Consumi energetici, in Francia e Germania aumenta l’uso del carbone

Uno dei problemi più attuali con i quali l’economia globale sta facendo i conti, è senza dubbio quello del rincaro dei prezzi dell’energia. Anche per questo motivo due big europei come Francia e Germania, hanno deciso di aumentare l’utilizzo del carbone per i consumi energetici.

Il problema dei consumi energetici

carbone-inquinamentoLa scelta di alimentare lo sfruttamento del carbone, proprio nel pieno della transizione green, è una mossa che stride con il buon senso. Eppure Francia e Germania non hanno trovato una soluzione migliore per risolvere il problema dei consumi energetici e dell’impennata dei prezzi. Chi segue strategie trading con indicatori sa che non ci sono segnali di inversione all’orizzonte.

Rinnovabili contro fossili

Le tensioni geopolitiche e uno sfruttamento delle rinnovabili che risulta ancora molto lontano da qualcosa di accettabile, hanno infilato l’Europa in una sorta di vicolo cieco. Certamente non aiuta il fatto che all’interno della Eurozona si litighi se inserire nella tassonomia il gas e il nucleare.
In mezzo a tanta confusione mentre si discute dell’importanza della svolta sul clima, ad uscire vincitrice è la fonte energetica più inquinante.

Le scelte di Germania e Francia

Per sostenere i propri consumi energetici, la Germania ha fruttato il carbone quasi al 32%. C’è stato un incremento sia tendenziale che congiunturale. Paradossalmente nello stesso periodo il nuovo governo tedesco approvava le norme per limitare gli effetti del cambiamento climatico.
Intanto in Francia il governo ha incrementato la quota di utilizzo del carbone, per ovviare al problema della manutenzione di molte centrali nucleari. Anche qui il carbone è stata la risposta più semplice è immediata per assecondare la richiesta di consumi energetici. Tuttavia, è considerata come temporalmente limitata ai soli mesi di gennaio e febbraio.

I prezzi migliorano

Nel frattempo c’è una buona notizia. I futures sul gas naturale NYMEX sono stati scambiati intorno al livello di $ 4,50/MMBtu, allontanandosi ulteriormente dalla regione di $ 5,50/MMBtu. Si è realizzata così una Dragonfly doji candlestick sul grafico del prezzo. A favorire il calo è il clima più mite e la riduzione delle possibilità di un significativo ritorno del freddo. La recente correzione del gas naturale è stata una boccata d’aria fresca sullo sfondo delle scarse forniture.

Consumi energetici, in Francia e Germania aumenta l’uso del carboneultima modifica: 2022-02-07T10:53:54+01:00da nonsparei

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