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LAVANDERIA A GETTONI

https://youtu.be/rBrd_3VMC3c

 

Amo leggere le storie, emozioni semplici
che accompagnano la vita di tutti i giorni
Non sono i grandi avvenimenti ,che costruiscono la giornata ma
piccoli particolari che sorprendono ,nel quotidiano.
Quante volte il nostro pensiero viene rapito da un oggetto e trasportato
in un mondo fantastico dove le connessioni sinaptiche lo rendono centrale
nella formulazione di un cortometraggio.
Ieri sono andata a fare una visita ,niente di che, dopo non poche difficoltà a parcheggiare l’auto e aver litigato col parchimetro ,mi reco in questa struttura che si trova dopo un ponticello ed alla fine di una galleria.
All’interno della quale ci sono vari negozi..ma quella che ha attirato la mia attenzione è stata una lavanderia a gettone.
L’interno aveva una luce particolare molto calda ,ci  saranno state otto persone ,tutte sorridenti ,chi piegato a caricare la lavatrice , chi a chiaccherare  ,una stava mangiando un panino e c’era una signora che le porgeva l’acqua. Una piegava i panni.
Un ragazzo stava leggendo mentre addentava una mela e occhieggiava i suoi
compagni. Non so se ci fosse una musica o una canzone ,ma l’immagine
era estremamente armonica .Son stata tentata di fermarmi o comunque
ho avuto il desiderio di far parte di quel quadro.
Ovviamente ho proseguito mi sono infilata la mascherina e son andata a fare quel che dovevo fare.
Di ritorno , il mio sguardo è corso subito alla lavanderia ,non c’era più nessuno.
Mi son trovata a sorridere ed a pensare che avevo avuto la fortuna di aver visto qualcosa di estremamente normale ma allo stesso tempo eccezionale
per il calore e la bellezza che ne erano scaturiti.

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Si è bella ,la statua del pittore in bronzo sul lago d’Orta..il titolo dell’opera è Il quadro perfetto

Ti si incastrano tra il respiro e le vene. Certi colori. Certe canzoni.  Certe persone.
(Fabrizio Caramagna)

E a voi è mai capitato di rimanere in osservazione di un quadro di vita ,un bambino, un anziano ,una preparazione in cucina ,un’intervento ,una canzone, un ‘opera ?

LAVANDERIA A GETTONIultima modifica: 2022-11-12T02:24:41+01:00da OgniGiornoRingrazio
  1. Vanno molto le cucine a vista, adesso, e vicino a casa c’è questo ristorantino thailandese con la cucina visibile dalla strada. Quando passo di lì spesso mi fermo a guardare la preparazione di tutti quei piatti speziati e profumati. I lavoranti dentro sorridono, però secondo me pensano “ma cosa vuole questo qui?”

    • Rido*__* è successo anche a me anni fa dal Giappo …il modo in cui si muovevano in cucina ,
      come maneggiavano carne pesce verdure ,la velocità e precisione nello sminuzzare, sfilettare.
      Arte. Un Sorriso Simo

  2. A me capita spesso di osservare un quadro di vita, il gruppetto di amici diversamente giovani che camminano allineati e a passo svelto nel parco per mantenersi in forma, con il viso allegro e compiaciuto, lo stesso gruppetto in cerchio a fare ipotesi assurde su cosa abbia mangiato, mentre osservano una cacca enorme di un cane, lasciata da un incivile….ciao Simo

    • ahah^__^Gli anziani sono fonte inesauribile di ispirazione, Il modo in cui la faccia è scolpita , le pieghe della pelle che si appoggia delicatamente sulla struttura ossea ,il colore , il modo di muoversi…come affrontano la vita..si hai ragione *_* due volte in un giorno..
      Per quanto riguarda i bisogni ..tutto mondo è paese..anche qui la stessa cosa.
      Buona settimana Simo

  3. Bella scena!
    Considerando come stavamo 2 anni fa, neanchè così scontata. Piccole scene di quotidiana bellezza.
    Non serve una scultura o un affresco per trovare bellezza, è la bellezza quotidiana che trova l’arte.
    Per quell’artista che sa osservare.

  4. Quadretti, quadretti, quadretti?… L’altro giorno attraverso la strada, vado per salire la scala che porta ai giardini. Ma, ancor prima di salire, il mio sguardo cade su una strana figura: un tizio imbacuccato come pochi e seduto sul muretto da parte alla scalinata. Cerco di osservarlo meglio: magrissimo, altissimo, curvo come un ramo sotto il peso della miseria. Ma giovane giovane si indovina; da sotto la giacca lurida che ha sulla testa e gli cala sulla fronte, brillano lontani degli occhialini da intellettuale. Ancor più indietro, da un abisso spaventoso, giunge uno sguardo malaticcio, dando al tutto un’idea del tremolio da febbre terzana… dovrei continuare, ma non saprei come: certi quadri catturano come quella cornice vuota del dipinto, sprofondandoti nel gorgo assurdo dell’esistenza.
    Un bacio scintillante di stelle.
    ….w….

    • ^_^ Ho letto tutto d’un fiato ,stavo cavalcando una nuvola le parole erano immagine …
      Il pittore è’ una statua in bronzo bellissima, è vero che la cornice è vuota ,ma allo stesso tempo non lo è,
      il lago e l’isola di San Giulio entrano perfettamente in essa. L’opera è dell’artista Carl Heinz Schroth.
      Un abbraccio dolcissimo amico mio Simo

    • Whau! 0_0 sono andata al post prima per riprendere fiato ,m’è scesa una tristezza infinita.
      Non saprei proprio commentare, per la nutella invece *_*si aprano le danze.
      ADOROOOOO!! Non so mai se darti una carezza o uno scappellotto *_*

  5. Ecco. la lavanderia a gettoni non è molto diffusa dalle mie parti, in Italia in genere, è da un po’ che prende piede e il servizio risulta molto utile. Non ci sono mai entrato, le donne della mia famiglia nemmeno, eppure, stando a quanto racconti, suppongo ci sia un mondo là dentro, ove si incontra gente di estrazioni diverse e il rapportarsi, diventa quasi un piacere per impiegare il tempo necessario perché il bucato sia bello e pronto. Hai avuto delle impressioni positive, peccato che non le abbia vissute, sarebbe stata un’esperienza unica e originale da leggere…per me!!!
    Bella serata Simona.

    • Ciao Carlo ^_^ a dirti la verità dopo aver goduto di quel momento ,
      ho pensato a quando mia nonna mi raccontava che con le vicine si trovavano tutte al lavatoio ,qui ce ne sono tre
      uno ancora funzionante..si usava lavare i panni tutte insieme ,la fatica a strizzare le lenzuola,
      il pezzo di sapone utilizzato con parsimonia .Per loro era un momento di convivialità (chiacchere ,risa, canti)
      ,c’era la guerra,c’era la fame. Loro cantavano^__^Bella serata