Dollar Index pronto alla sfida di quota 97
Il dollaro continua a rafforzarsi. Lo dimostra l’andamento dell’indice (DXY) che è salito a 96,85 in Asia, il livello più alto dal 27 giugno 2017. Tutto questo dopo aver rotto la resistenza posta a 95,5290 punti, livello ereditato dai massimi del 21 giugno scorso. Un valore che finora aveva respinto con decisione la forza dei corsi. La grande candela rialzista del giorno precedente ha rafforzato la configurazione tecnica già rialzista. L’indice sta estendendo la sua marcia verso l’alto per la quarta settimana consecutiva, avvicinandosi al livello di importante valenza psicologica 97,00.
Analisi del Dollar Index
Martedì l’indice ha creato una candela al rialzo ampiamente rialzista, convalidando la configurazione tecnica già rialzista. Ha rotto al di sopra delle medie mobili da 100 settimane e da 200 settimane la scorsa settimana, nonché la media mobile (MA) di 5 giorni e 10 giorni. Questo potrebbe far pensare che i prezzi potrebbero dirigersi verso il successivo livello statico di area 97,87 (massimo di giugno 2017 + ritracciamento del 61,8 percento del calo 2017-2018). Occhio anche alla formazione di possibili pattern candele giapponesi figure trading.
I rendimenti decennali negli Stati Uniti restano marginalmente vicini all’area del 2,90%, mentre nel pomeriggio i dati sulle vendite al dettaglio migliori del previsto potrebbero spingere ancora il biglietto verde. Terremo d’occhio la situazione con i dati delle piattaforme di trading (in proposito qui c’è una guida come usare plus500 web trader).
Il DXY rimane sostenuto grazie soprattutto al clima teso che si respira sui mercati per via delle vicende tuche. Ma non da meno sono anche i timori circa l’escalation delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina e UE. In ogni caso l’economia degli Stati Uniti rimane solida in vista di un rialzo dei tassi atteso dalla Federal Reserve il mese prossimo, cosa che ha aiutato e sta aiutadno il dollaro a sovraperformare le altre valute di recente.
