Una luce che non può stare nascosta

Una luce che non può stare nascosta

 

25 SETTEMBRE 2023

LUNEDÌ DELLA XXV SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO DISPARI)

LITURGIA DELLA PAROLA    (clicca qui)

Prima lettura: Esd 1,1-6

Salmo: Dal Sal 125 (126)

Vangelo: Lc 8,16-18

Il Vangelo di oggi ci parla di una luce che non può restare nascosta. Una luce che proprio per come è fatta, non può nascondersi. Nel buio della notte la luna e le stelle sono evidenti, così Dio nel nostro cuore: non lo possiamo nascondere.

Gesù ci dona la speranza che nonostante il nostro buio, non possiamo spegnere la Sua luce. Il Suo amore è piu forte del buio del nostro errore. Adamo si nasconde perché è nudo, Dio gli dice: “dove sei?”. Gli parla, l’ha già visto,. La Sua luce illumina la nostra oscurità prima  ancora che ce ne rendiamo conto.

Dove siamo? Non nascondiamoci davanti a Dio, siamo finalmente a casa.

Non abbiamo bisogno di nasconderci dinanzi a Lui, possiamo essere noi stessi, con il nostro buio, con i nostri gesti a volte cupi; Egli saprà ridonare la vita se glielo lasciamo fare, saprà illuminare ogni parte di noi se lo lasciamo operare. Il nostro cuore non è solo buio, è già luce, una luce che deve solo emergere e risplendere.

Sia questa settimana una tempo di ripartenza, dove tirare fuori ciò che è nascosto e fa paura, per illuminarlo con la luce dell’amore di Cristo!

“Signore riaccendi la Tua luce in me, risplendi.

Oltre il buio della notte,

la Tua luce brilla,

non si può spegnere.

Chi vuole spegnere l’amore?

Forse io con le mie opere?

Signore perdona il mio cuore quando nel buio oscura,

perdona il mio peccato e donami vita,

fa che abbia la forza

di tornare a essere un riflesso della tua luce,

in ogni gesto, in ogni cuore

per portare un po’ di Te,

per sentirti di nuovo in me.”

(Shekinaheart Eremo del cuore)

Come stelle nell’oscurità

 

come stelle nell'oscurità

 

VENERDÌ 28 OTTOBRE 2022

SANTI SIMONE E GIUDA, APOSTOLI – FESTA

LITURGIA DELLA PAROLA     (clicca qui)

Prima lettura: Ef 2,19-22

Salmo: Sal 18 (19)

Vangelo: Lc 6,12-19

 

“Da lui usciva una forza che guariva tutti”.

Gesù è la forza del Padre, affinché tutta l’umanità bisognosa di coraggio, potesse trovare in Lui la forza.

Nel Vangelo di oggi, il Signore dopo una notte in preghiera con il Padre, chiama a sé gli apostoli. Cosa si saranno detti? Non è scritto. Sicuramente nel cuore del Figlio e del Padre c’eravamo anche noi, e se ha chiamato degli apostoli, è proprio perché questa certezza potesse arrivare sino a noi.

L’amore del Padre si estende su tutti e supera i confini del tempo e dello spazio, mandando Suo Figlio, chiamando degli apostoli, per poterci dare la forza necessaria ad affrontare la nostra vita, che seppur nella difficoltà da Dio è e sarà sempre amata.

“Da lui usciva una forza che guariva tutti”. Non alcuni o in base a ciò che avevano fatto, ma “tutti” ed in quel “tutti”, vi siamo anche noi.

Siamo noi quella folla venuta ad ascoltarlo, bisognosa di essere guarita, allora affidiamoci a Lui, affinché ogni nostra notte buia abbia in sé e viva, di quell’incontro avvenuto tra Padre e Figlio, la nostra notte abbia la pace della loro notte di preghiera, così da far risplendere la luce dell’amore di Cristo, la forza di Dio come due stelle nell’oscurità.

“Signore,

illumina la mia notte,

che non sia buia,

ma abbia in sé la luce del Tuo amore.

Sii Tu la mia forza ed il coraggio che spesso non trovo.

Portami Tu, quando la fatica o il dolore, non mi fanno camminare

e rafforza il mio cuore a volte stanco e debole dalla sofferenza.

Tu sei la forza, la speranza, l’amore

capace di dare vita alla Vita

ed io sono qui dinanzi a te per vivere e vivere ancora.”

(Shekinaheart Eremo del Cuore)