È un giorno in cui le persone..Racconto

 

 

 

 

 
È un giorno in cui le persone con le mani in tasca e la bocca sepolte nella sciarpa, quelle che la indossano, quasi scappano dalla strada per tornare a casa il prima possibile. Perché guardi dove, nascondo anche le mani e le labbra dagli occhi degli altri, tuttavia non corrono, lascio il freddo mi riscalda profondamente, metto la pelle d’oca, i denti rosicchiano creando una melodia che solo io riesco a capire. Perché? perché mi sento vivo, mi sento totalmente integrato con la stagione e perché, che diavolo, non ho scelta, quindi perché andare o lamentarmi quando posso sorridere a qualcosa di totalmente naturale come questa temperatura in inverno, può influenzare il mio umore.
Decido di entrare in un caffè agitando le mani perché non indosso guanti, a poco a poco cominciano ad avere di nuovo il colore quando, dopo aver dato un’occhiata generale al posto, decido di sedermi a un tavolo vuoto sullo sfondo con gli occhi sulla porta d’ingresso; ! Sto aspettando qualcuno. Una donna che ho incontrato ad un forum di poesia. Abbiamo sostenuto così tante volte attraverso commenti che ci hanno fatto un’eternità in attesa della risposta nel prossimo post, in modo che abbiamo finito per creare un account gmail in modo che potessimo dialogare con una certa continuità. Così è stato per più di un anno, fino a quando abbiamo finalmente parlato non esclusivamente di poesia, ma di filosofia del salone, ! Sì, quello che si fa quando inattivo, ripensandoci, i filosofi devono quasi sempre essere inattivi e piegare poco le loro spine; il punto è che a un certo punto siamo di amore e sesso, ci può essere sesso senza amore, amore senza sesso? Siamo passati da una domanda all’altra passando da una variabile all’altra con sorprendente facilità, il testo è quasi andato in fiamme, perché abbiamo pensato in modo diverso?, non proprio, in realtà stava discutendo, dal momento che ci siamo sentiti una complicità curiosa, come se ci conoscessimo da molto tempo; fino ad arrivare al momento di voler chiacchierare davanti a un cappuccino, “un istante nel tempo ideale, dopo tutto, è inverno” penso che mentre vedo un cappotto rosso camminare attraverso la porta, “come se non lo vede, in contrasto con il giallo del suo compagno”.
– ! Ah ah. ha, ho avuto per ridere abbastanza in alto per gli occhi di girare verso di me, tra cui il cappotto rosso che ora accompagna una gonna abbastanza corta per vedere che indossa alcune calze griglia.
– ! Sei tu? – Mi sento dire, perché ho seppellito la mia faccia rossa, più per vergogna che perché il calore è venuto in faccia, in un libro,  di Lord Byron, il mio preferito, che ho accettato di mettere ben visibile. Alzo la testa e le nebbie del passato vengono ai miei occhi.
– ! Non fare in giro, a bocca aperta, perché quello di fronte a me non è altro che la mia ex-coppia. Non ho mai avuto modo di sapere perché avevamo rotto il nostro, “rapporto, almeno essere onesti con te stesso,” Mi dico mentre mi siedo  separa delicatamente la sedia verso la lei si siede.
Nuoto nelle acque del passato accompagnate dalla musica della sua voce presente.
-! Non avrei mai sospettato di incontrarti su un forum di poesia, è un colpo di fortuna! – dice in presenza del suo accompagnatore che rimane semplicemente in silenzio con gli occhi dalla sorpresa e non capisce cosa sta succedendo.
Sto sbattendo tra alzarsi e andarmene, ma lo sguardo a questa “nuova” lei mi tiene incollato alla sedia. No, non è che sia stata trovata dalla donna più sexy del mondo, nemmeno quei piccoli riconoscimenti che ha vinto, non essendo più quella “sirena scarabocchiata” che mi prendeva in giro quando l’ho vista pesare tutto quello che ho mangiato, anche se in più di un’occasione ho chiamato i suoi “occhi di gatta” quando ha guardato il gelato che stavo  mangiando.
– E allora? Hai detto che non potevo tenerti d’occhio. E sapendo chi sei, posso certamente prenderla tutto il tempo che voglio.
Sono ancora bloccato sulla sedia. E l’accompagnatore? Lei continua a passare attraverso di me con i suoi occhi senza dire nulla, lei solo abbozza un enorme sorriso di complicità quando parla.
– ! Svegliati , dice lei schioccando le dita, e mettendo il palmo della mano sulla mia, un brivido scorre attraverso la mia spina dorsale mettendo i miei capelli sulla parte posteriore della mia testa.
Sono ancora attaccato alla sedia, sono io quello con le risposte a tutto. Mille domande infestano la mia testa sovrapponendosi in modo tale che non le comprendo nemmeno.
– Dov’è la tua iniziativa? ti sembrava molto più “tu” nei post, dal forum. È solo che non capivo se quel “nuovo” uomo con sensibilità fosse solo una maschera.
Mi ha fatto male. Come può dire di non aver mai ascoltato? Sono.
– ! Beh, sono rimasto sorpreso che tra milioni di utenti di internet ti è capitato di essere quello con cui ho parlato di amore e sesso. ! Per l’amor di Dio, se non abbiamo mai fatto sesso anale, né giochiamo con dispositivi sessuali, ,.- abbozzo il sorriso che ho così tanto provato davanti allo specchio fino a quando non sono del tutto naturale disegnarlo sul mio viso- Comunque, non ho problemi a seguire dove abbiamo lasciato. Era, se non ricordo, – di nuovo il sorriso mascalzone.

