Sguardo

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venerdì 13 Settembre 2024

SAN GIOVANNI CRISOSTOMO, VESCOVO E DOTTORE DELLA CHIESA – MEMORIA

“Chiudi gli occhi e vedrai”. Scriveva il filosofo Joseph Joubert. Apparentemente può sembrare un controsenso, eppure solo chiudendo gli occhi all’esterno, ovvero guardandoci dentro, possiamo vedere quello che ci vive attorno. Cosi insegna Gesù oggi. Siamo ciechi perché sbagliamo il punto di vista, ci poniamo a guardare i difetti altrui e pensiamo di poterli correggere, quando prima vanno considerati i propri. L’unico sguardo credibile è quello su se stessi. Chiudiamo gli occhi e guardiamo il nostro cuore, solo quando facciamo verità in noi stessi possiamo aiutare in modo autentico gli altri.

Il nostro sguardo sull’altra persona deve creare fiducia, cosi che non si senta giudicato, condannato, ma accolto nelle sue debolezze. Chiudiamo gli occhi per guardare e togliere la nostra trave, per non essere più ciechi.

La vita del cristiano richiede uno sguardo umile e costante su se stessi e guardare l’altro con lo sguardo di Dio, di qui l’amore diventa la chiave per scoprire infiniti squarci di bellezza che il Padre ha preparato per ciascuno di noi: sguardi limpidi da un cuore limpido. Il Signore Gesù illumini i nostri occhi, perché possiamo vedere a quale speranza ci ha chiamati.

“Signore,

donami di guardare il mondo

con i tuoi occhi,

così che possa sapere

come davvero tu guardi me.

La luce di te si rifletta

nell’iride di chi ti contempla.

È facile trovarti in un cuore sincero, dove la speranza non si disperde. Aiutami a coltivare speranza

e a non perdere la forza

per trovare in te il mio mondo.”

(Shekinaheart eremo del cuore)

Occhi per credere

 

occhi per credere

 

02 dicembre 2022

VENERDÌ DELLA I SETTIMANA DI AVVENTO

LITURGIA DELLA PAROLA    (clicca qui)

Prima lettura: Is 29,17-24

Salmo: Sal 26 (27)

Vangelo: Mt 9,27-31

 

Il brano del Vangelo di oggi ci spiega come la fede sia avere gli occhi chiusi, essere al buio, ma allo stesso tempo non smettere di credere per vedere con il cuore. I due ciechi seguono Gesù, ma come fanno se non vedono? Probabilmente usando l’udito, ascoltando la direzione della Sua voce e dei Suoi passi; il non vedere potenzia gli altri sensi e come avviene al corpo, accade anche per lo Spirito.

Questo è di consolazione quando nel buio più totale temiamo di aver perso tutto, di non aver più nulla, eppure ciò che fa aprire gli occhi ai ciechi è proprio la fede, essa è quel senso in più in grado di guidarci sempre e comunque, così da poter passare attraverso la fatica ed uscirne risanati.

Ora come ora, non abbiamo Gesù qui fisicamente per rispondere alle nostre domande, e a volte ci sentiamo ciechi, viviamo persino il timore di incontrarne altri e rischiare di cadere, ma Gesù è proprio accanto a noi, dobbiamo usare l’organo dell’amore per vederlo, ovvero il cuore.

Solo così potremmo superare il buio, credendo in Lui, lasciando che Egli operi nella nostra vita e la trasformi, e sarà per qualcosa di buono, che ci farà bene perché Egli vuole il nostro bene.

Sentiamoci profondamente amati e lasciamo sia Lui a guidarci, confidando negli strumenti che ci dona per rafforzarci: la Parola, i sacramenti, le persone e guardiamo insieme il cuore prendere forma, crescere nella relazione con Lui, allora non ci sarà più una notte troppo buia perché il sole è dentro di noi.

 “Gesù, fammi vedere

donami occhi capaci di riconoscerti,

entra nel mio cuore e vivi in me

così che io possa sentirti

e da lì cominciare a credere.

Tu sei la mia unica forza,

non c’è speranza per me, se non in te

e per questo ti prego: attraversa la notte con me,

affinché io possa tornare a risplendere”.

(Shekinaheart Eremo del Cuore)