Buona domenica……

Nonostante tutte le esperienze che possiamo fare,
c’è un “errore” che ripeteremo all’infinito.
È quello di pensare
che le altre persone siano come noi.
Se siamo buoni d’animo pensiamo che tutti lo siano.
Possiamo rimanere delusi mille volte,
ma difficilmente cambieremo
questo nostro modo di vedere gli altri.
Perché negli altri cerchiamo sempre noi stessi.

(Agostino Degas)

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Nu tesoro

Tu tiene nu
tesoro dint a
casa e nun lo sape.
Solo tu tien a chiave
della casciaforte
e quand l’apre nun
trove brillante,
ne’ oro ne’ diamant,
ma solo amore…
Non te chiede molto,
nu surrise fatte
cu ju core e na carezza
quand vuoi!!!
Le parole sie escene
dalla vocca come
mele.
e quand vai a dormì
la sera,
te guarde come n’angel
e te dice na preghiera(Solosocrate)

Una poesia un po’ particolare,in dialetto comprensibile,con riferimento alla mamma e a tutte le mamme del mondo..

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Buongiorno…..

Se togliamo ai nostri figli la possibilità di avvicinarsi all’arte, alla poesia, alla bellezza, in una sola parola alla cultura, siamo destinati a un futuro di gente superficiale e pericolosa.
Per questo occorre difendere un settore che non esiste per dare dei profitti, ma per parlare direttamente alla gente.
Sottolineo che un’orchestra sinfonica costa molto, ma molto meno di un giocatore di calcio.
I dittatori hanno sempre cercato di chiudere la bocca agli artisti e agli intellettuali, perché la cultura, nonostante l’imbarbarimento estetico al quale stiamo assistendo, continua a essere l’anima del popolo.
L’Europa ha alle spalle una storia importantissima, sul piano culturale è stata a lungo leader nel mondo.
Ora non può dimenticarlo: per risalire e tornare propositiva, basterebbe che i governi dei vari Paesi togliessero un po’ di denaro alle cose superflue e lo destinassero prima all’educazione, poi all’educazione e quindi all’educazione.
Riccardo Muti

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Lentamente muore…..

Lentamente muore

“Lentamente muore
chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente
chi fa della televisione il suo guru.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle “i”
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti all’errore e ai sentimenti.

Lentamente muore
chi non capovolge il tavolo
quando è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l’incertezza
per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita,
di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore
chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.

Muore lentamente
chi distrugge l’amor proprio,
chi non si lascia aiutare
chi passa i giorni a lamentarsi
della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore
chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce
o non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare.

Soltanto l’ardente pazienza
porterà al raggiungimento di una splendida felicità.

Martha Medeiros

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Facezia

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Una lavava i panni e pel freddo aveva i piedi molto rossi,e,
passandolo appresso,uno prete domandò con ammirazione
donde tale rossezza derivassi;al quale la femmina subito rispuose
che tale effetto accadeva,perche’ ella aveva sotto il foco.Allora
il prete mise mano al suo membro,che lo fece esser più prete che
monaca,e, a quella accostatosi,con dolce e sommessiva voce pregò
quella che ‘n cortesia li dovesse un poco accendere quella candela

(solosocrate…da LeonardoAtl 327)

L’albero di fico..

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La storia raccontata
da mio nonno una sera,
è al limite del faceto,
ma è vera….
Un contadino si apprestava
di buon mattino,insieme ad
una donzella,a raccogliere
i suoi fichi neri.
E’un arte saper scegliere
i maturi,bisogna tastarli
con tre dita,prima di metterli
nel paniere….
Erano tanti,tanti i fichi neri
e da solo non ce la poteva fare.
Disse alla donzella, rubiconda
e prosperosa che reggeva la scala:
==Sali anche tu,così prima
che il sole intona,abbiamo
finito il lavoro==
Prendi quello…vedi là,
le diceva,ma la poveretta
non sapeva cosa fare…
Per essere più diretto la
mano dell’uomo gli scivolò
sul petto e gli strinse il seno:
==così devi fare==
e nel mentre però si ruppe
il ramo e caddero a terra
l’un sopra l’altra…
Eh….Eh….Eh……..Ehh
disse la donzella, così si sta meglio!!!
Il resto lo lascio alla vostra
immaginazione

Riflessione…


…….Breve e’ il diletto del mondo,
ma la pena seguito ad esso
è perpetua.
Piccola e’ la pena di questa
vita,
ma la gloria dell’altra vita è
infinita…..(solosocrate…dai fioretti di S Francesco,capitolo18simo)


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