Prezzi: Italia in deflazione per la prima volta da 57 anni! Ecco i dati Istat
Per la prima volta da 57 anni, l’Italia è andata in deflazione. Ovvero i prezzi al consumo anziché salire sono scesi. Sono i dati dell’Istat a confermarlo. I prezzi al consumo sono infatti scesi dello 0,1% come media d’anno. Nel 1959 la discesa fu dello 0,4%.
Il report di Istat sui prezzi
Se invece consideriamo soltanto il dato di dicembre 2016, allora il tasso di inflazione è cresciuto dello 0,5% rispetto allo stesso periodo del 2015. Inoltre il tasso di inflazione nell’ultimo mese dell’anno è il migliore da due anni a questa parte, visto che per avere un report simile occorre tornare indietro al maggio del 2014 (sempre dello 0,5%).
Sempre relativamente all’ultimo mese, in nessuna delle maggiori città italiane s’è registrata la deflazione. Tra i capoluoghi delle regioni, soltanto a Roma i prezzi appaiono stabili, mentre ovunque sono saliti.
L’Istat ha calcolato gli effetti dei dati dell’inflazione, dividendo i nuclei familiari in base alla loro spesa mensile. Ha così identificato 5 fasce, e nella prima fascia (la più bassa) i prezzi sono risultati nel 2016 in calo dello 0,5%. Cali dei prezzi anche per la spesa delle famiglie in seconda (0,1%) e terza fascia (0,1%). Nella quarta fascia i prezzi sono stati invariati, mentre solo nell’ultima fascia il prezzo della spesa è salito dello 0,1%.
Secondo l’Istat queste divergenze sono dovute al maggior peso che su ogni fascia ha il costo dell’aggregato energia per le famiglie.
Secondo Coldiretti, il risultato della deflazione è una riduzione degli acquisti di cibo e bevande, misurabile in circa 1 punto percentuale rispetto al 2015. Cali di una certa intensità per le carni (-6%) e i salumi (-5%), così come per latte e derivati (-4%) e oli e grassi e vegetali (-2%). Tra gli incrementi, quello migliore arriva dagli acquisti di prodotti ittici (+3%) e della frutta (+2%).