La maggior parte di noi sa bene quali alimenti dovrebbero essere limitati e quali dovrebbero essere completamente esclusi dal nostro menu, molti hanno ripetutamente cercato di passare a una dieta più sana, ma pochi possono valutare oggettivamente, senza pregiudizi e senza emozione le cause di inevitabili guasti.

A prima vista, tutto è molto semplice:

• studiamo il tema della nutrizione;
• scegliere una dieta;
• compilazione di un nuovo menu…

Quindi non resta che attenersi alla dieta scelta. Ahimè, in un giorno, una settimana, un mese (ognuno ha la sua valutazione personale e la sua bacheca di merito), ti ritrovi improvvisamente a uscire dal supermercato con un pacchetto completo delle tue leccornie preferite. E qui gli argomenti della ragione sono impotenti: tutte le decisioni vengono prese dallo stomaco … Ma è lo stomaco?

Credo che una corretta alimentazione sia una delle chiavi principali per la felicità, la longevità e un’ottima salute, ma solo una persona sana e felice può seguire una tale dieta. Si scopre un circolo vizioso. Il fatto è che, come nella maggior parte dei casi, tutti i problemi vengono dalla nostra testa. Almeno così è stato per me!

Le difficoltà nel passaggio a una nuova dieta sono associate alle abitudini alimentari che si sono formate nel corso della vita precedente. Quindi nei prodotti cerchiamo non solo e non tanto gusto e beneficio, ma gioia e felicità.

Se il capodanno per te sono mandarini, sacchetti di cioccolatini, champagne e, soprattutto, insalata Olivier, allora non sorprende che nel tuo mix di maionese e patate preferito tu stia cercando di trovare gioia, aspettativa di un miracolo, anticipazione di una vacanza, un idillio familiare, campanellini e piacevoli amenità.

Se per ogni viaggio all’odiato solfeggio o al gruppo di estensione ti premiavi con un delizioso bignè, e trascorrevi tutte le feste all’aperto in compagnia di amici intimi con uno spiedino in mano, coccolandoti con una tavoletta di cioccolato per un saggio tempestivo o un compito a casa in fisica, è facile indovinare quanto sarà difficile ora rinunciare a tutto. Tutti questi prodotti sono strettamente intrecciati con le nostre migliori emozioni e momenti piacevoli della vita, il corpo li chiede come espressione d’amore, e non come una certa quantità di proteine, grassi e carboidrati.

Come ricostruire? Imparare ad agire in modo diverso? Ti offro una strategia semplice ma efficace che include solo tre passaggi.

• Il passo più importante che aiuterà a spezzare il circolo vizioso è la consapevolezza della connessione interiore che si è sviluppata nel tuo subconscio. Dì a te stesso che “il cibo non è uguale alla felicità”. Ricordi quando e perché ti sei innamorato di questo o quel prodotto? Quali sensazioni, stati vuoi ricordare a te stesso quando mangi il tuo piatto preferito? Cerca di scoprire tutto questo nella tua vita quotidiana, e forse solo questo passaggio ti salverà da ulteriori guasti. Dopotutto, l’amore per una nonna non equivale affatto all’amore per gli gnocchi e le polpette fatte in casa.

• Se i cambiamenti drastici non fanno per te, inizia in piccolo: sostituisci alcuni ingredienti nei tuoi piatti preferiti con altri più dietetici, scegli un modo diverso di lavorare il cibo, ad esempio arrostire invece di friggere, usa più verdure fresche ed erbe aromatiche. Potresti essere ispirato dal borscht crudo o dall’aringa vegana sotto una pelliccia. Questo compromesso ti permetterà di alleggerire la situazione per il tuo corpo e sarà il primo passo verso il cambiamento della dieta.

• Inizia nuove abitudini alimentari. Ad esempio, accontentati non con una “torta”, ma con un delizioso frutto esotico. Questa è una fase molto importante, poiché il nostro subconscio non tollera il vuoto, non funzionerà solo per cancellare un’abitudine che è stato mantenuto per anni, ma c’è un piccolo trucco: questa è la sostituzione. Se riesci a trovare un vero e proprio sostituto del tuo trattamento preferito, il rifiuto sarà completamente indolore.

Questi semplici suggerimenti mi aiutano e, si spera, ti supportano nella ricerca di uno stile di vita sano.

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