Stiamo andando fino a una camera d’albergo, non un qualsiasi hotel. Lungo la strada ho dovuto mettere su con il suo accompagnatore, di cui non conosco ancora il nome, ha passato la mano attraverso, meglio dire dove non l’ha passato, la borsa. E ancora di più, in ascensore ho potuto vedere la pelle scamosciata di squisito pizzo blu per gentile concessione della mano destra di lei per far posto alle labbra del suo accompagnatore. Sì, so che probabilmente dovrei essere molto eccitato, la situazione è stata certamente morbosa, ma credo ancora che sia perché non vedo la nuova lei, ma quella sempre preoccupata per quello che diranno. Dopo essere entrato nella stanza estremamente “chic”, letto colonialista con baldacchino e tutto il resto, fiori secchi che adornano diverse pareti, un televisore di 32″ e grandi finestre da cui vedo un centro benessere sulla terrazza al riparo da occhi indiscreti da schermi probabilmente preparati in modo che nulla può essere visto dall’esterno. La musica suona e mi giro, che curioso panorama Il suo accompagnatore, ora “t-shirt stretta” in corso a scoppiare attraverso i muscoli, si muove sinuosamente al ritmo della musica e quando mi dirigo verso la porta…
– ! Aspetta, dice sopra la musica lei, che si è seduta sul letto con la schiena sulla schiena e un reggiseno, che sconcerta.- Mi hai chiesto di mostrarti la differenza tra sesso e amore, perché sono la tua ex,,, – penso che sussurri questo mentre il suo sguardo brilla davanti al mio smarrimento – non conta la mia opinione? Dammi dieci minuti, non ne ho più bisogno.
Di fronte al mio silenzio e alla risposta volontaria del mio corpo, che non dalla mia mente, che decide di sedersi ai piedi del letto, la “maglietta stretta” continua con i suoi movimenti sinuosi. Perché vuoi che veda un ragazzo muoversi come un serpente? Pensi che sia gay? La mia testa è così incasinata che non voglio ottenere il succo da quello che vedo. Mi sveglia dal limbo in cui trovo di nuovo la voce di lei.
– Che ne dici di lui? –
“Così questo è il suo nome, mi è piaciuto “t-shirt stretta” meglio, penso che mentre lei cammina il mio piede nella mia schiena. Continuo a pensare alle cose… “Le ostriche che coltivavano questo tacchino hanno il corpo”… “Non si muove male, stai al passo”… “Vorrei muovermi così, potrei giocare molto con la persona che amavo.” “Con quanto sono intelligente, avrei potuto pensare a opzioni come questa.” Così assorbito, non sono nei dettagli che lui “t-shirt stretta” ha completamente slogato e inizia a ballare sulle ginocchia sopra lei, sesso attraverso il suo seno e lei sembra amare guardare i suoi capezzoli sporgere nel reggiseno.
– ! Voglio dire, non so perché, perché non sono geloso o qualcosa del genere, credo sia stata una reazione viscerale.
– ! Sono stati solo otto minuti, te l’ho chiesto dieci. ! E non ti sei mai perso la tua parola, vero?
Ho sentito di nuovo il veleno nelle sue parole, cose del passato che ti incatenano a lui anche se è per ricordarti che hai commesso un errore, un grave errore.
lui si gira ridendo come un uomo posseduto mentre si veste, lo strizza l’occhio e esce dalla porta dicendo a lei… “Ci vediamo lunedì’, capo.” “Capo? Wow, hanno cambiato le sorti in tre anni. Dov’è quella donna che ha detto che sarebbe morta se me ne fossi andata? , che mi ha portato fuori dalle mie scatole perché nessuno muore per l’assenza di un altro, è un’altra frase fatta come quella di …”. e visse felici e contenti. Quando imparo a dominare la mia testa, i miei pensieri vanno più velocemente dell’analisi di questi.
– Capo?
