Non c’è cosa piu’ bella nel vedere la gioia negli occhi dei tuoi nipoti…… questo ti rende felice e vivo

Le persone più fragili….

Le persone più fragili, sono quelle che a guardarle sembrano le più forti, siccome sanno ascoltare e aiutare il prossimo….. però nessuno riesce a vedere il loro dolore e quanto loro abbiano bisogno del prossimo…. Questo perché le persone quelle egoiste sono troppo prese dai loro problemi per vedere che magari anche gli altri hanno bisogno anche solo di una carezza o una parola, ma le persone fragili saranno comunque sempre li per cercare di aiutare voi egoisti sempre bisognosi di attenzione e affetto…

Scena del balcone Romeo e Giulietta – Shakespeare

609

Giulietta: o Romeo, Romeo, perchè sei tu Romeo? Rinnega tuo padre e rifiuta il tuo stesso nome. Ovvero, se proprio non lo vuoi fare, giurami soltanto che mi ami, ed io smetterò di essere una capuleti.

Romeo: devo continuare ad ascoltarla oppure rispondere a ciò che dice?

Giulietta: è solamente il tuo nome ad essermi ostile: tu saresti sempre lo stesso anche se non fossi un montecchi. Che cosa vuol dire la parola montecchi? non è una mano,o un braccio o un viso,ne un’altra parte che appariene ad un essere umano. Oh,sii qualche altro nome! Quello che noi chiamiamo col nome di rosa, anche chiamato con un nome diverso ,conserverebbe ugualmente il suo dolce profumo. Allo stesso modo Romeo, se portasse un’altro nome, avrebbe sempre quella rara perfezione che possiede anche senza quel nome. Rinuncia quindi al tuo nome, Romeo, ed in cambio di quello, che tuttavia non è una parte di te, accogli tutta me stessa.

Romeo: ti prendo in parola. D’ora in avanti non sarò più Romeo.

Giulietta: chi sei tu, così nascosto dalla notte, che inciampi nei miei pensieri più nascosti?

Romeo:non so dirti chi sono, adoperando un nome. Perchè il mio nome, o diletta santa, è odioso a me stesso, perchè è nemico a te. E nondimeno strapperei il foglio dove lo trovassi scritto.

Giulietta: le mie orecchie non hanno ancora udito un centinaio di parole pronunciate dalla tua lingua, e nondimeno riconosco la tua voce: non sei forse tu romeo, nonchè uno dei montecchi?

Romeo:non sono ne l’uno ne l’altro, fanciulla, se a te questo dispiace.

Giulietta: e come sei giunto fino a quì? Dai, dimmi come e perchè. Le mura del cortile sono irte e difficili da scalare, e questo luogo, considerando chi sei tu, potrebbe significare la morte se qualcuno della mia famiglia ti scoprisse.

Romeo: ho scavalcato le mura sulle ali dell’amore, poichè non esiste ostacolo fatto di pietra che possa arrestare il passo dell’amore, e tutto ciò che amore può fare, trova subito il coraggio di tentarlo: per questi motivi i tuoi familiari non possono fermarmi.

Giulietta: se ti vedranno ti uccideranno.

Romeo : ahimè, che si nascondono più insidie nel tuo sguardo che non in venti delle loro spade . A me basta che mi guardi con dolcezza e sarò immune alla loro inimicizia.

Giulietta: non vorrei per tutto il mondo che ti scoprisero quì.

Romeo: ho il mantello della notte per nascondermi ai loro occhi. Se tu mi ami non mi importa che essi mi scoprano.meglio perdere la vita per mezzo del loro odio, che sopravvivere senza poter godere del tuo amore.

Giulietta: e chi ha saputo guidarti fino a quì?

Romeo: è stato amore, che per primo ha mosso i miei passi, prestandomi il suo consiglio, ed io gli ho prestato gli occhi. Non sono un buon pilota: ciò nonostante,anche se fossi tanto lontana quanto la riva abbandonata dove lavano marosi del più remoto dei mari, non esiterei a mettermi in viaggio, per un carico così prezioso.

