VENERDÌ DELLA XIV SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)
Il Signore ci invia ad essere suoi testimoni e conosce già quali sono le difficoltà che il cristiano incontra nel suo cammino, allora raccomanda di fare affidamento in quel dono dello Spirito, che il Padre ha dato a ciascuno.
Quando la fede viene messa alla prova, si ha la tentazione di passare oltre; il male ci colpisce appena abbassiamo la guardia pensando di non farcela, pensando di essere dei vinti e non dei vincitori in forza di Gesù Cristo. Proprio Lui è l’agnello che ha sconfitto i lupi, perchè è la mitezza di Dio che si consegna. Facendosi mangiare, l’agnello, diventa cibo dell’altro e lo trasforma in sé, si fa carico di tutto il male del mondo e lo spezza.
Una famosa espressione latina recita: “Homo homini lupus”, ovvero, “l’uomo è un lupo per l’uomo” quando vuole prevalere e lascia che l’egoismo divida e compia il male. Ma quell’amore più grande, che è la debolezza di Dio, è più forte e più sapiente di ogni forza e sapienza umana, perché disarma l’odio e l’egoismo.
La missione del cristiano nel mondo, è di farsi umilmente strumenti della salvezza operata da quel mite agnello: Gesù; porsi con gioia al servizio di tutti con lo sguardo e il cuore rivolti in alto ad invocare l’aiuto del Signore, il dono dello Spirito che ci mantiene in dialogo con Lui, quale Presenza che si lascia incontrare anche nell’imprevisto.