Chi è dunque costui?

Chi è dunque costui?

28 SETTEMBRE 2023

GIOVEDÌ DELLA XXV SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO DISPARI)

LITURGIA DELLA PAROLA    (clicca qui)

Prima lettura: Ag 1,1-8

Salmo: Dal Sal 149

Vangelo: Lc 9,7-9

Chi è dunque costui? Erode sente parlare di Gesù ma non sa chi sia.

Il Signore arriva a noi anche se non lo conosciamo, poiché in verità, Egli è già parte della nostra storia. Dovremo chiederci: chi è per noi il Signore? Ora che l’abbiamo conosciuto rispetto agli inizi lo sentiamo “casa nostra”? Gesù è venuto per noi, affinché avessimo una dimora: il Suo cuore. Sono queste le cose grandi che già al tempo di Erode risuonano da lontano, poiché c’erano tanti maestri, ma solo Gesù sapeva toccare il cuore e parlare in profondità.

Chi ascoltava Gesù si sentiva “preso dentro”, attratto da quell’uomo così buono, così capace di dire delle belle parole, tanto da scaldare i cuori di terre lontane.

Anche noi oggi possiamo vivere quest’esperienza attraverso i sacramenti, nella preghiera, nella meditazione; abbiamo tanti momenti per vivere di Dio e con Dio. E non solo momenti, ma tutta la nostra vita! Questa vita avrà un senso se lasciamo che Lui ci parli, se lo facciamo entrare nel nostro quotidiano. Chi è dunque costui? Sarebbe bello rispondere: è il mio Dio, il mio Signore, perché Lui sicuramente dirà di noi: tu sei il mio figlio amato che ho atteso da tempo.

“Signore, stai con me

e fai che il mio cuore non ti lasci più.

Tu sei il mio Signore,

l’amore che guida la mia storia

e tra le ferite e le lacrime,

sono qui con Te

per scrivere altre pagine,

per sentire parole di amore

e per trovare quel conforto che solo Tu sai donare.

Ti prego:aiutami a non perderti.

So che Tu non mi abbandonerai mai,

fai che possa fare altrettanto

e ti stia accanto per sempre.”

(Shekinaheart Eremo del cuore)

Non piangere

non piangere!

19 SETTEMBRE 2023

MARTEDÌ DELLA XXIV SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO DISPARI)

LITURGIA DELLA PAROLA    (clicca qui)

Prima lettura: 1Tm 3,1-13

Salmo: Dal Sal 100 (101)

Vangelo: Lc 7,11-17

La compassione di Gesù spiazza il cuore. “Non piangere!”. Chi se non proprio Lui poteva comprendere il dolore di una madre? E quasi nel pensiero della sua, togliere almeno a lei quel dolore.

Così Gesù fa con noi, toglie il nostro dolore, lo prende su di sé. La sua vita, è per noi il segno che la nostra è già salvata, è segno e risposta che al nostro dolore, c’è un amore più grande. L’amore più grande viene da Dio, che si china su di noi e ci dice: “Non piangere!”.

“Non piangere!”. Questa parola oggi è per te, che ti senti di aver perso tutto, di non avere speranze: “Non piangere!”. Tu che credi di essere fallito/a e la tua vita non abbia senso: “Non piangere!”. Egli è qui con te e la sua compassione non è una magra consolazione, è amore vero riversato per te, affinché tu non soffra più. E se anche dovessi ancora soffrire, possa tu comprendere che non sei solo, perché Dio ha toccato il tuo cuore e ti ha detto: figlio mio vivi, rinasci, io sono qui con te. Il mio amore è vivo ed è per te; il mio amore riempia il tuo cuore; il mio amore ti sia di forza, non lasciar scendere le lacrime, perché non desidero vederti soffrire, voglio per te una vita in cui serenamente tu possa esistere e far esistere.

Sia davvero per ciascuno il tempo in cui sentirsi colmare, toccare il cuore da Lui e possa consolarci ora e sempre, possa ciascuno di noi vivere una vita piena di Dio!

“Signore,

consola il mio cuore,

a volte gonfio, a volte vuoto;

riempilo di Te, del Tuo amore.

Possa sentire per me

le parole del vangelo di oggi: “Non piangere! “.

Non so come fare,

a volte mi viene così naturale,

ma Tu, che sei con me, lo sai.

Tocca il mio cuore,

donagli conforto

e in Te ritrovi la vera vita che tanto desidero

e che  posso solo con Te”.

(Shekinaheart Eremo del cuore)