L’Inter ha aperto un ciclo?

Finiti i festeggiamenti per questo (sacrosanto, e meritatissimo) 19° scudetto, dopo esserci fatti una ragione dell’esclusione dalle coppe che il trofeo ha saputo pienamente lenire, è ora di pensare al futuro. Molti interisti sono ad oggi abbastanza preoccupati, nonostante tutto, perchè non è chiaro cosa avverrà a livello societario, e si potrebbero prospettare decisioni (e cessioni) potenzialmente dolorose. Forse ancora è presto per trarre conclusioni che magari tra qualche mese si riveleranno tutte sbagliate: del resto non sono un veggente, e sono dell’idea che sia indispensabile lavorare giorno dopo giorno per costruire qualcosa di memorabile.

L’Inter ha aperto un ciclo? Qualche giornalista malizioso potrebbe voler porre questa domanda, a stretto giro, per capire se sia stata solo una cosa temporanea e se per il prossimo scudetto dovremo aspettare altri 9 o 10 anni. Conte, del resto, ha criticato l’Inter del Triplete per non aver costruito nulla dopo quelle vittorie, e l’ha fatto in tempi in cui la critica era anche nel “gioco delle parti” visto che allenava la Juve da qualche mese (se la memoria non ci inganna). E allora è il momento di capire se davvero questo allenatore sia quello giusto, e sia in grado di liberarci dall’ossessione delle glorie passate e pensare finalmente a quelle future. Ancora è presto per parlare di pronostici per il prossimo anno (giuro, ho guardato e non c’è ancora nulla: non vedo l’ora che ci sia!), dato che ci sarà il tempo per riposare e resettare un po’ tutto, in attesa dei nuovi ritiri e della ripresa di un campionato che, peraltro, vedrà anche la fine (quasi certamente) dell’incubo pandemia da Covid-19: un aspetto che il calcio ha saputo affrontare, almeno in parte, anche passando per cinico e spesso mediante brutture e compromessi non sempre eticamente impeccabili.

Peraltro l’Inter dovrà affrontare Mourinho, lo stesso che gli portò gloria, contro gli avversari di sempre della Roma, decisa a prendere questo allenatore per i prossimi anni e con cui, di sicuro, ne vedremo delle belle: ed è lì che Antonio Conte è chiamato a confermare la propria indole. A mostrare che le immagini giocose di un gruppo finalmente solido ed avulso da egoismi è realtà, e che la gestione di casi potenzialmente dolenti come quello di Lautaro (risolto simulando un incontro di boxe ironico, pare su idea di Andrea Ranocchia) sia estendibile ad una gestione di squadra che ha finalmente cambiato mentalità. Ma non solo: una squadra che deve forse scrollarsi di dosso il fantasma di Mou, il Mou a cui deve tanto ma che è ora di voltare pagina, di relegarlo alla dimensione “era Moratti”.

perchè oggi, cari interisti, è la volta di Steven Zhang, intervistato anche su DAZN forse per la prima volta e deciso a portare in alto la società, tra mille problemi, mille inevitabili polemiche, decine di problemi finanziari da affrontare e potenziali cessioni da affrontare senza sfaldare il gruppo. Ed è lì che, quantomeno, potremo ritrovarci dentro il nostro amato stadio, finalmente vaccinati e liberi dal covid, per sognare nuove avventure. (foto tratta da fcinternews.it)

L’Inter ha aperto un ciclo?ultima modifica: 2021-05-24T12:49:49+02:00da renato1762