27 febbraio 2020

Un ciao   a tutti   i frequentatori  di  questo   blog e un  grazie  a quanti  si  sono prodigati   per  crearlo, con l’augurio   che  questo blog  diventi  sempre  più interessante nell’interesse di tutti.

Saluti  a tutti  gli  amici  e amiche  della  stanza  poesia  e letteratura.

Dedicata a una amica

Dedicata a una amica

Il sole già tramonta si fa sera
e io penso a te.. dolce amica mia

penso che ora a casa stai tornando
con il tuo incedere un pochino stanco

la brezza accarezza i tuoi capelli
son vissuti.. ma sono sempre belli

c’è un po di malinconia nel tuo sguardo
forse la vita ti a segnato troppo

coraggio dai domani é un’altro giorno
pensa alle cose belle che hai intorno

domani quando guarderai il mare
pensa che tutto ciò può cambiare

hai sempre un’ amico su cui contare
e se ti senti persa.. mi puoi chiamare

ora si sta alzando il vento a casa mia
ti penso tanto.. non sei sola nella via.

By gambadilegno

Ho chiesto……..

Gli ho chiesto la forza
e Dio mi ha dato difficoltà per rendermi forte.
Gli ho chiesto la saggezza
e Dio mi ha dato problemi da risolvere.

Gli ho chiesto la prosperità
e Dio mi ha dato muscoli e cervello per lavorare.
Gli ho chiesto il coraggio
e Dio mi ha dato pericoli da superare.

Gli ho chiesto l’Amore
e Dio mi ha affidato persone bisognose da aiutare.
Gli ho chiesto favori
e Dio mi ha dato opportunità

   Non ho ricevuto nulla di ciò che volevo
ma tutto quello di cui avevo bisogno.

 La mia preghiera è stata ascoltata.

 (antica poesia indiana)

Risultato immagini per indiani d'america

Una donna……

“Una donna può desiderare follemente essere vicino all’acqua, o a pancia in giù con la faccia nella terra a odorare quel profumo selvaggio.
Può aver voglia di correre nel vento o di piantare qualcosa, di togliere qualcosa dalla terra o mettere qualcosa nella terra.
Può aver voglia di impastare e mettere in forno, immersa nella farina fino ai gomiti.
Può aver voglia di salire su una montagna saltando di roccia in roccia e facendo risuonare la sua voce. Può aver bisogno di ore di notti stellate, quando le stelle sono come cipria sparsa su un pavimento di marmo nero.
Può sentire che morirà se non potrà danzare nuda nella tempesta, sedere in perfetto silenzio, tornare a casa sporca di inchiostro, di pittura, di lacrime, di luna.
Ringrazio, infine, l’odore dello sporco buono, il suono dell’acqua libera, gli spiriti della natura che accorrono sulla strada per vedere chi passa.
Tutte le donne che sono vissute prima di me e hanno reso il sentiero un po’ più aperto e un po’ più facile”

(Clarissa Pinkola Estés, scrittrice, poetessa e psicoanalista statunitense)