Servi o schiavi?

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14 NOVEMBRE 2023

MARTEDÌ DELLA XXXII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO DISPARI)

LITURGIA DELLA PAROLA    (clicca qui)

Prima lettura: Sap 2,23-3,9

Salmo: Dal Sal 33 (34)

Vangelo: Lc 17,7-10

Siamo servi non schiavi. Vi è una netta distinzione tra queste due parole, e per chiarire il Signore ci manda suo Figlio venuto a servire e non a farsi servire.

Essere servo fa crescere il cuore nella libertà, nella certezza che ogni gesto o azione è fatta per amore, è fatta per Dio. Ecco cosa ci insegna Gesù! Essere schiavo, invece, è rimanere legato, imbrigiliato e il cuore non è libero. Il servo non ha il peso perché il suo giogo è dolce, lo schiavo porta il peso persino di sé stesso. Ora, dovremmo chiederci quando siamo stati schiavi? Quando siamo stati servi?

Vi sono molte forme di servizio e purtroppo anche di schiavitù. La risposta la troviamo nella misura in cui il cuore sperimenta la libertà. Una libertà tale da dire: “siamo servi inutili, abbiamo fatto quanto dovevamo fare”. Quasi un distacco da ciò che facciamo e siamo. Sii! Perché la vera libertà che Gesù è venuto a donarci è proprio questa: non siamo quello che facciamo, ma siamo anzitutto tutto noi stessi, umanità liberata in grado di fare tutto ciò che dobbiamo fare.

Allora oggi, portando a Lui tutte le nostre schiavitù chiediamo di liberarci da quel dolore che imprigiona, così che il cuore sappia trovare la strada della libertà, la strada del Suo amore.

“Signore,

libera il mio cuore.

Liberalo da quel dolore che mi rende schiavo,

da quella fatica il cui peso mi schiaccia.

Chi non fa fatica?

Chi non ha nulla da chiederti?Nessuno.

Ecco perché sono qui:

per dare voce al mio dolore,

per incontrare l’amore,

per diventare servo e non più schiavo,

per liberare il mio cuore,

e non soffrire più.”

(Shekinaheart eremo del cuore)

Liberare, guarire

liberare, guarire

 

05 LUGLIO 2023

MERCOLEDÌ DELLA XIII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO DISPARI)

Prima lettura: Gn 21,5.8-20

Salmo: Dal Sal 33 (34)

Vangelo: Mt 8,28-34

La Parola di Dio opera sempre ciò che desidera, e Gesù per noi vuole soltanto il bene. Nell’episodio del Vangelo di oggi, lo troviamo che scaccia i demoni e guarisce proprio con la potenza della sua Parola. Tuttavia non fa nulla verso quegli uomini che non ne comprendono il beneficio, anzi lo pregano addirittura di andarsene da quella citta; non comprendono il miracolo che Gesù ha operato, si sono spaventati.

Gesù ha liberato due uomini dalle forze del male. Questo spirito del male è iniziato in noi con la menzogna di Adamo e si oppone all’amore di Dio, genera sfiducia, facendoci compiere ciò che a volte non vorremo, come afferma anche S. Paolo: “io non compio il bene che voglio, ma il male che non voglio. Ora, se faccio quello che non voglio, non sono più io a farlo, ma il peccato che abita in me” (Rom 7,29-20).

Solo Cristo, può liberare il nostro cuore  da cio che impedisce la volontà di bene. Solo la sua Parola può guarire la nostra paura e la nostra sfiducia, perché dove filtra la luce scompaiono le tenebre, dove entra la fiducia scompare la paura.

Accogliamo il Signore senza riserve, senza nessun timore, anche fossimo convinti di essere dei grandi peccatori, perché Cristo ci ha gia salvati e vede gia in noi delle persone nuove, “come una primizia delle sue creature” (Gc 1,18).

“Signore,

Tu che ci salvi da ogni angoscia,

vieni in mio soccorso,

fa che la Tua Parola

ristori il mio cuore

e gli dia forza.

Mi affido a te guarisci il mio sguardo, i miei gesti,

rendimi strumento di pace e

donami il coraggio

di chi ha Te come scudo e roccia.”

(Shekinaheart Eremo del cuore)