Senza che lo chiedessi, mi hai fatto la grazia

di magnificare il mio membro.

Senza che lo sperassi, sei caduta in ginocchio

in posizione pia.

Quello che è stato non è stato sepolto.

Per sempre e un giorno

il pene riceve la pietà osculante della tua bocca.

Oggi non ci sei né so dove sarai,

nell’impossibilità totale di un gesto o di un messaggio.

Non ti vedo non ti sento non ti stringo

ma la tua bocca è presente, adorante.

Adorante.

Non credevo d’avere tra le cosce un dio.