Come il cieco

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19 MARZO 2023

IV DOMENICA DI QUARESIMA – ANNO A

LITURGIA DELLA PAROLA    (clicca qui)

Prima lettura: 1Sam 16,1b.4.6-7.10-13

Salmo: Sal 22 (23)

Seconda lettura: Ef 5,8-14

Vangelo: Gv 9,1-41

Il brano del cieco guarito, (nella forma intera Gv 9,1-41) termina con l’osservazione di Gesù ai farisei: “Se foste ciechi, non avreste alcun peccato; ma siccome dite: Noi vediamo, il vostro peccato rimane”.

Il cuore rimane cieco quando riconosce per valide solo le sue ragioni, se invece riconosce la sua cecità, torna luminoso per la luce del Signore.

Gesù infatti dice: “Io sono la luce del mondo”. Questa non è semplicemente la luce fisica che deriva dal sole, è la luce della santità di Dio, splendore del suo amore per noi. È la luce che illumina ogni uomo e gli fa cogliere il mondo dentro lo sguardo di Dio. È la luce che Gesù ha fatto risplendere liberando gli uomini dal peccato, perché la luce è la vita degli uomini.

Il cieco  ritorna alla luce, i suoi occhi impastati di fango vedono una nuova creazione. Tutti vogliono sapere come è accaduto, e forse impadronirsi di quel segreto di luce indispensabile alla vita che ancora non hanno, perché il loro cuore non comprende.

Chiediamo al Signore di essere liberati dalla nostra cecità, per diventare uomini che danno gloria a Dio con la luce negli occhi e nel cuore, e per riconoscere e confessare la nostra fede in Lui, come ha fatto il cieco, esclamando: “Credo, Signore!”.

“Signore,

possa vedere con i tuoi occhi questo mondo e me stesso,

rendimi capace di guardare con il cuore

così che mi accorga del Tuo amore

e di quanto Tu sia venuto anche per me.

A volte anch’io sono come cieco,

non vedo la Tua luce e mi fermo nell’attesa di Te,

senza accorgermi che Tu sei già qui.

Tocca il mio cuore, affinché la Tua luce mi liberi dalla cecità

ed io torni a vedere per camminare con Te,

sicuro che tutto ciò che ancora non vedrò,

Tu lo hai già visto”.

(Shekinaheart Eremo del cuore)