Banca centrale Europea, si intensifica il pressing della Bundesbank
La continua crescita dell’inflazione e le mosse delle altre grandi banche centrali, hanno quasi messo spalle al muro la BCE.Tanto che ormai pare inevitabile che la Banca centrale UE dovrà alzare i tassi di interesse di qui a breve, per la prima volta in oltre un decennio.
Il pressing tedesco sulla Banca centrale Europea
Negli ultimi mesi la Eurotower ha avuto soprattutto un fronte di pressione, quello della Germania. La politica ultra-accomodante è nel mirino della Bundesbank da molto tempo.
Adesso che l’inflazione ha raggiunto livelli shock e che le altre grandi banche centrali stanno già effettuando strette monetarie, il pressing dell’istituto centrale tedesco aumenta.
Il presidente della Bundesbank Joachim Nagel ha dichiarato apertamente che “sarà probabilmente necessario un aumento dei tassi della Bce a luglio“.
Il numero uno della banca centrale teutonica ha anche avvertito che se i prossimi dati sull’inflazione confermeranno i recenti dati record, “il mese prossimo sosterrò un primo passo per normalizzare i tassi di interesse della Bce a luglio“. Un mese prima invece vorrebbe che avvenisse la fine del programma di acquisto di obbligazioni da parte della banca centrale. Cosa che sarebbe programmata nel terzo trimestre.
Le mosse della FED
La pressione sulla BCE è cresciuta soprattutto dopo le mosse decise della Federal Reserve per arginare l’inflazione. La banca centrale a stelle e strisce ha già aumentato i tassi dello 0,50%, e molti analisti credono che il mese prossimo possa arrivare una stretta anche più vigorosa. Questo ha innescato i timori del mercato azionario, spingendo invece il dollaro che ha poi disegnato una shooting star trading analisi tecnica.
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La pressione sulla BCE
Di fronte a una FED così hawkish, la prudenza della BCE viene giudicata eccessiva. Anche perché l’inflazione anche da noi ha subito un’accelerazione feroce. Ha infatti raggiunto il 7,5% ad aprile (l’obiettivo sarebbe il 2%), crescendo prima per via dell’uscita dalla pandemia e poi con l’inizio della guerra in Ucraina.
Il prossimo consiglio direttivo, che si terrà ad Asterdam il prossimo 9 giugno, si preannuncia infuocato.
