Imprese italiane in fuga verso l’Olanda, alla lista si aggiunge Brembo

In rotta verso Amsterdam. Così come hanno fatto altre imprese italiane negli ultimi anni, anche Brembo ha annunciato che sposterà la propria sede in Olanda trasformandosi da Spa in NV (Naamloze Vennootschap).

Il conto dell’esodo di imprese italiane

imprese italianeLa decisione di Brembo fa salire a 13 il numero di gruppi italiani quotati in borsa che nell’ultimo decennio hanno deciso di lasciare il paese e spostarsi all’estero. Nella maggior parte dei casi è stata scelta l’Olanda, il cui appeal è sempre più forte per via delle semplificazioni del diritto societario dei Paesi Bassi.

Le ragioni della fuga

La motivazione più forte che spinge le imprese italiane a guardare con interesse ai Paesi Bassi è la facoltà di ricorrere al voto multiplo, ossia la concessione di più diritti di voto per determinate categorie di azioni. In Italia invece vige il principio democratico di un’azione un voto.
La conseguenza di questa facoltà concessa dal diritto societario olandese è che il voto i soci di riferimento viene potenziato, diventando un’arma importante per favorire e velocizzare le aggregazioni, e quindi la crescita dimensionale delle aziende.

Conseguenze più serie di quanto si pensi

Non bisogna cadere nell’errore di credere che lo spostamento della sede legale all’estero non crei danno all’Italia, dal momento che fiscalmente le imprese sono ancora operative del nostro paese e sono quotate a Piazza Affari. Infatti lo spostamento all’estero della sede comporta il trasferimento di tutta una serie di attività ad alto valore aggiunto, come i servizi legali, fiscali e dei consulenti.

Va poi evidenziato che spesso il trasferimento all’estero è il preludio di un addio alla quotazione a Piazza Affari, dove gli addii negli ultimi anni hanno svuotato il listino di ben 50 miliardi di capitalizzazione.

Il decreto Capitali

Proprio per evitare che questo esodo continui anche nei prossimi anni, l’attuale governo ha presentato a maggio il Disegno di Legge Capitali, che riforma la disciplina del voto multiplo per le aziende che hanno intenzione di quotarsi in borsa.
Ma non contempla alcun potenziamento delle prerogative dei soci di controllo delle imprese già quotate a Piazza Affari.

Imprese italiane in fuga verso l’Olanda, alla lista si aggiunge Bremboultima modifica: 2023-08-16T12:41:13+02:00da nonsparei

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