– Sì, ho una compagnia di scapolo e di matrimonio. – si alleggerisce senza troppo desiderio mentre guardo mentre cammina sul retro della sua mano dal collo all’unione dei suoi seni.- Questa era la prima parte, ma non dire nulla alla mia domanda.Era sesso, era amore?. Stiamo solo andando ad andare per la seconda parte.- dopo aver detto che mi fa andare verso il bagno.- Ora ho intenzione di entrare, ho intenzione di lasciare la porta bloccata, mi si può vedere dallo specchio e so che starete a guardare. Sarà morboso per entrambi, ma sarà sesso o amore? Me lo dirai più tardi.
L’ho fatto passare, indossa ancora la gonna e mi strofina con i capelli, un profumo floreale viene vaporizzato che mi lascia inchiodato accanto alla cornice del bagno. Si tratta di un grande bagno che non scopro in tutta la sua estensione perché la porta si chiude fino a quando solo una fessura è davanti ai miei occhi.
La “nuova Carolina” poggia le mani sul marmo rosa e mi manda un bacio prima di iniziare.
Afferra qualche goccia d’acqua, e li lascia scivolare giù i suoi boccioli dietro le orecchie, il tempo sembra fermarsi, perché mi dà il tempo di seguire il suo viaggio lungo il collo e immagino che abbia usato acqua fredda perché i capezzoli sono lì dentro. Sembra indovinare il mio pensiero, sorride e scivola una mano all’interno del reggiseno, premendo il capezzolo tra le dita; dopo aver lasciato il petto in aria, inumidire un dito e asciare l’aureola prima di premerlo di nuovo. Si gira, accarezza le pieghe sulla gonna e lentamente la sale, esponendo le calze a griglia, camminando con le mani attraverso le cosce e i glutei di nuovo mentre ancora si guarda allo specchio. La sua faccia strappata probabilmente per eccitazione mi fa pensare che  dovrei toccarla, non ho mai visto il suo viso in quel modo, posso quasi leggere la parola sul suo viso. Come ginnasta, si alza sul  il marmo del lavandino con le gambe verso la fessura della porta, mi avvicino di più al suo volto e questo fa muovere un po’ la porta; senza poterlo evitare ride corto e io, che sono stato all’oscuro, ho perso vedendo come si è separato le cosce e tutto quello che vedo è il retro della sua mano, a volte andando su e giù, altri che si muovono in piccoli cerchi come una musica  comincia ad arrivare il suo mugolio sotto forma di morbidi gemiti e respiri superficiali; i miei occhi sono completamente spalancati sul loro che sono snobbati e intrattenuti. Ho appena capito che la pressione sui miei pantaloni è sufficiente per sentire il dolore, con l’intenzione di diminuirlo, ho allentato la cintura e posto il mio pene verso l’alto; Guardo in alto l’incontro con lei in piedi, i suoi occhi curiosi, le labbra piene di sangue e bagnate, uno dei suoi seni è ancora nell’aria.
-Usi ancora lo stesso sistema in modo che non faccia male?.- dice mentre passa il bordo della mano sui miei pantaloni, il che mi fa strofinare la punta del mio sesso, facendomi tremare.
Eccoti lì, in piedi, costretto a camminare all’indietro, a sedermi sul letto, senza dire che questa bocca è mia.
– ! Non è molto tempo ora.- dice, e mettendo su un pezzo di musica classica che sempre la spaventava, lei inizia a spogliarsi.- ! Ora, voglio che ogni volta che il mio dito si ferma da qualche parte, mi dici cosa suggerisce!
Si gira, posso contemplare curve che niente assomiglia alle donne delle riviste, e ferma il dito alla chiusura del reggiseno.
– ! Voglio dire, ricordando la prima volta che ho sbottonato una cosa del genere.
Il suo dito si ferma alla vita.
– ! Equilibrio… “Tra mangiare e vivere”
Spalle.
– …”nel volerti capire il mio punto di vista”
Seno.
– ! Ricerca… “volerti eccitare di più”
… e così con qualche altro posto.
Sono completamente perso, non so cosa dire o come agire. Sono entusiasta della situazione, ti assicuro che il mio corpo mi chiede di saltarci sopra, ma la mia testa pensa al dopo. Mi alzo, la mia erezione diventa evidente. Mi guarda beffardo, legandomi, e si permette persino di passare un paio di dita attraverso il suo cavallo e leccare i fluidi in loro. Mi giro e continuo fino alla porta finché il suo corpo non interrompe il mio passaggio.
