Come bambini

 

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17 AGOSTO 2024
SABATO DELLA XIX SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)

Come bambini possiamo recarci da Gesù senza avere difese, possiamo metterci alla sua scuola, per imparare cos’è l’amore e il dono della dua vita. Come bambini possiamo lasciarci amare, poiché Egli sa che abbiamo bisogno di Lui.
Crescendo, le nostre esperienze cambiano il nostro modo di vedere il mondo: in positivo, camminando con maturità, in negativo, perdendo quella forza che viene da Lui ed è la semplicità. Si tratta di recuperarla, perché non è persa, per questo abbiamo bisogno di andare da Gesù. Lasciamo da parte le nostre diffidenze e paure, siamo dinanzi a Lui, non c’è persona che ci conosce ed ama di più.
Come bambini corriamo da Gesù, forse questa è l’occasione per far entrare nella memoria del cuore, un’esperienza importante: essere amati da Dio. È bellissimo, indipendentemente da ciò che facciamo o diciamo Egli ci ama, così, totalmente. Non un capello è tolto, non c’è lacrima che non abbia visto o non c’è dolore che Lui non abbiamo colto. Ora, come bambini in cerca di conforto dopo una caduta, andiamo a Lui, riconciliamoci. Colui che ha dato inizio alla sua opera, porterà a compimento la sua promessa: di amarci per sempre attraverso tutto.

“Signore,
dammi cuore di fanciullo
capace di formarmi e sostenermi nel cammino della vita.
Dimmi che cos’è la semplicità
e i suoi amici
per poterla distribuire a chi
con la mani forate,
disperde energie lungo il tragitto.
Libera il mio cuore
così che possa amarti,
amarmi ed amare
a partire dalla tua forza,
a partire dall’incontro con Te.”
(Shekinaheart eremo del cuore)

Patria

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02 AGOSTO 2024

VENERDÌ DELLA XVII SETTIMANA DE TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)

Gesù è nella sua patria, tra la sua gente, eppure non viene né capito, né creduto. Pensano di conoscerlo, di sapere tutto di Lui e quindi non può essere un profeta.

Quando l’interlocutore non è disposto ad ascoltare si genera una sorta d’incomunicabilità dove la parola non fa breccia, non c’è spiegazione che tenga.

Dio si rivela, il mistero di salvezza che Gesù annuncia, chiede di essere accolto nel presente come novità che irrompe e cambia la vita di chi lo accoglie, ma non sempre viene capito.

D’altro canto se l’uomo spesso è un mistero persino a se stesso, come può comprendere il mistero di Dio? Ciò che l’uomo può fare è aprirsi con fiducia a tutti quei segni di vita e di amore che lo circondano.

Dio non si mostra a chi pretende di possedere la verità, ma a quanti si riconoscono discepoli e si lasciano istruire nel cuore.

Il centro della nostra fede è riconoscere che la potenza e la sapienza di Dio, si rivelano nell’umanità di Gesù, in quest’uomo così ordinario, così uguale a noi, eppure Figlio di Dio.

Oggi chiediamo la grazia di accogliere con umiltà i più piccoli raggi di luce, per avanzare nelle vie di Dio e credere sempre che il suo amore ci raggiunge dove siamo: che il suo villaggio sia il nostro, che la sua casa sia la nostra.

“Signore,

aiutami a liberare il cuore

da tutto ciò che non mi permette di credere in te.

Possa vivere di quella fiducia

che da sempre cerco e desidero.

Tu Figlio di Dio

mostrarmi il volto di Dio,

così da poter vedere

nei Suoi occhi i miei

e scoprire che da sempre,

il Padre con amore

mi stava guardando.”

(Shekinaheart eremo del cuore)