Il Papa e Lino Banfi: insieme a parlare anche del drammatico momento che l’Ucraina sta vivendo, il tutto reso un poco più lieve dalla verve dell’attore pugliese. L’incontro tra il Papa e Banfi è avvenuto stamani a Casa Santa Marta.
Occasione dell’udienza privata, i sessant’anni di matrimonio dell’attore pugliese. «Non mi aspettavo rispondesse alla lettera scritta una settimana fa con tutto il mondo nel caos. – confessa in una intervista all’Adnkronos Banfi -. Invece ieri sera il segretario del Papa mi ha telefonato e mi ha detto che mi avrebbe incontrato stamani».
Il Pontefice alle 8.15 era sulla porta ad attendere Banfi: «Caro nonno d’Italia», lo ha accolto Bergoglio. E Banfi: «Abuelo del mondo». Ed è iniziato un dialogo serrato sulle vicende attuali che non poteva ignorare la drammatica situazione dell’Ucraina invasa dalla Russia .
Un momento drammatico stemperato un poco dalle battute di Banfi. «Ho detto al Papa che lo ammiro molto e che gli sono grato per avere incontrato un semplice attore», racconta . E il Papa, racconta Banfi, avrebbe aggiunto: «Attore comico come un capo di una nazione in guerra (riferito al presidente ucraino Zelensky)». Anzi, avrebbe aggiunto: «Sarebbe bello vi conosceste». Al che Banfi ha detto: «Ci pensi lei Santo Padre a farci conoscere appena finirà la guerra. La terremo di buon umore insieme. Ho chiesto il permesso al Papa di raccontare l’incontro e a questo punto mi ha raccomandato di dire ai media che gli attori comici sono molto importanti e mi ha detto che la nostra è una missione».
Lino Banfi si è fatto prendere la mano e ha lanciato la sua proposta: «Se fossi al governo avvicinerei alla bandiera del Quirinale quella dell’Ucraina per fare vedere che siamo vicini a questo popolo che soffre tanto. E quando Zelensky verrà da lei in udienza, un giorno, organizziamo uno spettacolo: il nonno d’Italia e il capo dell’Ucraina lavorano per lei. Lui ha sorriso».
Banfi ha sdrammatizzato poi con un paio di barzellette su padre Pio e alla fine il Papa gli ha donato un volume della Statio Orbis con dedica: «Al mio amico Lino Banfi, nonno d’Italia, con gratitudine per tutto il bene che fa, con la mia preghiera e la mia benedizione per il sessantesimo anniversario di matrimonio chiedendogli di pregare per me come io prego per lui».
L’incontro è terminato con una stoccata di Banfi a Putin: «Quando il Papa si è alzato- racconta l’attore che anche in questo caso aveva pronta una battuta folgorante su Putin – aveva il ginocchio dolorante e io ho detto: ‘Oggi fa il cattivello, allora lo chiami Vladimir’. Il Pontefice salutandolo ha accennato un ‘eh..». L’arrivederci dell’attore: «Quando ha qualche pensiero la vengo a trovare. Farò il suo giullare. A presto».