– Hai la risposta? –
– ! No
– Quindi questa è la risposta, non c’è una linea chiara. Ultima dimostrazione…
Si accovaccia e inizia a camminare sulla punta della lingua lungo la punta del mio pene…
“Siamo arrivati a questo punto”, penso, e mi basta approfittare di quelli in ginocchio per ottenere dietro di lei.
! me, ‘dice, e per un istante sono immobile! Smettila di usare la testa e di togliere quello che fai nei tuoi scritti, in questo momento… mi guarda e mi fa tenere i capelli mentre  mi sembra di ascoltare… Ho detto , “per favore”.
Le tiro via i capelli e le mordo il collo un istante, la sua pelle si fa la pelle d’oca, non è cambiato niente?, le lascio le mani che le tengono il seno mentre la mia lingua scivola sul collo, “ma, non voglio essere dolce, voglio essere animale, feroce, passionale e per questo devo smettere di pensare” Penso e smettila di pensare, a quattro a quattro e gioco con il mio pene tra le labbra vaginali sentendosi come i suoi glutei stanno cercando il mio sesso. Le mie dita pizzicano i capezzoli quando, si ricongiunge, sdraiata sulla schiena a terra, e si inginocchia su di me, afferra il mio pene per giocare con lui come vuole tra la vagina e .. geme, mi sembra fino a quando non sento il suo grido.
– ! Ora basta dirmi cose sull’amore… ! se è possibile -Mi urla dicendomi.-! ! trova il coraggio di giurarmi.
Cavalca come una posa, muove i fianchi in cerchio mentre sento l’umidità del suo sesso scivolare sulle mie cosce, sono così noioso che sono ancora con il mio pene rigido quando sento il suo contratto intimo che si piega in avanti. Qualcosa mi invade e senza dire nulla lo inclina in avanti.
È questo che vuoi? Così… pu – e il ta muore nel mio cuore che piange – perché ho intenzione di romperti il naso supponendo che non si ha già rotto.- e senza dire di più vado in esso che lungi dall’essere eccitato si ricongiunge a dire… “dammi il tuo bastardo, mordimi, sussurrami, dimmi che mi ami come non amerai mai nessuno, che mi scoperai dolcemente e ferocemente, facendomi un giro lentamente e in fretta come se vivessi momenti di vita…”! E ‘lei prende le redini completamente, non mi dispiace, con tale forza all’approssimazione dei fianchi che i miei testicoli cominciano a farmi male, non mi fermo e mi sento come il sudore delle mie cosce, dal mio addome si scioglie con i suoi fluidi, lontano dai gemiti  e “tu ami te stesso”, dalle nostre bocche che divorano, escono bestie , la mancanza di ossigeno ci fa boccheggiare come pesce fuori dall’acqua fino a quando non corrono più all’interno quando contraiamo per la terza volta la sua calda buca, cadiamo letteralmente a terra.
Silenzio spezzato da piccoli rumori di polmoni che hanno bisogno di riempirsi, piccoli sospiri, corpi abbracciati come uno che abbraccia qualcosa di fragile. ! Silenzio perché non ci sono parole, perché la mia mente è vuota, perché non ho bisogno di essere altrove.! Pace
Sono stati 30 minuti, forse 10, non lo so. Rimane a faccia in giù per terra. Mi alzo e vado automaticamente in bagno per lavarmi il pene. Non riesco a sentirla. Si è verificato un problema sconosciuto. Sento pace.
Esco dal bagno e non la vedo; il rumore della spa porta il mio sguardo  lì, lei sta sorridendo.. mentre lei porta un bicchiere di vino alle labbra. Alzo la mano, mi giro e esco dalla porta rendendomi conto che in nessun punto mi ha restituito il saluto, non ha chiesto, ha solo mantenuto il sorriso,! Non il suo sorriso no. ! Il sorriso della nuova lei.
Ho camminato senza farmi domande nella mia testa, per il piacere di camminare e sono tornato a casa volendo scrivere quello che leggi, che è stata la mia sorpresa quando si legge su pc un allarme “ha una risposta al tuo post precedente”, l’ho aperto ed ecco cosa diceva:

