A Parigi il guardaroba quotidiano col twist Schiaparelli

(di Beatrice Campani) Dopo essere ormai consacrata come maison iconica nella haute couture, tra le più amate dalle star di Hollywood, ora Schiaparelli punta a ridefinire i confini delle collezioni pret-a-porter. Un guardaroba ricco di varianti di blazer, di pantaloni, di croccanti completi spezzati, total look in denim, caban e lunghi cappotti per look da tutti i giorni e di abiti da sera di grande effetto. Con l’aggiunta del twist Schiaparelli, quel dettaglio raffinato che rende ogni look riconoscibile (ad esempio la nota applicazione che ricorda il buco della serratura o una cravatta che sembra una treccia di capelli).
    Con la collezione per l’autunno/inverno 2024/25, in passerella oggi a Parigi al Pavillon Vendome (a pochi metri dalla sede storica di Place Vendome), il direttore creativo Daniel Roseberry ci tiene a sottolineare il percorso intrapreso.
    “Chiamatelo pret-a-porter – ecco cos’è. Tecnicamente rientra nella definizione del termine. Ma non chiamiamola demi-couture, – spiega – anche se, come nell’alta moda, ogni pezzo è progettato per emozionare, elettrizzare e persino scuotere”.
    Sono capi in cui sono presenti le iconografie amate dalla fondatrice Elsa (l’anatomia umana, il metro, il noto buco della serratura) sia i riferimenti all’America amati da Roseberry (frange, fibbie e denim). “In questi cinque anni, con i nostri look couture abbiamo creato una serie di momenti memorabili, un mix intelligente di moda, celebrità, cultura e storia. – spiega – Nel frattempo, però, abbiamo sviluppato la sorella della couture: il nostro pret-à-porter, collezioni pienamente strutturate e iper-esclusive per la vita di tutti i giorni delle nostre clienti”.
    Anche se la maison punta molto a sviluppare gli accessori, pensati per non passare inosservati, come il berretto che ricorda il più famoso cappello-scarpa creato da Elsa. “Non so dirvi quante volte i clienti mi hanno detto che uno sconosciuto li ha avvicinati per chiedere della nostra Face Bag (conosciuta anche come la borsa di Madame Potato), un modello che inizialmente pensavamo potesse durare solo una o due stagioni, ma che continua a essere uno dei nostri articoli più richiesti”, spiega lo stilista.
    Ecco che, tra gli accessori, spiccano i bijoux, “realizzati con l’ambizione di essere future vintage: qualcosa da desiderare e da indossare ora, ma che spero un giorno possa essere considerato un pezzo fondamentale di questo capitolo della storia della Maison”, dice Roseberry. In più debuttano nuovi articoli di piccola pelletteria, occhiali, scarpe e borse con dettaglio keywhole e perfino cowboy boots.
   

A Parigi il guardaroba quotidiano col twist Schiaparelliultima modifica: 2024-02-29T23:16:38+01:00da newsconulana

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