Acquisti sulle borse Europee. Milano chiude a +0,6%
Le principali Borse europee chiudono questa seduta di martedì in territorio positivo. A dare lo slancio all’umore e spingere gli acquisti sono le nuove misure di stimolo monetario della Banca centrale cinese, che ha annunciato tagli ai tassi e al coefficiente di riserva delle banche.
Il bilancio di una giornata di acquisti
A fine seduta, la Borsa di Milano chiude in rialzo (+0,6%), con l’indice Ftse Mib che sale a 33.881 punti. Acquisti anche sul FTSE Italia All-Share, che avanza in maniera frazionale, arrivando a 36.010 punti. Guadagni anche per il FTSE Italia Mid Cap (+0,32%) e il FTSE Italia Star (+0,24%).
Nel resto d’Europa ci sono altri rialzi: Parigi segna +1,28% grazie alla spinta dei titoli del lusso, Francoforte +0,8% e Londra +0,28%.
NB. Anche gli indici di Borsa possono essere studiati tramite lo stocastico lento veloce full.
I numeri di Piazza Affari
Al termine della giornata, alla Borsa di Milano sono stati mossi titoli per un controvalore pari a 2,24 miliardi di euro, invariato rispetto alla seduta precedente. I volumi di titoli oggetto di acquisti e vendite passa da 0,44 miliardi di azioni della seduta precedente a 0,42 miliardi.
I titolo oggetto dei maggiori acquisti è Tenaris (+4,35%), dopo l’ipotesi di un ampliamento del buyback. Sempre nello stesso settore, sostenuto rialzo anche per Saipem (+2,75%). Avanzano anche Brunello Cucinelli (+4,2%), Mps (+2,16%) e Unicredit (+1,43%). Tornano gli acquisti su Stm +1,77% e sul settore automotive.
Viceversa, sul fronte opposto accusano debolezza Prysmian (-2,2%) e Finecobank (-0,8%).
Gli altri mercati
Sul fronte valutario, il cambio euro/dollaro va in aumento a 1,115 e si avvicina a una delle fan del ventaglio di Gann. Guadagni anche per il dollaro australiano, dopo la riunione della RBA che lascia i tassi invariati ma mostra un atteggiamento hawkish.
Tra le materie prime, Il petrolio è in crescita, stimolato dalla speranza di una ripresa della domanda cinese e dai rischi connessi alla guerra mediorientale. L’oro risale a 2.645 dollari l’oncia.
Sull’obbligazionario, spread Btp-Bund pressoché stabile a 134 punti base, con il decennale italiano in calo al 3,48% e il benchmark tedesco al 2,14%.