Leggi, perché so che sei tu, senza dubbio. Ho sempre saputo che eri tu, quello che non era così chiaro, se avessi sempre sentito quelle cose preziose su di me prima o dopo la mia ricerca, perché non me l’hai mai detto!! Non è un rimprovero, e non sapevi come accompagnarmi da te. È stato SEX? Era AMORE? Non cercare una risposta, perché l’unica risposta valida è quello che hai provato, le mie parole potrebbero essere una bugia, come i miei veri orgasmi, ma rifletterebbero solo quanto sei bravo un amante, non il mio amore per te, e il contrario. Non sempre devi cercare risposte a tutto, perché non tutto ha una risposta.
La cosa buffa è che probabilmente stai pensando in questo momento “quanto mi stai insegnando in poche ore” – giuro che è vero che pensavo che in quel momento – e in realtà, tutto quello che ti ho insegnato con i fatti, mi hai insegnato prima attraverso i tuoi scritti, quelle poesie, quei brevi romanzi che ho nascosto. Vorrei dirti di tornare, ma non lo faccio. Fai quello che vuoi, quando vuoi, sono per te, a meno che qualche cosa  non mi impedisca – è uno scherzo, ho anche imparato da te che un po ‘di umorismo funziona anche  nella serietà delle affermazioni. Come direi grillo sottaceto “Dammi solo un piccolo fischio” sì, componendo il numero… 8xxxxxxx

 

 

Racconto di un uomo fantastico.

È un giorno in cui le persone..Raccontoultima modifica: 2020-10-11T10:30:36+02:00da ASTRATTAETERNAIGNOTA
Share via emailShare on LinkedInPin it on PinterestSubmit to redditShare on Tumblr

Lascia un commento