Istat: l’industria italiana riprende a marciare. Ordini e fatturato in aumento

Segnali timidi di ripresa per l’Italia, per la quale si segnala un aumento di ordini e fatturato durante il mese di novembre. Lo rilevano i dati Istat, che sottolinea come rispetto al mese precedente ci sia stato una aumento del fatturato nell’ordine del 2,4%, mentre per quanto riguarda gli ordinativi la crescita è stata dell’1,5%.

I dati Istat

Da un confronto dei dati Istat emerge inoltre che la crescita del fatturato sul mercato interno (+3,1%) risulta maggiore rispetto a quella sul mercato estero (+0,9%). Per quel che riguarda gli ordinativi, l’incremento maggiore invece è sul mercato estero (+2,4%) rispetto all’interno (+1,0%).

Se andiamo a fare una comparazione temporale, ci accorgiamo che negli ultimi tre mesi l’indice complessivo del fatturato è salito rispetto al trimestre precedente dello 0,2%. Nello specifico: -0,1% per il fatturato interno e invece +0,7% per quello estero. L’indice degli ordinativi diminuisce del 2,3%.

E’ stato anche calcolato il fatturato se viene effettuata una correzione da calendario, dal momento che i giorni lavorativi sono stati 21 come a novembre 2015. In questo caso la variazione in aumento in termini tendenziali è pari al 3,9%, con un incremento del 4,8% sul mercato interno e del 2,2% su quello estero.

Ci sono inoltre degli incrementi congiunturali in quasi tutti i settori industriali, se destagionalizzati. Il dato migliore lo segnaliamo nel comparto dell’energia (+4,2%). Il contributo maggiore alla crescita dell’indice grezzo del fatturato (+3,9%) invece lo fornisce la componente interna dei beni strumentali. Per il fatturato l’incremento tendenziale più rilevante invece concerne la fabbricazione di mezzi di trasporto (+13,6%), mentre un dato negativo riguarda le attività estrattive (-3,5%).

Se confrontiamo i dati dell’indice grezzo degli ordinativi con quello del mese di novembre 2015, allora c’è una sostanziale stabilità (+0,1%). L’incremento maggiore è nella fabbricazione di apparecchiature elettriche (+11,6%), mentre nell’elettronica abbiamo un dato decisamente negativo(-54,7%).