Come stelle nell’oscurità

 

come stelle nell'oscurità

 

VENERDÌ 28 OTTOBRE 2022

SANTI SIMONE E GIUDA, APOSTOLI – FESTA

LITURGIA DELLA PAROLA     (clicca qui)

Prima lettura: Ef 2,19-22

Salmo: Sal 18 (19)

Vangelo: Lc 6,12-19

 

“Da lui usciva una forza che guariva tutti”.

Gesù è la forza del Padre, affinché tutta l’umanità bisognosa di coraggio, potesse trovare in Lui la forza.

Nel Vangelo di oggi, il Signore dopo una notte in preghiera con il Padre, chiama a sé gli apostoli. Cosa si saranno detti? Non è scritto. Sicuramente nel cuore del Figlio e del Padre c’eravamo anche noi, e se ha chiamato degli apostoli, è proprio perché questa certezza potesse arrivare sino a noi.

L’amore del Padre si estende su tutti e supera i confini del tempo e dello spazio, mandando Suo Figlio, chiamando degli apostoli, per poterci dare la forza necessaria ad affrontare la nostra vita, che seppur nella difficoltà da Dio è e sarà sempre amata.

“Da lui usciva una forza che guariva tutti”. Non alcuni o in base a ciò che avevano fatto, ma “tutti” ed in quel “tutti”, vi siamo anche noi.

Siamo noi quella folla venuta ad ascoltarlo, bisognosa di essere guarita, allora affidiamoci a Lui, affinché ogni nostra notte buia abbia in sé e viva, di quell’incontro avvenuto tra Padre e Figlio, la nostra notte abbia la pace della loro notte di preghiera, così da far risplendere la luce dell’amore di Cristo, la forza di Dio come due stelle nell’oscurità.

“Signore,

illumina la mia notte,

che non sia buia,

ma abbia in sé la luce del Tuo amore.

Sii Tu la mia forza ed il coraggio che spesso non trovo.

Portami Tu, quando la fatica o il dolore, non mi fanno camminare

e rafforza il mio cuore a volte stanco e debole dalla sofferenza.

Tu sei la forza, la speranza, l’amore

capace di dare vita alla Vita

ed io sono qui dinanzi a te per vivere e vivere ancora.”

(Shekinaheart Eremo del Cuore)

 

 

Per noi o per tutti?

per noi o per tutti?

 

 

19 OTTOBRE 2022

MERCOLEDÌ DELLA XXIX SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)

LITURGIA DELLA PAROLA   (clicca qui)

Prima lettura: Ef 3,2-12

Salmo: Is 12,2-6

Vangelo: Lc 12,39-48

 

Nel Vangelo di oggi, mentre Gesù spiegava ai suoi una parabola, Pietro chiede: «Signore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?». Gesù continua a parlare senza rispondere. Perché l’evangelista Luca introduce questo dettaglio, che apparentemente è lì senza motivo?

Perché spesso può capitare di sentirci come Pietro e dinanzi alla Sua Parola, anziché chiedere cosa vuole insegnarci, tendiamo a considerare se essa è per noi o meno, ponendo implicitamente dei paletti a ciò che la Parola stessa ha da donarci. Gesù non risponde, affinché Pietro vada oltre, ed impari ad ascoltare una Parola, che per il fatto stesso provenga da Lui, ha da dire molto alla vita di Pietro ed alla nostra.

Solitamente ci fermiamo alla ricerca di risposte, alle nostre domande, ma il Vangelo non è un libro di risposte è la Sua Parola viva, vera, reale per noi. Sono Parole che il Signore vuole dirci con tutto se stesso, poiché ascoltandole possano donarci la forza e la direzione per vivere la strada che Dio ci ha tracciato, la nostra via di bene dove il Signore ci è accanto.

Quell’ora che non immaginiamo, quella Parola che non pensavamo è qui per noi, è arrivata pronta per essere udita, segno che quella parabola si è realizzata: è davvero qui, vicino a noi, il Figlio dell’uomo.

“Signore,

nelle mie domande e nei miei dubbi sei un luogo di rifugio,

nei miei sbagli, sei conforto,

nelle mie paure ti ritrovo,

affinché io non sia solo e possa superarle.

Aiutami a riconoscerti, lì dove a volte penso Tu non ci sia

ed impari a cercarti così che trovandoti

qui in me, prima di me,

io continui a credere che davvero mi sei accanto

e questa, che una volta era una domanda, diventi una certezza.”

(Shekinaheart Eremo del Cuore)