Dentro il cuore

dentro il cuore

 

MARTEDÌ 08 AGOSTO 2023

SAN DOMENICO, PRESBITERO – MEMORIA

LITURGIA DELLA PAROLA    (clicca qui)

Prima lettura: Nm 12,1-13

Salmo: Dal Sal 50 (51)

Vangelo: Mt 15,1-2.10-14

“Ascoltate e comprendete bene! Non ciò che entra nella bocca rende impuro l’uomo; ciò che esce dalla bocca, questo rende impuro l’uomo!”. Ascoltando queste parole ci viene subito in mente un’altra espressione, sempre dal Vangelo di Matteo 12,34: “la bocca parla dalla pienezza del cuore”.

Proprio attraverso le parole che vengono proferite, i gesti compiuti, gli atteggiamenti mostrati, che gli altri possono leggere il nostro cuore. E poiché ogni persona umana, non vale solo per quello che dice, e nemmeno per quello che fa, ma soprattutto vale a partire da quanto ama; quando ne avremo conosciuto il cuore, ne avremo misurato il giusto valore.

Tutto dipende da ciò che ci portiamo nel cuore, poiché potrebbe essere che all’esterno siamo irreprensibili, ma dentro coviamo superbia, rancore, odio, disprezzo per gli altri, ed è questo che ci rende impuri. Chi cade può sempre rialzarsi, ma chi ha il cuore colmo di impurità è difficile da guarire.

Solo al Signore è possibile guarirci, perché l’amore di Dio, la sua Misericordia è divina! A noi sembra impensabile perdonare e perdonare sempre, eppure il Signore fa così con noi e quel cuore oggi impuro, dinanzi a Lui sarà bianco come la neve.

Il Signore, ci chiede di volare alto, di diventare discepoli secondo il suo cuore. É un grande sforzo, poiché non sempre ne abbiamo le forze, ma ciò che oggi nel nostro cuore ci sembra impossibile, in Dio diventerà possibilità, poiché ogni cuore possa dirgli:

“Eccomi Signore,

dinanzi a Te pongo il peso di un cuore da sanare.

Cerco in Te quell’amore capace di guarirmi,

per guardare con occhi che risanano chi mi è accanto,

quegli occhi che un giorno hanno incontrato anche a me

e che mi spingono ad essere qui oggi, domani e tutta la vita,

in quell’amore che solo Tu puoi donare

e di cui io posso solo essere un riflesso”.

(Shekinaheart Eremo del cuore)

Almeno il lembo del suo mantello

 

Almeno il lembo del suo mantello

 

 

LITURGIA DELLA PAROLA   (clicca qui)

Prima lettura: 1Re 8,1-7.9-13

Salmo: Sal 131 (132)

Vangelo: Mc 6,53-56

 

Nelle parole del Vangelo di oggi, si legge un gran bisogno di salvezza, ai tempi di Gesù come ai tempi nostri ci troviamo a invocare, chiedere e supplicare per essere guariti. C’è un popolo che grida, chiede aiuto e desidera solo toccare il lembo del mantello di Gesù per essere salvato.

Si legge in questo brano: “quanti lo toccavano venivano salvati”, Gesù si lascia toccare, si lascia incontrare, perché anzitutto il Suo desiderio è che noi ci salviamo, le nostre suppliche, il nostro bisogno è già nel Suo cuore.

Egli ci guarda e vede tutto ciò che siamo, i pesi, le preoccupazioni che dobbiamo portare e a nessuno nega il Suo aiuto. Viene scritto che le persone riconoscevano Gesù, ma dobbiamo ricordarci che è Lui per primo a riconoscerci; se basta solo toccarlo per venire salvati, è perché Egli sa già di cosa abbiamo bisogno.

In questo testo non ci sono richieste esplicite di aiuto, come in altri testi precedentemente letti, ma ci sono prevalentemente solo gesti. A volte nel silenzio si possono capire molte cose, nelle profondità di parole taciute è nascosta una richiesta di aiuto molto più forte di un grido; talvolta con Dio ci comportiamo così, ma Lui sa quando i nostri silenzi diventano preghiera, conosce cosa abbiamo nel cuore.

Gesù è approdato nella nostra città, paese, casa, nel nostro cuore, per lasciarsi toccare, per avere un contatto diretto con noi, ha compiuto un viaggio lungo la nostra storia, affinché un giorno ci rendessimo conto che ciò di cui abbiamo bisogno è proprio lì sotto i nostri occhi ed è Lui stesso.

Il Signore è venuto a sanare e salvare, è possibile toccargli il mantello perché ascolta il grido di noi che abbiamo bisogno di essere salvati, desidera essere aiuto e protezione: il nostro mantello. Egli sana il cuore dalle ferite che ci portiamo dentro e nella fatica diventa sostegno e forza per camminare insieme a Lui.