Giulietta: tu sai che sul mio volto vi è la maschera della notte, altrimenti un verginale rossore colorerebbe le mie guancie, a causa di quello che mi hai sentito dire stanotte. E molto volentieri mi piacerebbe rinnegare tutto ciò che ho detto. Ma basta con le forme e i convenevoli. Mi ami? So già che risponderai si, e che io crederò a ciò che tu dirai. Ma se lo giuri, potresti poi dimostrarti sleale. Dicono che Giove sorrida dei giuramenti degli amanti. O, nobile Romeo, se davvero mi ami, dillo apertamente, e se credi che io mi lasci conquistare troppo facilmente, arriccierò la fronte e sarò cattiva, e mi negherò, cosicchè tu abbia ragione di corteggiarmi: altrimenti, non saprei negarti niente per tutto l’oro del mondo. O bel montecchi, io sono davvero troppo innamorata, e ti potresti interpretare questo comportamento come frivolo. Ma abbi fede in me, mio buon signore, ed io saprò dimostrarmi anche più leali di coloro che sanno offire in modo migliore la loro modestia.

Romeo: madamigella,per quella sacra luna che inargenta le cime di quegli alberi, giuro…

Giulietta: oh, non giurare sulla luna, l’incostante luna che si trasforma ogni mese nella sua sfera, per paura che anche il tuo amore si dimostri, come la stessa luna, mutevole.

Romeo: e allora su cosa dovrei giurare?

Giulietta: non giurare per niente. E se proprio devi giurare, giura sulla tua persona benedetta, che è il dio della mia idolatria: e non potrò fare a meno di crederti.

Romeo: se il caro amore del cuor mio…

Giulietta: non giurare, di grazia. Anche se la tutta la mia felicià è riposta in te, non riesco a provare nessuna felicità nel patto d’amore appena stipulato.troppo precipitato, troppo frettoloso e irriflessivo, e troppo mi somiglia il lampo che muore prima che si abbia il tempo di dire: lampeggia. Buona notte dolce amore mio! …il dolce riposo e la pace entrino nel tuo cuore. Allo stesso modi di quelli che che confortano il mio seno.

Romeo: mi vuoi dunque lasciare così mal soddisfatto?

Giulietta: e qual soddisfazione potresti avere tu, stanotte?

Romeo: lo scambio del voto fedele del tuo amore insieme al mio.

Gulietta: ti ho già dato il mio prima ancora che fossi tu a chiederlo: eppure mi piacerebbe che il momento di dartelo non fosse già passato.

Romeo: vorresti forse riprendertelo? E perchè amore mio?

Giulietta: solo per poter essere prodiga, e dartelo di nuovo. Eppure altro non desidero se non ciò che già possiedo: la mia generosità è davvero senza limiti, come il mare, e come il mare il mio amore è profondo.E più te ne do più ne ho per me,perchè entrambi sono infiniti. sento una voce,dal dentro,addi amore mio.vengo subito,mia buona balia. O mio caro montecchi, sii fedele a me.resta ancora un poco. Torno subito.

Romeo: o notte beata! Temo che ,perchè siamo di notte, tutto questo non si riveli soltanto un sogno, troppo dolce e lusinghiero per essere fatto di sostanza reale.

Giulietta: tre parole,diletto Romeo, ed un’ultima buona notte. Se davvero il tuo amore è sincero e la tua intenzione è di sposarmi, fammelo sapere domani per mezzo di qualcuno che darò disposizione che ti raggiunga, cosìcchè potrò sapere dove e come il matrimonio verrà celebrato: e deporrò ai tuoi piedi tutte le mie fortune, e ti seguirò come il mio signore per il mondo intero.

Balia: madamigella!

Giulietta: arrivo subito…ma se le tue intenzione, tuttavia,non fossero belle, io ti supplico …

Balia: madamigella…

Giulietta: sono subito da te…cessa della tua corte, e lasciami sola con il mio dolore. Domani manderò qualcuno.

Romeo: e così possa salvarsi l’anima mia!

Giulietta: mille volte buona notte!

