Finanziamenti, a famiglie e imprese di nuovo in calo a settembre

Dopo il calo registrato nel mese di agosto, anche a settembre le richieste di finanziamento accolte per famiglie e imprese sono andate in calo. Lo ha evidenziarlo e il report mensile rilasciato dall’ABI, l’associazione bancaria italiana.

Il dato sui finanziamenti

Rispetto a settembre dello scorso anno, imprese e famiglie hanno ricevuto il 3,8% in meno di finanziamenti. Si tratta di un calo più marcato rispetto a quello di agosto, quando il dato percentuale evidenziato un calo del 3,5%.

Secondo l’associazione bancaria italiana il volume di credito si è ridotto a causa della frenata dell’economia italiana, che a sua volta spinge al ribasso la domanda di finanziamenti.

I dati sulla raccolta

Sempre nel mese di settembre, l’ABI evidenzia che la raccolta indiretta in titoli (cioé gli investimenti in titoli custoditi presso le banche,) è cresciuta di quasi 230 miliardi, mentre sono ancora diminuiti i depositi, sia pure ad un ritmo inferiore rispetto al recente passato.

Nelle loro varie forme, i depositi evidenziano una riduzione del 4,2% rispetto a settembre dello scorso anno. Tuttavia nel mese di agosto questa frenata era stata più massiccia (-5,5%). A fronte del forte incremento della raccolta indiretta, la raccolta diretta complessiva (depositi da clientela residente e obbligazioni) è risultata a settembre 2023 in calo del 2,1% su base annua (-3,4% ad agosto 2023).

Crediti in sofferenza

Un dato che fa sorgere qualche preoccupazione è quello riguardante le sofferenze nette, ossia al netto di svalutazioni e accantonamenti già effettuati. Se nel mese di luglio erano stati 16,4 miliardi di euro, ad agosto il volume è cresciuto a 17,9 miliardi di euro. Va tuttavia precisato che siamo notevolmente distanti rispetto al picco massimo che venne raggiunto a novembre 2015, quando le sofferenze nette arrivarono a 88,8 miliardi di euro.