Prezzo del petrolio di nuovo al rialzo, l’effetto vaccino porta a un nuovo sprint

Negli ultimi giorni il prezzo del petrolio ha continuato a crescere, fino a raggiungere livelli che non si vedevano da settembre. La marcia è cominciata con l’elezione di Biden, che ha tolto il mercato dalla sua nuvola di incertezza, ed è poi proseguita dopo l’annuncio del vaccino Pfizer.

Pandemia e prezzo del petrolio

petrolioNon c’è dubbio che la pandemia ha avuto un effeto devastante sul mercato petrolifero, che già era debole di suo a causa dello squilibrio cronico tra domanda e offerta. Nel mese di aprile, il prezzo del petrolio WTI era arrivato addirittura a scivolare in territorio negativo.
La ripresa degli ultimi giorni non deve sorprendere. L’annuncio del vaccino Pfizer infatti ha ridato slancio a tutto il mercato, nella convinzione che presto potrebbe finalmente esserci la ripresa a V dell’economia globale. E questo significa maggiore domanda di oro nero. E in definitiva, pressione rialzista sui prezzi. In sostanza gli investitori adesso vedono la minaccia Covid-19 come qualcosa che non dovrebbe influenzare la domanda globale di greggio a lungo termine.

L’andamento dell’oro nero

Oggi un altro fattore sta spingendo il prezzo del petrolio, ossia la riduzione delle scorte di greggio statunitensi, che è stata maggiore del previsto. Il greggio Wti del Texas è così arrivato a 42 dollari al barile, mentre il future gennaio sul Brent segna 44,75. Le regole di Gann trading sono abbastanza interessanti da applicare a questo asset.
Dal punto di vista tecnico questo allungo porta i prezzi del petrolio a incrociare le medie mobili di breve periodo, e testare la trendline discendente che da inizio settembre blocca i tentativi di recupero. Siamo quindi in una fase importante per il mercato.

Suggerimento: si può guardare il grafico del prezzo del petrolio sfruttando anche un grafico heikin ashi candlestick.

L’eccesso di offerta sul mercato

Tuttavia, va ricordato che esiste ancora un costante eccesso di offerta che non è ancora controbilanciato da alcuna azione di rilievo dell’OPEC+. Anzi, di qui a gennaio il programma del cartello prevederebbe una riduzione dei tagli concordati. Il condizionale però è d’obbligo, perché a fine mese l’OPEC+ si riunirà e molti paesi sono propensi a estendere ancora il periodo di tagli produttivi.

Prezzo del petrolio di nuovo al rialzo, l’effetto vaccino porta a un nuovo sprintultima modifica: 2020-11-11T12:27:04+01:00da nonsparei

Potrebbero interessarti anche...