Il Realismo

Nella seconda metà del 800 tutta l’Europa è segnata dagli sviluppi di quel progresso di industrializzazione che dal XVIII secolo aveva incominciato a investire le società D’Europa. La rivoluzione industriale aveva toccato città e campagne, quindi erano nate nuove città e molti borghi,villaggi strategicamente collocati da un punto di vista produttivo e commerciale. Le conseguenze più dirette di tale fenomeno in ambito artistico, riguardarono in primo luogo l’urbanistica e l’architettura, cioè i campi d’applicazione di invenzioni e progetti, maggiormente intrecciati all’uso da parte della colletività e alle concrete condizioni di vità degli uomini. L’impatto della rivoluzione industriale sui centri abitati, grandi e piccoli aveva posto nuovi problemi, essenzialmente legati da un lato alla necessità di riorganizzare il sistema di produzione e di circolazione delle merci, dal’altro all’esigenza di dare alloggio a masse di lavoratori traferiti dalle campagne ai centri industriali, con il miraggio di salari e condizioni di vita migliori.

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Gli spaccapietre, Gustave Courbet

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Gustave Courbet, Funerale a Ornans 

In questo periodo si comincia a sentir parlare della libertà dell’artista, per l’affermarsi di un mercato artistico privato e di un sistema di produzione e di circolazione dell’opera d’arte indipendente. I paesaggisti di Barbinzon  si distaccano dalle convenzioni accademiche e vanno alla ricerca di un nuovo e diretto contatto con la natura, questa è la prima fonte di realismo.  Gustave Courbet è il principale esponente del movimento Realista.  Il Realismo tenta di cogliere la realtà sociale; si voleva rappresentare una realtà cruda e nuda con meno allegorie e più attenzione verso i dati di fatto. Nel famoso padiglione del realismo Coubert faceva pagare al pubblico un biglietto d’ingresso, per lui le opere esposte avevano un valore di merci immense su un libero mercato. Nasce la figura del collezionista e del critico che sarebbe diventato il principale tramite tra artisti e il loro pubblico. La fondamentale conquista della libertà di ricerca arrichiva la produzione artistica di un impensata molteplicità di stimoli.La scelta di soggetti e temi legati alla vita e al lavoro delle classi più umili, come l’uso di linguaggi per un pubblico più ampio. In questo modo si può in parte spiegare lo stile di Coubert che poteva essere più chiaro e piacere di più ai frequentatori di fiera di periferia che all’esposizione accademica, permetteva una circolazione generalmente più ampia dei prodotti artistici, indirizzati a un pubblico di massa, popolare ma anche ai piccolo-borghesi.

Il Realismoultima modifica: 2017-05-09T15:47:29+02:00da manu3110