257. “questo sogno che non è stato inganno” (Orietta Berti, Sanremo 2021)

dedicato a mia sorella Stefania

Perché Sanremo è sempre Sanremo?
Non lo so.
Giretto per casa, la televisione accesa, ché già questa è una novità, perché non la guardo mai.
Ma Sanremo … e i miei che lo seguivano, e mio padre che cantava meravigliosamente … quindi …
Quindi la tele accesa e nell’aria le note (le note?) di alcune canzoni del festival. Che non capisco, che non mi piacciono. Nemmeno le parole, che non capisco, che non mi piacciono. Questione di età, di generazioni? Anche, forse. Ma non è tutto qui. E’ che in tante canzoni non sento musica, melodie … sento “discorsi”, sia in termini musicali, sia per i testi. Questo è quello che sento anche mentre giretto nel Sanremo che è sempre Sanremo.

Poi arriva lei, Orietta Berti. Ché io non sono stata una sua fan. No. Ero tra coloro che prendevano le distanze da lei. Ero un’adolescente. E non che fossi esperta di musica. Non lo sono nemmeno adesso. Anzi, spesso cado nelle parole più che nelle note, e mi emoziono così. Per questo amo i cantautori. Intendo De André, Dalla,  De Gregori , Fossati, Guccini, Vecchioni, Conte, Lolli, Tenco, Paoli, insomma ‘Loro’. Quando poi note e parole si fondono in un’armonia, beh, emozione pura.
E la voce, quella sì, sempre. Se penso a una canzone, ho bisogno di sentir cantare, di sentire belle voci.
Qualcosa lei aveva cantato che mi era piaciuto, per esempio ‘Tu sei quello’
https://www.youtube.com/watch?v=6RBkeVELi3I
Apprezzavo certamente la sua voce, non tanto le sue canzoni.

Poi a casa mia, la mia allora piccola sorellina si innamorò di Orietta, delle sue canzoni. Il top era ‘Fin che la barca va’
https://www.youtube.com/watch?v=zYwtkNRLVS8
ma  ce n’erano altre ‘In via dei ciclamini’, ‘Tipitipitì’, ‘Io, tu e le rose’, ‘Non illuderti mai’
https://www.youtube.com/watch?v=oLTbDXMFeak
E io la prendevo un po’ in giro, ma poi canticchiavo con lei, e lei era determinatissima in questa sua preferenza musicale. Ricordo piccoli cori a tre col babbo, amante del liscio e del ballo. Orietta è nella nostra storia famigliare. Con allegria, con ironia.
Erano canzonette. Però cantate, una voce molto bella.

Giretto per casa. E sento annunciare Orietta Berti. Vado a vederla. Non mi interessa di quei giudici che poi hanno criticato il suo abito, di quelli a cui non piace lei, io ne rimango incantata: 77 anni e sapersi mettere in gioco così, in gioco anche nel senso di ‘in gara’; la adoro, e penso a mia sorella con gratitudine per la sua perspicacia di bimba.
Poi Orietta canta. Canta, intendo dire proprio ‘canta’. Mi sembra una canzone non proprio facile da interpretare, leggendo dopo qualcosa in rete ne ho conferma. Incredibile, ascolto una canzone e una cantante.
“Perché Sanremo è Sanremo”, il festival della canzone italiana. E anche questa è canzone italiana. Non di stampo ‘moderno’? Va bene, va benissimo. Ci siamo anche noi ragazze-signore che ascoltiamo; e non è detto che non ci piacciano anche le canzoni ‘moderne’, anzi.
Orietta, Dio ti benedica.

E la frase “questo sogno che non è stato inganno”. Qui crollo. Evvabbè, si tratta di storia personale, a questo punto. Una frase semplice, come una bomba. Specialmente se il sogno è stato inganno.

E poi Orietta, vederti ferma al centro del palco,  passionale, a tenere il microfono con decisione, a guardare ogni tanto verso il direttore d’orchestra; e ascoltarti, con la tua voce melodiosa, raccontare un amore,  passare perfettamente da un tono a un altro,  entrare a tempo nelle battute musicali, eseguire impeccabilmente un crescendo che va dal Mi3 – nota bassa per un soprano come te- fino ad aprirsi al Si4 … beh,  Orietta, caspita, per me hai fatto la differenza.
(la cosa del Mi3 e del Si4 la pesco dal web per poter descrivere al meglio quel crescendo che mi piace tanto; la musica e la storia della musica studiate alle medie e alle superiori  non supporterebbero queste conoscenze così tecniche 🙂 )
https://www.youtube.com/watch?v=3AxhTdshKks

Davvero “Perché Sanremo è sempre Sanremo”?
Forse sì, come le storie personali, come le storie delle famiglie, come ciò che ci portiamo dentro, il mondo che siamo, le canzoni che cantiamo, i sogni che sono stati inganni e quelli che non lo sono stati, quelli che “quando mi hai detto ‘ti amo’ confuso, dicesti non vado lontano io resto con te”.

el-mundo-rodeado-de-notas-musicales-e1463758559606

257. “questo sogno che non è stato inganno” (Orietta Berti, Sanremo 2021)ultima modifica: 2021-03-06T14:07:21+01:00da mara.alunni