Come questa crisi ci ha riconvertiti. Adesso siamo pesci. Scivoliamo tra altri pesci e passiamo ogni giorno negli stessi luoghi perdendo squame … perdendo strati di comprensione, pietà, empatia.
Mentre i giorni passano senza vedere la luce alla fine di questo tunnel assurdo, non vedo l’ora di avere una morale, per aiutarci a superare i nostri soggetti in sospeso … sebbene ci abbia spesso reso esseri di base. Ha portato in superficie le paure più primitive, le nostre più ataviche, le nostre smorfie più spiacevoli … ha consumato le nostre risate e ci ha lasciato con più disgrazia. Ci ha schiaffeggiato nell’ego e ci ha ricordato che siamo vulnerabili, limitati, masticabili, piccoli … e per combatterlo, a volte, non sempre, non tutti, abbiamo deciso di vendere i nostri credi in pezzi … cercando di corrompere la sfortuna … rinunciare al nostro desiderio di tutto finché non li vogliamo …
Alcuni hanno venduto le loro illusioni, si sono coperti il naso per non notare quanto i loro dintorni siano freddi e sono fuggiti in avanti … in cerca di rifugio per non soccombere al terrore.
Altri si sono sistemati nella denuncia, nell’urlo … molti non hanno più nulla … e non si riconoscono. Non riconoscersi è talvolta il modo di sostenersi.
Questa crisi ha fatto molti manichini senza anima, senza quella sostanza che ti fa alzare, camminare ogni giorno verso il tuo destino, avere qualcuno che ti delude e puoi sopportarlo. Quella materia che ti tiene afferrato a poco più di un metro e mezzo da terra per non cadere. Ora, molti camminano perché sono bloccati al murale della loro vita, perché non possono permettersi di cadere … perché l’inerzia è una forza potente.
Sebbene ci siano opzioni. Può essere ruotato come un calzino. E non parlo di ridere mentre sei sfrattato o di scherzare su un licenziamento. La situazione è molto difficile … ma non possiamo metterci in offerta, o essere in equilibrio … o considerarci una zizzania che viene venduta a buon mercato … proprio ora è il momento di usare i nostri principi, i nostri ideali … i nostri valori. Ciò che ci lega e ci definisce. Ciò che ci impedirà di incolpare gli altri per le nostre disgrazie, che ci rende esseri umani e ci costringe a condividere. È tempo di essere più persone che mai. Crescere nell’umiltà a volte dimenticato. Adattarsi senza dimettersi, mettersi alla prova … per superare i limiti. È tempo di rispettare e rispettare. Di essere elastico. Costruire ponti e abbattere muri. Guardare la crisi in faccia e sapere che ci renderà saggi, anche se ci lascia esausti, anche se ci fa male, anche se restringe le viscere … perché ci farà recuperare la sostanza che ci rende persone. Per sentirsi interi. Sembra folle, illusione ma è giunto il momento.
È tempo per le illusioni
