Interessi sui prestiti crescono, ma per i mutui c’è un lieve calo

Siamo entrati in una fase molto delicata per l’economia, durante la quale le banche centrali stanno alzando il tasso degli interessi per combattere la corsa feroce dell’inflazione. In settimana la FED effettuerà la terza stretta da 75 pb, ma anche la Bce ha appena effettuato una mossa analoga.

Gli effetti dei rialzi degli interessi

L’aumento dei tassi degli interessi da parte della Eurotower sta facendo fa sentire i primi effetti sui prestiti, che sono diventati più costosi. Per il momento invece reggono i mutui, che tuttavia dovrebbero diventare più costosi nei prossimi mesi.
A fare il punto della situazione è il Bollettino mensile dell’Abi, l’Associazione Bancaria Italiana.

Va precisato però che l’ultima rilevazione riguarda il mese di agosto, mentre non incorpora l’ulteriore rialzo che la Bce ha effettuato a settembre, per altri 0,75 punti base.

I prestiti costano di più, i mutui non ancora

Comunque, in base a questa analisi il tasso sul totale dei prestiti, dopo la stretta sugli interessi varata dalla Eurotower a giugno (+0,50%), si è attestato al 2,32% ad agosto contro il 2,25% del mese precedente.
Per il finanziamento alle imprese, il tasso medio è sceso all’1,26% dall’1,31% del mese precedente. Il mutuo invece costa il 2,13% contro il 2,15% di luglio, quando aveva toccato il massimo da febbraio 2017.

La precisazione

Riguardo ai mutui però, va detto che il tasso medio risente della presenza sia del tasso fisso che di quello variabile, con il primo che ha ovviamente risentito maggiormente delle variazioni delle condizioni di mercato. Inoltre va considerato che il periodo estivo è generalmente caratterizzato da un minor numero di operazioni.

Bisognerà vedere nel prossimo futuro cosa succederà, anche se il punto di partenza è talmente favorevole ai prenditori, che gli incrementi comunque lasceranno i tassi ancora strutturalmente bassi rispetto all’esperienza storica dell’Italia. Basta sottolineare che il livello massimo è stato segnato a fine 2007, quando erano al 5,72%.