Imprese: la Peroni diventa giapponese, l’ha comprata Asahi

Resterà la “bionda” italiana per eccellenza, ma da oggi avrà anche gli occhi a mandorla. La Peroni cambia ufficialmente proprietà e diventa giapponese. C’è voluto un anno circa di trattative, alla fine delle quali una delle imprese storiche italiane, è divenuta di proprietà del gruppo nipponico Asahi.

La fusione che porta in Giappone l’impresa

peroniVa ricordato che Peroni già non era più un’azienda italiana, dal momento che nel 2003 era stata comprata dalla britannica SABMiller. Su quest’ultima aveva messo gli occhi da anni l’altro colosso della birra, quello belga-brasiliano che si chiama “AB InBev“.

Per dare il via libera alla fusione tra questi due colossi, l’Antitrust europeo aveva prescritto come condizione la cessione di quasi tutte le attività europee, tra cui Peroni. Ecco perché oggi si è concretizzato il passaggio nelle mani giapponesi.
Adesso non c’è più alcun ostacolo alla fusione tra il primo e il secondo produttore mondiale di birra. Il colosso SABMiller+AB InBev avrà un fatturato doppio rispetto all’olandese Heineken, attuale numero tre della produzione mondiale.

La Peroni (nata a Vigevano nel 1846) oggi ha quasi 700 dipendenti in Italia. Secondo quanto garantito dai nuovi vertici, non ci sarà alcun cambiamento nella produzione, che continuerà a essere realizzata negli stabilimenti di Roma, Padova e Bari, rifornendosi del malto italiano dalla sua Malteria Saplo di Pomezia, proprio come avvenuto finora.

Imprese: la Peroni diventa giapponese, l’ha comprata Asahiultima modifica: 2016-10-12T22:18:44+02:00da nonsparei

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