Abbine cura Tu

 

abbine cura Tu

 

 

MERCOLEDÌ 02 NOVEMBRE 2022

COMMEMORAZIONE DI TUTTI I FEDELI DEFUNTI (MESSA 1)

LITURGIA DELLA PAROLA       (clicca qui)

Prima lettura: Gb 19,1.23-27a

Salmo: Sal 26 (27)

Seconda lettura: Rm 5,5-11

Vangelo: Gv 6,37-40

“E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno.”

I Vangeli proposti per la liturgia della commemorazione dei fedeli defunti sono tre. Scegliamo un versetto dal Vangelo di Giovanni, per poter pensare a questo giorno che tocca tutti nel profondo.

Nel testo c’è una profonda certezza: nulla, nessuno sarà perso, perché è volontà del Padre che ogni figlio non venga perduto. Fa bene al cuore pensare che i nostri cari, ora lontani a noi, almeno sono vicini a Lui e continua a custodirli.

Dinanzi alla morte non ci sono parole per consolare tale dolore, perdere qualcuno soprattutto di caro, è perdere una parte di noi, parte che nessuno potrà colmare o restituire. Camminiamo nel corso della vita con parecchi vuoti, mancanze, nostalgie di volti, che per ora non rivedremo più.

Rimane l’amore donato e ricevuto, che entra in noi e in qualche modo fa rivivere attraverso noi stessi quella persona. È poco, perché il dolore rimarrà a volte per sempre, inutile nascondersi, ma se potessimo dire o rivedere ancora quella persona, c’è qualcosa che diremo? Forse un ti voglio bene in più, una parola di stima, una riconciliazione. Ora possiamo solo vivere in questo tempo presente e cercare di viverlo al meglio, di non perdere neanche un minuto, perché la vita è un dono e dev’essere vissuto appieno.

Chi soffre per la mancanza di una persona cara, non la ricorda solo oggi, ma ogni giorno, ogni momento. In questo giorno, però, possiamo commemorare e portare alla memoria quanto i nostri cari da Dio non sono persi, abbandonati. L’amore di Dio supera la morte e noi siamo chiamati ad amare come Lui, ad attingere da quell’amore ricevuto. Amare darà vita fuori di noi, anche quando il nostro cuore smetterà di battere.

 “Signore,

non ci sono parole,

ma solo una speranza: abbine cura Tu.

Il mio fiore, la mia candela accesa, non bastano a ricordare

chi mi ha lasciato,

ma oggi desidero affidare a Te, tutti.

Tutti i nostri cari e tutti coloro che ancora in vita,

lottano, cercano, sperano,

affinché all’arrivo di quel giorno,

siano accompagnati dalla certezza del Tuo amore,

che non ci lascerà mai e sarà eterno.

Ti chiedo solo questo: abbine cura Tu”.

(Shekinaheart Eremo del Cuore)