“Venite a me”, venite a Betlemme

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MERCOLEDÌ 07 DICEMBRE 2022

SANT’AMBROGIO, VESCOVO E DOTTORE DELLA CHIESA – MEMORIA

LITURGIA DELLA PAROLA    (clicca qui)

Prima lettura: Is 40,25-31

Salmo: Sal 102 (103)

Vangelo: Mt 11,28-30

 

Leggere questo brano di Vangelo oggi acquista tutto il sapore del Natale. “Venite a me”: venite alla grotta di Betlemme, c’è un bambino che tra poco nascerà per dare speranza a chi stanco ed oppresso desidera ristoro.

Gesù nasce nel nostro oggi, nella quotidianità fatta di gioie e dolori e tutto acquista un senso nuovo, proprio come quando nasce un bambino, in casa tutto ha un’equilibrio nuovo.

Il Signore ci invita ad andare da Lui così come siamo, con il cuore carico di speranza o gonfio di tristezza, Egli sarà in grado di portare la pace, quella profonda che il nostro cuore desidera.

Egli è qui, nato per noi, per amarci e non c’è nessuno che potrà capirci fino in fondo se non Dio solo, come sarebbe bello crederci fermamente! La nostra vita non sarebbe esclusa dalla croce, ma avrebbe la forza di Dio, ovvero, come quando siamo stanchi, ma felici, affaticati, ma sereni, così con Lui il dolore sarà consolato, il nostro pianto sarà raccolto e il nostro peccato troverà l’abbraccio di Dio.

In questo Avvento sentiamo forte l’invito: “venite a me”. Andiamo in fretta alla grotta, contempliamo l’amore di Dio fattosi carne, essa è la risposta a tutte le volte in cui abbiamo cercato un rifugio, un conforto, ora è proprio Dio a volercelo dare: e noi? Dobbiamo solo accogliere quel bambino farlo entrare in casa, perché per credere in Lui, Egli ha bisogno anche di te!

“Signore,

vengo a Te con il cuore carico di speranza,

sono tanti i luoghi che ho vissuto

e le mie scarpe sono consumate,

ma oggi mi fermo qui da Te.

Tenerezza dolce di un bambino,

il tuo profumo di buono inonda la stanza.

Ti prego: puoi nascere così nel mio cuore?

Esso è freddo come la grotta perché ha sofferto,

ma dinanzi al Tuo amore si riscalderà.

Vengo a te, e Tu vieni in me

ed è subito Natale, ora qui rinasco.”

(Shekinaheart Eremo del Cuore)

 

 

 

Un respiro di sollievo

 

un respiro di sollievo

 

 

LITURGIA DELLA PAROLA   (clicca qui)

Prima lettura: 1Gv 1,5-2,2

Salmo: Sal 102 (103)

Vangelo: Mt 11,25-30

 

Quanta pace è possibile trovare nelle parole del Vangelo di oggi: “venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro”. In tutti quei giorni pieni di fatica, a volte interminabili, viene in nostro soccorso una Parola a darci ristoro.

Questo testo è per tutti, chiunque si sia sentito oppresso o ne stia provando ora il peso, l’augurio è di cogliere l’invito di Gesù a trovare in Lui un rifugio e di scoprirsi tra quei piccoli a cui si è rivelato.

Spesso sentirsi piccoli è visto come qualcosa di negativo, piccoli rispetto a qualcuno di più grande, invece Dio ha scelto proprio dei piccoli, affinché potesse accadere qualcosa di grande, e ne ha fatto strumenti in grado di portare avanti il Suo nome. Pensiamo ai Santi, ai beati, ai chiamati e a quanti hanno testimoniato, sofferto e offerto nella loro vita per il Vangelo, pur sentendosi sempre piccoli.

E noi che a volte ci sentiamo piccoli, peccatori o solamente con un po’ di fatica da offrigli, oggi il Signore ci dona la grazia di mostrarsi nella nostra piccolezza. Essa diventa il luogo dove stanchi e oppressi, possiamo trovare lo spazio per sostare davanti a Lui, quasi come un respiro di sollievo.

Andiamo a Lui noi piccoli, stanchi e oppressi, gettiamo nel Suo grande cuore il giogo che ci pesa, sostiamo dinanzi al Padre, così da sentire la forza per affrontare, continuare e vivere giorno dopo giorno.