84. figure di donna 8, le tue scarpe rosse … e … in quel momento sta succedendo qualcos’altro

Potresti rispondere, a volte. Sì.
Succede però che in quel momento è primavera e un tepore ti fa togliere il cappotto; oppure nevica e ti ritrovi assorta nel silenzio bianco dell’inverno.
Sì, potresti dire qualcosa, ma magari sta piovendo sulle foglie gialle dell’autunno o una goccia di sudore ti scende sulla fronte nel caldo dell’estate.
Potresti rispondere, certo, potresti dire molte cose, ma in quello stesso momento tutta la vita che pulsa ti prende per mano e tu ti lasci prendere per mano e, con le tue scarpe rosse e la sciarpa viola, ti lasci portare lontano da lì, da lì dove potresti dirgli per esempio che ha usato la tua vita come fosse un  esperimento per lui, che ha preso la tua storia e l’ha fatta a pezzi per nutrire la sua confusione e i suoi smarrimenti.
Sì, potresti, ma lì davanti a te c’è quel ciottolo intorno al quale l’acqua del ruscello forma un piccolo gorgo e lo scorrere cambia suono, e allora tu guardi com’è trasparente quell’acqua e vedi il cielo azzurro che vi si riflette, e ti alzi, e vai via, e lasci tutto lì, senza dire nulla.
Può sembrare un caso, ma tu sai che non è così, tu sai ascoltare e guardare e sentire altro in quello stesso momento che non siano solo le sue parole e il suo fare. Tu sai scegliere la vita e il modo e l’amore.
Sì, potresti dirgli come sbaglia a vivere di nostalgia e di assenza, a cancellare ogni presenza e ogni esistenza col ricordo, potresti dirgli come adora il suo dolore e come svilisce quello degli altri, potresti dirgli come ti ha umiliata a confonderti con le altre; ma lì, nello stesso momento, c’è un sorriso sul volto di un ferroviere barbuto, oppure uno stormo d’uccelli sta volando compatto e forma figure scure nel cielo. E allora te ne vai, prendi le tue valigie, apri le tue ali e te ne vai.
Certo, potresti dirgli che è assurdo quel suo modo di affermare orgoglioso che vive modo suo quando quel suo modo disprezza le altre vite e ha fondamenta nella paura e lascia dolore dietro di sé, come Attila lasciava erba bruciata al suo passaggio’.
Ma in quello stesso momento ci sono talmente tante persone che sanno vivere in modo amorevole, e tante diversità che sanno collegarsi e rispettarsi, che tu, ecco tu e le api e le rose e il fumo che esce dai comignoli e i bambini con i grembiulini sporchi di colori e di merenda e le tortore e le gemme e le case e le carezze vi allontanate, a volte salutando a volte no perché può anche accadere che tu abbia due lacrime o mille nei tuoi occhi, e non vuoi farle vedere, o nessun lacrima, è solo che non vuoi far vedere i tuoi occhi.
Te ne vai, semplicemente, indossando tu le tue scarpe rosse, perché non vadano ad aggiungersi alle altre che giacciono inerti e vuote nelle piazze. Le indossi tu, viva e con allegria, nonostante il tuo cuore spezzato.
Potresti dire tante cose, certo, ma tu stai indossando le tue scarpe rosse e te ne vai.

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84. figure di donna 8, le tue scarpe rosse … e … in quel momento sta succedendo qualcos’altroultima modifica: 2019-04-25T14:17:15+02:00da mara.alunni