione de “Il Mito e il Sogno” – Ostia Antica Festival 2017 sulla scia dei recenti successi ottenuti nei maggiori festival e teatri italiani.

Don José è il primo ballerino cubano Amilcar Moret Gonzalez, apprezzato su numerosi palcoscenici europei; solisti e ballerini italiani completano il cast di questo balletto che si danza sulle celeberrime note tratte dall’opera di Georges Bizet (che musicò l’altrettanto celebre novella di Prosper Merimée), adattata con interventi musicali originali di Giuseppe Calì e con le scene e costumi di Luisa Spinatelli.

Amilcar Moret

Il soggetto non abbisogna di presentazioni tanto è conosciuto, applaudito e racchiuso nel cuore degli appassionati della Danza, degli opinionisti, dei danzatori ed è stato rappresentato sotto le più diverse interpretazioni.

Il balletto proposto da Amedeo Amodio ne è una rilettura altamente originale in cui l’azione si svolge dietro le quinte e i coprotagonisti sono i musicisti e il personale di supporto tecnico della compagnia che, in questo particolare caso, danno vita ad un difficile compito cioè realizzano “il teatro dentro il teatro”; essi vengono catturati dai fantasmi del dramma rappresentato e sono spinti ad immedesimarsi nei vari personaggi: Carmen, Don José, Micaela ed Escamillo per rivivere insieme gli intrecci del cuore.

Eleonora Abbagnato

Eleonora Abbagnato, con la sua bellezza pari alle genti del nord, si cala in maniera straordinaria nel ruolo della maliarda sivigliana.

Come lei stessa ha dichiarato, sarà forse l’origine siciliana a renderla particolarmente adatta a ruoli passionali ed istintivi come ha avuto modo di ammaliarci con la sua stupenda interpretazione in danza di TOSCA nel suo omaggio a Maria Callasal recente Festival di Spoleto (http://www.lamacinamagazine.it/omaggio-maria-callas/). Anche questo balletto trae ispirazione proprio dal grande soprano greco.

Racconta il coreografo Amedeo Amodio che la sua visione di un backstage, in cui aleggiano i fantasmi dello spettacolo appena rappresentato, risale al suo ricordo di una storica rappresentazione dell’Anna Bolena di Donizetti al Teatro alla Scala nell’anno 1957.

Sul podio c’era Gianandrea Gavazzeni e, nei panni della sfortunata regina inglese, nientemeno che la grande Maria Callas. Amodio, allora giovanissimo ballerino scaligero, si trovava dietro le quinte (avendo interpretato uno dei paggetti) racconta che appena calato il sipario scese anche un silenzio ultraterreno sul palcoscenico e tutto intorno, un silenzio palpabile, un’atmosfera rarefatta in cui, per alcuni minuti, tutti  – cantanti, musicisti, personale tecnico – si trovarono sospesi nel tempo.

Eleonora Abbagnato

È la medesima atmosfera che Amodio ricrea nel suo balletto CARMEN.

Quello di Carmen è un ruolo “simbolo” per Eleonora Abbagnato che proprio interpretando la sigaraia sul palcoscenico dell’Opéra de Paris – nell’omonimo balletto di Roland Petit – raggiunse il rango più alto e ambito della gerarchia di una ballerina: quello di étoile

Ora, sul suggestivo sfondo di un teatro antico, un’altra – ma eternamente tragica Carmen – conduce un gioco trasgressivo ed eversivo in un impossibile tentativo di sfuggire alla sua sorte.

Un ruolo fosco a cui, con l’alchimia misteriosa di cui sono maestri i veri artisti, Eleonora Abbagnato esalta la sublime danza che la conferma essere, ancora una volta, la più celebre ballerina italiana sulla scena.

 

PARCO ARCHEOLOGICO – VIALE DEI ROMAGNOLI 717 – 00119 – OSTIA ANTICA – ROMA

INFOLINE : 06/93800262

EMAIL programmazione@danielecipriani.it

dal lunedì al venerdì ore 10/17 (orario continuato)

www.ostianticateatro.com

Biglietti in vendita su www.ticketone.it

PREZZO BIGLIETTI

Gradinata Non Numerata: € 38,00