16 febbraio 2017 – Salmo 137

dopo aver invocato lo Spirito Santo

rileggiamo e preghiamo i testi:

LIBRO DEI SALMI – Salmo 137

1 Lungo i fiumi di Babilonia,
là sedevamo e piangevamo
ricordandoci di Sion.
2 Ai salici di quella terra
appendemmo le nostre cetre,
3 perché là ci chiedevano parole di canto
coloro che ci avevano deportato,
allegre canzoni, i nostri oppressori:
«Cantateci canti di Sion!».
4 Come cantare i canti del Signore
in terra straniera?
5 Se mi dimentico di te, Gerusalemme,
si dimentichi di me la mia destra;
6 mi si attacchi la lingua al palato
se lascio cadere il tuo ricordo,
se non innalzo Gerusalemme
al di sopra di ogni mia gioia.
7 Ricòrdati, Signore, dei figli di Edom,
che, nel giorno di Gerusalemme,
dicevano: «Spogliatela, spogliatela
fino alle sue fondamenta!».
8 Figlia di Babilonia devastatrice,
beato chi ti renderà quanto ci hai fatto.
9 Beato chi afferrerà i tuoi piccoli
e li sfracellerà contro la pietra.


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Lungo tutto il cammino della vita abbiamo sempre davanti

la possibilità di prendere delle strade diverse.

Ci sono tanti bivi.

Ci sono, anche, le volte in cui si pensa di tornare indietro

e di rinunciare ad andare alla casa del Padre.

A volte ci diciamo…

troppo complicato!

Troppo difficile!

Non è cosa mia!

Non mi interessa più…

Voglio fare altro nella mia vita…

Perchè?

 

Ci sono desideri di bontà, di amore, di servizio, di pace e sono le strade della preghiera

che ci portano verso la Gerusalemme del cielo,

verso la casa del riposo dove il Padre ci prepara un posto.

 

Ma possono capitare nel cammino scoraggiamenti e frustrazioni

tali da farci abbandonare il desiderio di salire

e di andare verso il bene, verso il Padre

e di intraprendere strade diverse,

di svoltare per bivi che ci conducono all’opposto!

A Babilonia piuttosto che a Gerusalemme…

 

Questo salmo adesso che siamo giunti alla casa del Padre

fa memoria di tutte quelle volte in cui, durante il cammino, avevamo “mollato”.

Tutte le volte che avevamo intrapereso altre strade…

allungando…sbagliando…

finendo lungo “fiumi di Babilonia”…

cioè verso posti magari anche interessanti per certi versi

ma laddove vanno in tanti…

e ci si smarrisce dentro…

si è trasportati dai flutti di questo fiume che porta verso un immenso nulla!

Che ci farà perdere in un mare di complicazioni,

in un mare di distrazioni…

Poi , quando finito l’interesse e il piacere di una “stagione” ci siamo resi conto

che nel mare ci si sta scomodi,

che nel mare si perde il senso di tutto…

che siamo solo di avere allungato il vero cammino…

di aver perso solo il nostro tempo prezioso…

diremo:

là sedevamo piangendo

ricordandoci della bellezza della preghiera

e del vivere in cammino con il Padre e verso la casa del suo riposo.

Quelli che si incontrano lungo strade diverse ci chiedono di portare loro un po’ di gioia… ma come si fa a gioire mentre si è consapevoli di essersi allontanati dal Padre, come si fa a gioire per cose futili quando si sa che non possono competere con le meraviglie dell’amore del Padre che va riconosciuto…sono da mettere al di sopra di ogni cosa di questo mondo?

Beato chi riesce a sottomettere le proprie tante passioni di questo mondo, le tante “figlie di Babilonia”…

Beato chi le farà morire subito!

Prima ancora che queste passioni crescano e diventino più grandi…

che gli “sfracellino la testa”, piuttosto, mentre sono ancora delle piccole passioni.

Diceva infatti Gesù:

Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con le due mani andare nella Geènna, nel fuoco inestinguibile. E se il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo: è meglio per te entrare nella vita con un piede solo, anziché con i due piedi essere gettato nella Geènna. E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, gettalo via: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna (Mc 9, 43-47)


Preghiera

 Ti ringrazio, Padre, perchè con il tuo aiuto, lungo la strada, non mi sono smarrito.

Ti ringrazio, perchè la Tua parola è stata come lampada

nei momenti bui, in cui non riuscivo più a vedere chiaro nulla, su cosa avrei dovuto fare.

Ti ringrazio, Padre, perchè il Vangelo è stata la mia bussola, con cui ritrovare

in ogni momento difficile, e di fronte a dubbi e perplessità,

di fronte a tutti i bivi che mi sono capitati, la giusta direzione,

per non perdere la strada che mi portava ai luoghi del Tuo riposo.

Ti ringrazio perchè mi hai aiutato a spegnere desideri brutti e tendenze negative,

subito sul nascere,

prima che esse potessero prendere il sopravvento su di me

e sulle mie scelte importanti della vita.

Resta con me adesso, Padre, solo lasciarmi mai.

Amen

16 febbraio 2017 – Salmo 137ultima modifica: 2017-02-16T09:11:59+01:00da preghiamo_coi_salmi