La raffinata sovversione dell’uomo Gucci

(di Gioia Giudici) Una canottiera bianca è la pagina bianca su cui Sabato De Sarno disegna la sua prima collezione uomo per Gucci, in passerella a Milano in apertura della fashion week. Una proposta all’insegna di una raffinata sovversione, che si riflette come in un gioco di specchi nella collezione donna con cui il direttore creativo lo scorso settembre ha debuttato alla guida stilistica del marchio della doppia G.
    Nell’ex fonderia Macchi, spazio post industriale nel cuore della popolare Bovisa, mai usato prima come location dal brand, De Sarno svela la sua visione dell’uomo Gucci, strettamente legata a quella femminile, tanto che è accompagnata dallo stesso manifesto, dal titolo Ancora. A sottolineare l’unità di intenti, la medesima colonna sonora di settembre, con l’immancabile ‘Ancora ancora ancora’ di Mina remixata da Mark Ronson e persino alcuni capispalla che, proprio come in uno specchio, sono riproposti per lui dopo essere stati indossati da lei. Si comincia fin dalla prima uscita con il maxi cappotto over indossato sulla canottiera bianca, per proseguire con la polo in maglia grigia indossata con la stessa collana ‘marina chain’ in argento, il giubbino di pelle rosso Ancora, il jeans baggy portato con il maglione dall’ampio collo tempestato di Swarovski o con un caban blu. Con un piccolo gioco di proporzioni, anche gli accessori sono in condivisione, a partire dalla mitica Jackie, che al maschile diventa più ampia.
    Fin qui le cose in comune. Poi le novità solo per lui: una fettuccia di seta chiusa da un moschettone che diventa una cravatta sciolta, da portare come una sciarpa sui nuovi completi sartoriali, dal doppiopetto con allacciatura nascosta laterale e dettagli biker ai blazer con piping a contrasto abbinati ai pantaloni alla caviglia. Un tocco di sovversione esaltato da canottiere stile basket tempestate di brillanti, giubbini di lana con colli scintillanti, cappotti e giacche tintinnanti di frange abbaglianti, denim intarsiati di punti luce.
    Un’irriverente eleganza che ridisegna gli elementi essenziali del guardaroba maschile, rilegge il monogramma GG con un inedito effetto ombra che crea un senso di profondità e persino i mocassini con il morsetto, iconici protagonisti nella storia della Maison, che per la donna avevano raggiunto nuove altezze grazie alle platform, e per l’uomo si ispirano alle creeper con suola in gomma.
    Tra gli ospiti, gli attori Idris Elba, Pietro Castellitto e Lorenzo Zurzolo, i musicisti Tananai e Mahmood. Alcuni cronisti attendevano l’arrivo di Chiara Ferragni, spesso ospite delle sfilate della maison, ma l’influencer, finita sotto indagine per la vicenda del pandoro, non si è vista.
   

La raffinata sovversione dell’uomo Gucciultima modifica: 2024-01-12T19:17:22+01:00da newsconulana

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