Schizofrenici riducono attività fisica in strutture residenziali

– MILANO, 25 MAG – Il livello di attività dei pazienti schizofrenici ospitati in strutture residenziali, dove godono di un supporto assistenziale 24 ore su 24, è minore rispetto a pazienti ambulatoriali, che vivono in condizioni di indipendenza, e che per questo motivo si pensava fossero meno stimolati. Sono i primi riscontri emersi, in sintesi, dal progetto Diapason di tutto ciò si parlerà il 9 giugno a Brescia (nella Sala Congressi di Confartigianato).
    “Questo risultato, per certi versi inatteso, dovrebbe stimolare un miglioramento dei programmi di trattamento per pazienti ospiti di strutture residenziali”, ha spiegato lo psichiatra Giovanni de Girolamo anticipando gli esiti del progetto finanziato dal Ministero della Salute e coordinato dall’Irccs Fatebenefratelli di Brescia, al quale hanno preso parte 37 servizi di salute mentale in tutta Italia.
    Utilizzando anche metodologie digitali è stato studiato come persone sofferenti di un disturbo psicotico utilizzino il proprio tempo e quali sono le attività che svolgono nel corso della giornata in confronto a persone prese dalla popolazione generale. Inoltre è stata monitorata l’attività fisica ed il ritmo sonno-veglia in questi pazienti, di nuovo messi a confronto con soggetti sani di controllo, utilizzando un’altra tecnologia digitale, rappresentata da un dispositivo indossabile che registra accuratamente questi parametri. E’ la prima volta che questo è stato fatto in Italia, spiegano i curatore della ricerca. .
   

Schizofrenici riducono attività fisica in strutture residenzialiultima modifica: 2023-05-25T16:20:47+02:00da newsconulana

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