105. monopluriteismo

Si può partire dai politici che mostrano rosari, che baciano reliquie, che nominano il nome di Dio non solo invano e a sproposito, ma proponendo nuove forme di blasfemie.
Si può partire da altri paesi lontani, dal mare, dai confini. Si può partire da dovunque, ma si parte sempre dall’essere umano e lì anche si arriva. Alla sua singolarità, alla sua singolaritudine, alla -ancora- impossibilità della totale condivisione della singolarità.

Sulla carta e nelle parole dei solerti funzionari, il Dio unico è di una chiarezza evidente e disarmante. Unico anche nella sua maschile rappresentazione, esclusivo si potrebbe dire, ma questa è un’altra storia.
Nella mia memoria, le prime ufficiali nozioni di fede, con quel procedere di domande e risposte del catechismo, davano una dimensione comunitaria, ufficiale, condivisa, alle precedenti private affettive nozioni apprese in casa, dalla voce della mamma soprattutto, e poi  dai comportamenti dei componenti della famiglia e del gruppo appena più allargato dei vicini di casa e dei parenti. E già qui, qualche sconcerto segnava ogni tanto i passi nel cammino della fede. Cioè, non sembrava che si parlasse sempre dello stesso Dio: c’erano così evidenti sfumature e intersezioni personali da rendere affollato il concetto del dio unico, che tale rimaneva sulla carta e negli insegnamenti ufficiali, ma si differenziava e moltiplicava per quante persone lo avessero avvicinato.
Si potrebbe pensare “era gente semplice”, ma non sarebbe un buon argomento di discolpa nemmeno per i solerti funzionari impegnati a trasmettere insegnamenti di tale portata.
Questo accadeva anche tra coltissimi soggetti umani; e tuttora.

E infatti il numero che contiene le varianti del singolo “Dio” monoteistico è grande tanto quanto il numero degli esseri umani che lo pensano.
… la donna che  prega Dio di fare del male a quella che pensa sia l’amante del marito … il parroco che parla dall’altare del Dio del suo cuore … i politici, i re, gli imperatori che hanno reso e rendono Dio uno strumento dei loro poteri personali … il/la credente che alza muri fa guerre uccide in nome di Dio …
é così, il dio a immagine e somiglianza degli esseri umani, per miliardi di teste e di cuori ….
si assiste a un monopluriteismo che certamente non è sfuggito ai solerti funzionari di Dio, ma che forse anch’essi se ne servono per vari scopi … d’altronde siamo tutti protesi a trovare un posto nel mondo che ci rassicuri, funzionari di Dio o laici che si sia, e il posto più sicuro sembra essere quello serrato dentro una visione del mondo inattacabile, costruita chissà quando e chissà come e chissà dove, immutabile quindi, incondivisibile nel profondo; un’identità così rigida da potersi rompere al soffio del più delicato refolo primaverile, cioè da potersi rompere a ogni  incontro … e in questo limitatissimo spazio collochiamo anche il personalissimo essere che chiamiamo Dio, e su queste strutture esclusive, divisorie, costruiamo un’illusione di comunità

eccoli qua i rosari branditi come armi, le invocazioni a una madonna che – se esiste -nemmeno si volta da lassù, perché non si riconosce in quegli appellativi, in quelle voci che la trascinano nel fango degli interessi personali

e se ne stanno lassù, da sempre – se esistono – quel Dio e quella Madonna che ci sembra di invocare mentre parliamo invece delle/con le nostre parti interiori, delle/con le nostre paure, dei/con i nostri confini, incapaci di riconoscere e accogliere quella che potrebbe essere la più sicura delle Diversità che vita mondo esperienza ci pongono nell’incontro

quaggiù c’è un fiorente monopluriteismo, visibile nelle famiglie, tra vicini di casa, tra colleghi, tra stati ….
magari fosse un incontro di diversità ….
è guerra di religioni sotto l’unico variegato impaurito D-Io

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105. monopluriteismoultima modifica: 2019-05-19T11:45:50+02:00da mara.alunni

2 pensieri riguardo “105. monopluriteismo”

  1. L’ultima bestialità fatta da questo idiota mi sembra un’evocazione dei momenti più truci della religione occidentale. Il Dio vendetta del antico testamento o, senza andare troppo lontano, le crociate.
    D’altronde anche il KKK crede di avere Dio dalla sua.
    Speriamo solo che questo sia il momento più basso della nostra società, come si dice in meccanica, il PMI (punto morto inferiore), cui deve seguire una naturale risalita.

    1. Speriamo che sia il PMI di cui tu dici. Intanto accade, pur sembrando inverosimile che possa accadere.Ecco un chiaro esempio di quelle “verità” di cui parlo in questo non-blog.

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