Banca Unicredit, tempo scaduto per esercitare l’opzione di ricapitalizzazione

Il countdown è scaduto. Il tempo utile per esercitare il diritto di opzione nel più grande aumento di capitale della storia della Borsa Italiana, quello di Unicredit, termina oggi. La dead-line è stata raggiunta dopo quasi 20 giorni (era iniziato il 6 febbraio scorso). L’operazione è servita per raccogliere sul mercato quei 13 miliardi che dovranno rimettere in sesto le finanze della banca di Piazza Gae Aulenti.

La ricapitalizzazione della banca

Occhio però, perché ci sono già le prime perplessità riguardo l’ammontare di questa ricapitalizzazione. Molti si chiedono infatti se basterà, oppure servirà un’altra iniezione di denaro per sanare la banca guidata da Jean Pierre Mustier.
Ad ogni modo, il sipario sui diritti di opzione cala oggi. Quei diritti che non saranno stati esercitati finiranno per essere offerto in Borsa. La conclusione dell’intera operazione avverrà entro il 10 marzo.

Giungono intanto le prime indicazioni riguardo le adesioni al piano. Secondo Milano Finanza, i top manager e consiglieri di amministrazione di Unicredit nel periodo che va dal 10 al 17 febbraio hanno comprato, venduto o esercitato poco meno di 613mila diritti relativi all’aumento di capitale. Il loro controvalore è pari a circa 5,09 milioni. Vita ha esercitato diritti d’opzione per oltre 1,1 milioni, Khayat 800mila euro, il direttore generale Papa quasi 300mila, Montezemolo 170mila euro. Zero invece alla casella Mustier.

A Piazza Affari intanto il titolo è andato in flessione dell’1,1%, ma Berenberg ha migliorato la sua raccomandazione a buy, target a 15 euro.