Antonino Spinalbese è sempre più nell’occhio del ciclone. I suoi comportamenti all’interno della Casa del Grande Fratello Vip hanno ricevuto molte critiche. E al termine dell’ultima puntata, piuttosto provato da quanto vissuto, ha deciso di sfogarsi in confessionale. Uno sfogo che ha portato gli autori a rivolgersi a lui nel tentativo di calmarlo, ma il loro paragone ha scatenato l’ira di una vecchia conoscenza del reality show: Soleil Sorge.
Il suo sfogo all’interno del confessionale è stato poi argomento di discussione all’interno del loft di Cinecittà. Gli autori di Alfonso Signorini, per calmare un Antonino Spinalbese piuttosto in difficoltà hanno fatto un paragone con Soleil Sorge. Queste le parole che ha riferito agli altri vipponi: «Sai come mi hanno risposto? L’anno scorso Soleil è stata attaccata da tutti e guarda adesso che cos’è? Ma che caz*o mi dice? Mi hanno detto che sono stato il protagonista e devo essere contento». Una frase che ha lasciato perplesso Spinalbese e non solo.
La frecciatina
Per gli autori del Grande Fratello Vip, dunque, l’importante è che se ne parli. La regia ha cercato di spronare l’ex di Belen Rodriguez a guardare il lato positivo di essere al centro delle critiche, come è stato per Soleil l’anno scorso e che oggi la vede al timone del Gf Vip Party accanto a Pierpaolo Pretelli. Una scalata al successo che Antonino dovrebbe ripercorrere passando anche dalle critiche. Ma oltre ad aver lasciato perplesso Spinalbese, le parole degli autori non hanno convinto nemmeno Soleil Sorge che su Twitter ha espresso il suo disappunto scagliando una frecciatina al programma che l’ha rese celebre al pubblico italiano.
«Le copie…»
Soleil Sorge, sempre attenta a quanto accade nella Casa che l’ha resa celebre anche per motivi di lavoro, ha subito deciso di commentare quanto accaduto con un tweet velenoso: «È sempre un buongiorno per ribadire che le copie non saranno mai come gli originali». Una frase che più che essere diretta ad Antonino Spinalbese, sembra celare un po’ di risentimento nei confronti di quegli autori che, evidentemente, non hanno dimenticato la sua esperienza all’interno del loft di Cinecittà.