Bufera di neve: Annibale e il suo esercito attraversano le Alpi

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Bufera di neve: Annibale e il suo esercito attraversano le Alpi è un opera di William Turner realizzato nel 1812 e conservato al Tate Britain di Londra. Il dipinto raffigura l’armata cartaginese di Annibale colta da una bufera di neve mentre valica le Alpi.  Anche se il titolo riporta ad un evento storico, possiamo vedere dalle immagini che Annibale e i suoi uomini sono a malapena visibili nell’opera la vera protagonista come in tutte le opere di Turner è  la natura padrona incontrastata della composizione; il pittore per realizzare questa scena, non ha seguito nessuno degli schemi della pittura tradizionale , ma l’ha resa volutamente tutta irregolare. Il momento rappresentato  è  quello in cui Annibale ed il suo esercito stanno attraversando  le Alpi per combattere i Romani, ma sono ostacolati da una forte tempesta di neve, che rende il  passaggio estremamente difficoltoso. Annibale ed il suo esercito rappresenta l’uomo soggetto alla potenza distruttiva della natura, davanti alla quale non può fare nulla.

stanca

Vorrei essere più forte nel dire ma chissene frega!!! ma per me i gesti e le azioni sono troppo importanti…. troppo egoismo nel prossimo, tu faresti sempre qualsiasi cosa per gli altri, ma poi ogni volta vedi che per te questo non succede mai.. per anni non mi ha mai importato di questo, ma ora ho bisogno anche io di essere capita e magari di essere ascoltata. Essere quella che sa ascoltare, non sempre è un bene nella vita

Concerto U2 Roma The joshua Tree tour 2017

Ieri sono stata al secondo concerto romano che hanno tenuto gli U2 allo stadio olimpico per i 30 anni di The Joshua Tree, che dire ero molto emozionata di sentire live questo meraviglioso album uscito nel 1987. Il concerto inizia con  Sunday Bloody Sunday  e New Year’s Day entrambi brani di War album del 1983, seguiti da Bad e Pride entrambe nell’album The unforgettable fire del 1984.  finalmente inizia l’omaggio a The Joshua Tree.

The Joshua Tree
Where the Streets Have No Name
I Still Haven’t Found What I’m Looking For
With or Without You
Bullet the Blue Sky
Running to Stand Still
Red Hill Mining Town                                                                                     In God’s Country
Trip Through Your Wires
One Tree Hill
Exit
Mothers of the Disappeared

Bis:
Miss Sarajevo
Beautiful Day

Vertigo
Mysterious Ways
Ultraviolet (Light My Way)
One

qui un video della serata

 

U2 HD THE JOSHUA TREE

Ieri e oggi a Roma allo stadio olimpico la Band degli U2 festeggia i 30 anni di The joshua Tree uno degli album più belli che loro abbiano scritto.. forse per me il più bello.. ed io stasera avrò la fortuna e il piacere di poter sentire questo capolavoro dal vivo.

Idealizzare le persone

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Molto spesso vediamo i peggiori difetti in noi stessi, ma riusciamo a idealizzare il prossimo in un modo pazzesco. Vediamo le persone a noi affianco come la persona migliore al mondo che non commette mai un errore, non sbaglia mai. Questo da potere a queste persone, potere di giudicare e puntare sempre il dito verso di noi e dire tutto ciò che per loro sia sbagliato e che noi dobbiamo cambiare e noi ascoltiamo e magari diciamo anche ai ragione. Poi un giorno queste persone spariscono e non ci sono più proprio nel momento in cui tu nei hai più bisogno, solo allora apri gli occhi e ti rendi conto che lo come te si avevo dei pregi, ma anche una grande serie di difetti.. Quindi impariamo ad amare noi stessi prima degli altri.

 

CHARLES BAUDELAIRE

Charles Baudelaire nato nel 1821, dopo un adolescenza triste e un viaggio in oriente, passa quasi tutta la sua vita a Parigi  cercando di realizzare un’esistenza dedita al culto dell’arte e della bellezza, ma fu perennemente assillato da difficoltà economiche. La sua vita fu un alternarsi tra successi e fallimenti. Tradusse  i racconti di Edgar Allan Poe, pubblicò nel 1857 la sua raccolta di liriche I fiori del Male. Morì a 46 anni nel 1867.  Baudelaire è riconosciuto come  il maestro dei parnassiani e dei simbolisti,la cosa che lo accomuna ai Parnassiani e il culto della perfezione formale, il ripudio categorico per il verso approssimativo e facile. Ma per il resto la distanza è enorme, Lui rifiuta l’oggettivismo marmoreo e un po’ freddo dei parnassiani, realizza una poesia dove l’uomo è sempre in lotta con se stesso, tra i suoi alti e bassi cercando sempre di rialzarsi, questa continua altalena tra ennui e Idèal, tra disgusto di se e noia esistenziale da un lato e aspirazioni ideali dall’altro. L’atteggiamento di Baudelaire è dato dal suo sentirsi esiliato e angelo caduto e di sentirsi straniero nel mondo in cui vive.

L’ALBATRO

   Spesso, per divertirsi, gli uomini d’equipaggio
Catturano degli albatri, grandi uccelli dei mari,
Che seguono, indolenti compagni di vďaggio,
Il vascello che va sopra gli abissi amari.

E li hanno appena posti sul ponte della nave
Che, inetti e vergognosi, questi re dell’azzurro
Pietosamente calano le grandi ali bianche,
Come dei remi inerti, accanto ai loro fianchi.

Com’č goffo e maldestro, l’alato viaggiatore!
Lui, prima cosě bello, com’č comico e brutto!
Qualcuno, con la pipa, gli solletica il becco,
L’altro, arrancando, mima l’infermo che volava!

Il Poeta assomiglia al principe dei nembi
Che abita la tempesta e ride dell’arciere;
Ma esule sulla terra, al centro degli scherni,
Per le ali di gigante non riesce a camminare.”

L’autore fa un paragone tra la condizione di vita dell’albatro, un uccello marino e la sua. I temi di questa lirica sono essenzialmente due: l’albatro è lui, libero e capace da sollevarsi da terra e volare in alto; i marinai che stuzzicano l’albatro sono come la gente comune che lo deride.