Banche centrali, la Fed alza i tassi. Ora tocca a BCE e BoE
Gli appuntamenti più attesi dagli investitori nel corso di questa settimana erano concentrati tutte le giornate di mercoledì e giovedì. Ieri si è consumato il meeting della Federal Reserve, mentre oggi tocca ad altre due grandi banche centrali, quella europea e quella britannica.
La settimana delle banche centrali
Il primo e più atteso meeting delle banche centrali era senza dubbio quello dell’Istituto statunitense, che ha avuto grandi implicazioni per chi adotta una strategia forex intraday trading. La Federal Reserve non ha tradito le aspettative, scegliendo di alzare il costo del denaro di 25 punti base.
La Banca Centrale Americana porta così il costo del denaro nella forbice tra 4,50-4,75%, un livello che non si vedeva da 2007.
La FED diventa meno aggressiva
La Federal Reserve, che da marzo dello scorso anno ha alzato per ben otto volte il costo del denaro, con l’ultima mossa inaugura una frase di minore aggressività. L’aumento deciso la scorsa sera infatti è più blando rispetto a quelli precedenti, che erano arrivati anche a 0,75 punti percentuale.
Se quelle mosse avevano innescato il rally del dollaro statunitense, l’ultima ha invece fatto ingranare la retromarcia al biglietto verde. Il Dollar index infatti è scivolato sotto quota 102, mentre il cambio tra euro e dollaro si avvicina a 1,10.
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Cosa ha detto la Fed
Come sempre accade, non è solo la decisione sui tassi di interesse a interessare i mercati, ma anche le dichiarazioni a corredo rese dalle banche centrali.
Ieri la Federal Reserve ha preannunciato ulteriore aumenti dei tassi di interesse, finché l’inflazione non convergerà verso l’obiettivo del 2% nel tempo. Tuttavia Jerome Powell non ha escluso la possibilità che ci sia un aggiustamento nel caso in cui l’inflazione, che viene considerata ancora molto alta, dovesse scendere rapidamente.
Questa dichiarazione è stata interpretata dai mercati come l’apertura alla possibilità che già nel corso di quest’anno possa esserci un taglio al costo del denaro.
