LITURGIA DELLA PAROLA (clicca qui)
Prima lettura: Ger 7,23-28
Salmo: Sal 94 (95)
Vangelo: Lc 11,14-23
Il Signore oggi desidera farci capire che è venuto per unificare, desidera per noi una vita integra. Si presenta come Colui che dà solidità. Una stabilità che non è data dall’assenza di difficoltà, ma le supera stando in equilibrio. Gesù guarisce il muto, sicuramente per quell’uomo era importante guarire da ciò che creava una divisione tra lui e gli altri, anche per noi Egli desidera unire tutte le parti ancora disgregate, ferite, per ritrovare quell’armonia in grado di affrontare tutto il resto. Si tratta proprio di questo: unire, rafforzare per affrontare.
Il Vangelo della liturgia odierna, non si ferma alla guarigione del muto, anzi è un inizio, e proseguendo nel testo, vediamo come questo miracolo dà adito a discussioni, si formano delle disgregazioni, e non si parla più del muto. Quell’uomo però era lì, ascoltava, ma era diverso: ora poteva farlo con la forza di Dio.
Il Signore è venuto per darci quella forza capace di affrontare le difficoltà, le incomprensioni, affinché tutto quello che una volta avrebbe potuto dividerci, non possa più farlo, perché la Sua forza è diventata la nostra, ciò che era diviso ora è unito. Non siamo più dei dispersi dentro e fuori di noi, il Suo amore ci raccoglie, ci ha fatto il dono di una fermezza che non è rigidità, ma è la sicurezza di un amore che non crolla dinanzi alle difficoltà, anzi le supera e rende più forti.