Romeo: mala notte mille volte, invece,ora che la tua luce mi viene a mancare. L’amore corre verso l’amore con la gioia tipica degli scolaretti che fuggono dai loro libri,e all’incontro l’amore si separa da amore con la stessa delusione che hanno coloro che vanno a scuola.

Giulietta: o Romeo,oh! Potessi avere la voce di un falconiere, per richiamare a me questo volatile! …

Romeo: è l’anima mia che invoca il mio nome. Quale dolce suono argenteo non modula durante la notte la lingua degli amanti, soave musica all’orecchio che ascolta!

Giulietta: Romeo!

Romeo: diletta?

Giulietta: a che ora vuoi che, domattina, il mio messaggero venga a te?

Romeo: alle nove.

Giulietta: non ti farò aspettare. È come se fino ad allora debbano passare venti anni. mi è passato di mente il motivo per cui ti ho richiamato.

Romeo: lascia che io rimanga fino a quando non saprai ricordarla.

Giulietta: ma io vorrei dimenticarla di nuovo, giacchè tu resti, come mi sovvenga quanto ami la tua compagnia.

Romeo: ed io seguiterò a restare quì per costringerti a non ricordare più nulla.

Giulietta: è quasi giorno. Vorrei che fossi già partito; ma allo stesso modo vorrei saperti non più lontano di quell’uccellino a cui una bimba capricciosa permette di saltellare un poco fuori dalla sua mano, come un povero prigioniero trattenuto dalle ritorte, e con un filo di seta lo riporta a sè con un piccolo strattone, tanta è la gelosia che mette nell’amare la sua libertà.

Romeo: vorrei essere io quell’uccellino.!

Giulietta:anche io vorrei che tu lo fossi, diletto: eppure, per il troppo amarti, finirei con l’ucciderti. Buona notte, buona notte! Il separarsi è un dolore così dolce, che ti darei la buonanotte fino a domani mattina!

Romeo: che il suo elegga la sua dimora negli occhi tuoi, e scenda la pace nel tuo cuore! Ah,se potessi essere io il sonno e la pace per poter riposare tanto dolcemente! Da quì andrò alla cella del mio confessore a chiedere il suo aiuto,e a raccontargli la cara vicenda che mi è capitata……..

RIP Chester Bennington

Ieri Chester Bennington ci ha lasciato… anche lui si è fatto vincere dalla depressione… il demone più difficile da sconfiggere quando ti entra troppo in profondità… mancherai tanto sopratutto la tua meravigliosa voce e la musica che potevi regalare ancora a tutti i tuoi fans

RIP Chester Bennington

 

Padova

Padova si trova  in Veneto. È il terzo comune della regione per popolazione dopo Venezia e Verona.  La città è stata una delle capitali culturali del Trecento: le testimonianze pittoriche del XIV secolo – tra tutte, il ciclo di Giotto alla Cappella degli Scrovegni – la rendono nodo cruciale negli sviluppi dell’arte occidentale. Lo splendore artistico trecentesco fu uno dei frutti del gran fervore culturale favorito dalla signoria dei Carraresi che resero Padova uno dei principali centri del preumanesimo.

OLYMPUS DIGITAL CAMERA
Basilica di Sant’Antonio da Padova

La Basilica di Sant’Antonio di Padova è uno dei principali luoghi di culto cattolici della città di Padova, è una delle più grandi chiese del mondo ed è tra le più visitate. Non è comunque la cattedrale della città, titolo che spetta al duomo. In essa sono custodite le reliquie di sant’Antonio di Padova e la sua tomba. 

05-Prato-della-Valle-Padua-Italy-Anthony-Brunelli-Cities-&-Architecture-seen-through-Paintings-www-designstack-co

Prato della valle

Il Prato della Valle  è la più grande piazza della città di Padova e tra le più grandi d’Italia e d’Europa.

 

Dunnottar Castle – Scotland

Il castello di Dunnottar si trova lungo una strada secondaria, a circa due chilometri da Stonehaven sulla costa orientale della Scozia. È situato su una penisola a picco sul Mare del Nord, collegata alla terra ferma soltanto da un piccolo istmo.

DUNNOTTAR_CASTLE_Large