La Porta

la Porta

 

DOMENICA 30 APRILE 2023

IV DOMENICA DI PASQUA – ANNO A

LITURGIA DELLA PAROLA    (clicca qui)

Prima lettura: At 2,14a.36-41

Salmo: Sal 22 (23)

Seconda lettura: 1Pt 2,20b-25

Vangelo: Gv 10,1-10

Gesù nel Vangelo di oggi si presenta come la porta delle pecore. A Gerusalemme al tempo di Gesù,  per accedere al tempio vi era una porta chiamata delle pecore, poiché da lì entravano le pecore che venivano sacrificate al tempio.

Gesù non solo è la porta, ma è anche l’agnello, che mediante il suo sacrificio ha spalancato il passaggio della salvezza per tutta l’umanità; uno squarcio di luce, la Pasqua della vita nuova che si comunica in abbondanza.

Lui, la porta della nostra comunione con il Padre, la guida per non perderci dietro a pastori senza una meta.

A lui possiamo affidare le nostre attese e speranze, e spalancare la porta del nostro cuore cosi che entri e ci conduca.

Seguendo Lui cammineremo veramente nella luce della verità, che ci rende liberi per vivere una vita bella, dove come dice il salmista: felicità e grazia ci saranno compagne tutti i giorni della nostra vita e abiteremo in un luogo sicuro, nella casa dei nostri desideri, nella casa del Signore (cf. Sal 22).

La porta del Suo cuore è sempre aperta, trafitta per amore, spalancata ad accogliere tutti; non importa da dove si viene, cosa si è fatto prima, Lui guarda il desiderio del cuore di accogliere la Sua salvezza.

Davanti ad un’accoglienza, ad un messaggio così chiaro e meraviglioso, non si può sostare sul ciglio della porta, entriamo per rimanere in questo amore, perché anche noi viviamo di quella stessa vita che non ci sarà mai tolta. Nulla ci strapperà dalle Sue mani, dall’amore del Signore.

“Signore,

aiutami ad entrare,

a varcare la soglia della porta

per conoscere e toccare il Tuo amore.

Sostienimi, poiché la paura di vacillare a volte mi paralizza,

eppure riconosco in me

che tu sei il datore di vita, la mia vita.

Ed io oggi rialzo la testa, mi porto in avanti

ed entro in quel posto preparato per me da sempre: il tuo cuore.”

(Shekinaheart Eremo del cuore)

Nascerà lo stesso

nascerà lo stesso

LUNEDÌ FERIA PROPRIA DEL 19 DICEMBRE

 LITURGIA DELLA PAROLA    (clicca qui)

Prima lettura: Gdc 13,2-7.24-25a

Salmo: Sal 70 (71)

Vangelo: Lc 1,5-25

Oggi ancora si parla di un angelo, Egli appare per rassicurare il cuore di Zaccaria e dirgli: “non temere”. Manca veramente molto poco al Natale e nonostante la gioia della festa, un po’ di vacanze e case addobbate, nel nostro cuore può albergare il timore per qualcosa. Si, perché le paure e le incomprensioni, non si allontanano da noi nonostante sia Natale, eppure Gesù nascerà lo stesso, tra paure, timori e speranze, e verrà ad abitare nella casa di ciascuno.

Gesù è il nostro messaggero di Dio, per dirci di “non temere”, perché non nascerà lontano da noi, ma in casa nostra. La speranza bussa alla porta del nostro cuore per donare pace e conforto, e speriamo di avere la forza di aprirgli. Se così non fosse, non saremo perduti, perché il Suo amore non si ferma alla porta ed il cielo, le stelle, il sole, ne sono testimoni.

“Zaccarìa disse all’angelo: «Come potrò mai conoscere questo?”, anche noi possiamo chiedercelo, ma la risposta è in tutto quello che ci è intorno: viene da quel respiro di Dio, da quell’alito di vento che soffia e crea ed il nostro cuore ne fa già parte per sempre.

“Angelo di Dio che sei il mio custode

venuto a darmi speranza,

vieni e raccontami cosa devo fare per vivere.

Ti ascolto

e aspetto come si attende l’aria.

Vieni a raccontarmi di Gesù

e dimmi che non è lontano da me.

Fa che sia Natale per tutti e anche per me”.

(Shekinaheart Eremo del Cuore)

 

 

Contiamo insieme – 4 al NATALE

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O Astro che sorgi,

splendore della luce eterna,

sole di giustizia:

vieni, illumina chi giace nelle tenebre

e nell’ombra di morte

(Antifona 21 dicembre novena di Natale)

 

Gesù viene paragonato a una stella. Chi non si è mai messo con il naso all’insù a guardare le stelle? Chi non ha mai espresso un desiderio vedendo una stella cadente? Le stelle ci hanno sempre accompagnato nelle notti piu buie in una passeggiata notturna e anche i magi sono guidati a Gesù grazie alla stella. In una notte buia nasce una stella a illuminarne l’oscurità.

Nasce una Stella per dirmi una cosa che credevo impossibile: il mio buio, la mia notte non esclude la sua venuta, anzi è proprio nelle notti più buie che si possono vedere le stelle.

Non devo più alzare lo sguardo, perché Gesù viene ad abitare in mezzo a noi, per illuminare le nostre notti. È nata una Stella per illuminarci la via, per dare luce alle nostre speranze, ai nostri desideri. 

 

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