L’ogliatra-

Tornata a casa a Roma, dopo aver passato 20 giorni con due delle persone più belle che ho nella mia vita.. che

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Tramonto dal bosco di selene.

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Porto di Arbatax

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Panorama visto da Lanusei

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C’è una gioia nei boschi inesplorati, C’è un’estasi sulla spiaggia solitaria, C’è vita dove nessuno arriva vicino al mare profondo, e c’è musica nel suo boato. Io non amo l’uomo di meno, ma la Natura di più.
(Dal film Into the wild)

Amor sacro e amor profano – Tiziano Vecellio

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L’Amor sacro e Amor profano è un dipinto di Tiziano  è conservato nella Galleria Borghese di Roma. Tiziano Vecellio è stato uno dei più importanti artisti del Rinascimento e le sue opere sono entrate a far parte delle più prestigiose collezioni pubbliche e private del mondo. Tornando all’opera l’Amor sacro e Amor profano sul suo significato sono state fatte molte ipotesi. Quella ritenuta più realistica è quella che rappresenta due amori, quello terreno e passionale impersonato dalla figura femminile nuda, quello celeste raffigurato dalla figura femminile vestita. Le due figure sono sedute vicino ad un sarcofago pieno d’acqua, dove Eros un amorino immerge un braccio e potrebbe simboleggiare la mediazione di Amore tra lei due figure femminili,che rappresentato i due possibili tipi di amore. Quello che si sa di sicuro è che  l’opera fu commissionata  in occasione del matrimonio tra l’importante politico veneziano Niccolò Aurelio e la vedova padovana Laura Bagarotto e gli stemmi delle famiglie compaiono sul sarcofago. Nessuno potrà mai dire con certezza quale sia il significato, ma il suo mistero rende ancora più suggestivo e affascinante questo capolavoro.

Ferragosto e le sue origini

Ferragosto deriva dalla festività romana Feriae Augusti (riposo di Augusto), istituita dall’imperatore Augusto (appunto) nel 18 a.C. Si trattava, in buona sostanza, di un periodo di riposo e celebrazioni successivi alla consualia (antica festa pagana  dedicata a conso Dio dei granai e della fertilità )era la festa  di fine lavoro agricolo, e i gironi delle Feriae Augusti servivano propria a riprendersi dalle fatiche dei campi. In tutto l’impero venivano organizzate corse di cavalli e gli animali da tiro venivano dispensati dai lavori agricoli e agghindati con fiori. I braccianti si recavano dai “padroni” per gli auguri, ricevendo in cambio una mancia. Una festa pagana, dunque, che come spesso è capitato nel corso della storia (basti pensare alla Pasqua o al Natale) è poi stata assimilata dalla Chiesa Cattolica, spostando solo la data al primo al 15 agosto, per farla coincidere con l’Assunzione di Maria.