Costi per energia, le aziende italiane pagano più della media Europea

Uno dei fattori che frena la competitività delle aziende italiane è l‘alto costo che viene sostenuto per l’energia. Non è una grande novità, perché era facilmente intuibile questo salasso economico. Tuttavia adesso c’è un calcolo preciso fatto dalla Cgia, che ha evidenziato gli extra-costi che ricadono sul sistema produttivo del nostro Paese a causa delle tariffe energetiche troppo alte. Una cosa che grava soprattutto sui bilanci delle piccole imprese italiane, più colpite delle loro sorelle Europee.

Dati choc sui costi per energia

Pagano infatti il 27,8% in più delle rivali degli altri Paesi per quanto riguarda l’elettricità. Ed è chiaro che in questo quadro non è facile reggere il passo con la concorrenza. Per il gas va soltanto poco meglio. Il nostro Paese è “solo” il terzo più caro. L’extra-costo che si abbatte sulle nostre aziende è pari al 13,7%.

Rappresenta un piccolo miracolo quindi che le aziende italiane non siano rimaste tagliate fuori dal mercato, ma abbiano continuato a tenere la loro posizione forte in Europa. In alcuni casi si sono addirittura rafforzate nei mercati internazionali, malgrado i costi energetici siano tra i più elevati d’Europa.
Il fatto grave resta comunque. E allarma ancora di più rimarcare che le piccole imprese (diciamo con meno di 50 addetti) danno lavoro al 65,3 per cento degli italiani occupati nel settore privato. Inoltre rappresentano il 99,4 per cento del totale delle imprese presenti nel nostro Paese. Riuscire a migliorare l’efficienza e le tariffe energetiche rappresenterebbe quindi un grandissimo vantaggio, con ricadute anche sull’occupazione.

Tutta colpa delle tasse

Ma perché le tariffe sono così alte? Secondo la Cgia il peso maggiore lo hanno le componenti fiscali. Ad esempio in bolletta elettrica le tasse e gli oneri incidono per il 43,5%. Nell’area Euro di solito la media è al 34,1%. Riguardo il gas, invece, nel nostro Paese la tassazione pesa per il 18,6%. Poco sopra la media europea del 13,5%.
Appare chiaro quindi che il passo più importante vada compiuto anzitutto nel settore dell’elettricità.