BCE: economia ok ma restano alcune spine (come l’Italia)

L’economia della Eurozona continua a marciare bene, ma la preoccupazione della BCE è che gli sforzi che stanno facendo i paesi si stanno riducendo. Cosa che diventa insidiosa per alcuni paesi che hanno un debito elevato, come ad esempio l’Italia. Questo è in sintesi il pensiero degli esperti della Bce, che ha pubblicato il rapporto sulla stabilità finanziaria (Financial Stability Review).

La preoccupazione della BCE

I dati dicono che nel 2017 il deficit fiscale aggregato dell’Eurozona è giunto allo 0,9% rispetto al PIL, molto meglio dell’1,5% che c’era nel 2016. Soltanto la Spagna è oltre la soglia del 3% che venne fissata nel trattato di Maastricht. L’Eurotower avverte però che ci sono alcuni paesi – come l’Italia, la Francia, Belgio e Portogallo – che stanno riducendo i propri sforzi riguardo al deficit, andando così incontro a una violazione dei parametri europei. Questi paesi fortemente indebitati non stanno cioè approfittando delle condizioni economiche favorevoli per ridurre gli elevati livelli del debito pubblico.

Riguardo specificamente l’Italia, viene sottolineata la preoccupazione che i piani di spesa del nuovo governo italiano in via di formazione possano non essere in linea con le regole eruopee. Sotto questo aspetto è significativo l’aumento dei rendimenti dei titoli di stato italiani, che riflette la preoccupazione dei mercati circa il programma politico della futura coalizione M5S e Lega. Questo potrebbe portare a un effetto contagio, ovvero al rischio di tassi d’interesse più elevati anche in altri paesi dell’area dell’euro. Secondo la BCE l’Italia dovrebbe rispettare le regole europee in materia di politica fiscale. È nel suo stesso interesse farlo.